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Attualità

A un anno dal lockdown “lo sport merita rispetto”, striscioni sui ponti di Roma

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ROMA – “Lo sport merita rispetto”. Roma si risveglia così, con questo messaggio affisso in diversi grandi striscioni sui ponti-simbolo della Capitale. Il Ponte Duca d’Aosta, quello dello sport e Ponte Cavour che conduce ai Palazzi della politica. E poi, Ponte Margherita, Ponte Fabricio, Ponte Sisto, il Ponte della Musica, pensando anche alle tante scuole di danza… Tutti hanno visto riecheggiare lo stesso identico slogan, un grido di dolore lanciato da tutto il mondo dello sport. Un’iniziativa organizzata da ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), con il supporto di dirigenti, tesserati ed il sostengo della struttura territoriale del Comitato Regionale del Lazio e che è pronta ad essere emulata da altre città italiane per gridare più forte che il dilettantismo costituisce nel nostro Paese la base del movimento sportivo.

 

Ad un anno esatto la lockdown in Italia, la situazione di palestre, piscine, centri sportivi e scuole di danza, non è mai cambiata. Anzi, è ulteriormente peggiorata e messa in crisi da un Governo che sembra aver dimenticato un intero settore, con continue campagne ‘anti sport’, tentativi di relegarlo a settore marginale, quando in realtà rappresenta il 4% del PIL del Paese.

Per questo oggi nella Capitale sono apparsi questi striscioni che rappresentano la voce ‘muta’ del popolo dello sport, in ginocchio da un anno, che chiede riaperture immediate in sicurezza, ristori e, soprattutto, di ridare fiducia ai cittadini.

 

“Un’altra delle tante iniziative che il nostro Ente ha messo in campo per dare voce alle istanze del mondo dello sport – spiega il senatore FdI, Claudio Barbaro, Presidente di ASI – delle 100mila strutture su tutto il territorio nazionale, delle migliaia di operatori che vi lavorano e dei cittadini che considerano lo sport fondamentale. Lo sport è la soluzione del problema e non il problema. E merita rispetto”.

 

Lo sport chiede la ripresa immediata dell’attività nelle strutture con un piano di ripartenza ‘sostenibile’ fatto di incentivi, detrazioni e importanti misure di sostegno. Che lo Stato promuova l’attività fisica e ponga in atto una campagna di fiducia verso le strutture sportive – che rappresentano presidi anche di salute e in cui l’attività fisica si svolge in piena sicurezza, come dimostrato dai tanti controlli effettuati – è fondamentale perché è forte il rischio che tante persone possano allontanarsi dallo sport, come quello che molte di queste strutture non riescano a rialzare le serrande.

 

Servono misure vere e non di facciata. A partire da un fondo per detrazioni e incentivi a favore dell’attività sportiva: favorire l’accesso alle strutture sportive alle famiglie tramite tickets per i più giovani e per la Terza Età, è considerato fondamentale per stimolare l’attività fisica della cittadinanza.

E poi, calcolo degli incassi istituzionali per le misure di sostegno, indennità per i collaboratori sportivi, estensione della riduzione delle locazioni tra privati, ampliamento EcoBonus 110% a tutta la struttura e riconfermare i voucher di rimborso abbonamento.

 

In mattinata, un cartello con la scritta “Lo sport merita rispetto” è apparso anche sulla Statua del Pasquino, la più celebre statua parlante di Roma.

 

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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