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Attualità

Abbiamo capito la lezione del Covid-19 sulla trasmissione da animale a uomo?

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di Tonino Scala

In questo periodo di COVID-19 si parla tanto di salto di specie da Animale a uomo. Però, se una cosa ci avrebbe dovuto insegnare la tragedia che il globo sta vivendo in questi mesi, è proprio quella di avere molto più rispetto nei confronti del mondo animale e più in generale della natura. Di praticare, quindi, oltre che il rispetto anche le giuste distanze e precauzioni sanitarie, soprattutto nei confronti degli animali selvatici. Perché è chiaro che dal furto del territorio che l’uomo costantemente opera verso le specie selvatiche e dalla conseguente promiscuità tra animale selvatico e uomo, nasce quella possibilità di spilloover e cioè di salto di specie, di virus animali che si trasformano in virus umani. Questa prefazione è stata necessaria per farvi capire che anche qui in Campania a oggi, non abbiamo capito nulla della lezione che ci ha dato e ci sta infliggendo il COVID-19. Certo, Noi per fortuna non abbiamo i mercati di animali selvatici di Wuhan, ma possiamo affermare che comunque oggi la sanità campana ha deciso di NON CURARE cani e gatti e in generale, gli animali delle nostre città. Il garante degli animali del Comune di Napoli, la dottoressa Stella Cervasio, denuncia pubblicamente questa situazione sia con lettere certificate alle istituzioni coinvolte, sia con un appello pubblico, assolutamente condivisibile. Malgrado il Ministro della salute abbia raccomandato RECENTEMENTE alle istituzioni regionali e comunali di procedere, nel caso specifico, alla sterilizzazione di cani e gatti randagi o inselvatichiti, ad oggi le Asl campane, con l’appoggio della regione Campania, hanno sospeso questo tipo di attività. E non siamo in emergenza, questo lo dicono i numeri. Il risultato pratico è che tra un po’, avremo le città invase di piccoli e innocenti cuccioli di gatti e di cani, che saranno assolutamente fuori controllo. Sia da un punto di vista sanitario, sia ovviamente creando i presupposti per una sovrappopolazione e quindi di un degrado conseguente. Ora, tutto questo ci sembra totalmente assurdo e drammaticamente in controtendenza con quello che si dovrebbe fare. La sanità umana dipende, come stiamo capendo, anche da un primo approccio corretto nei confronti del mondo animale e da corrette regole di convivenza, laddove quegli animali, giustamente, vivono all’interno di comunità umane. Riteniamo quindi che questo tipo di atteggiamento, sia assolutamente pericoloso e dannoso e in controtendenza a quello che la logica ci dovrebbe aver insegnato, dopo questo drammatico periodo di pandemia.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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