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Abusi sessuali nei confronti di una bambina di 11 anni: arrestato 53enne di Ariano

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Abusi sessuali nei confronti di una bambina di 11 anni: arrestato 53enne di Ariano Irpino. Lo scorso 25 giugno, la moglie dell’uomo – madre della bimba avuta da una precedente relazione – si è recata presso il commissariato di polizia della città del Tricolle ed ha sporto denuncia. La donna aveva ritrovato nella camera da letto della figlia una lettera in cui la bambina descriveva gli atti di violenza sessuali posti in essere dall’uomo.

Subito sono partite le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento. Ed è stato avviato il protocollo c.d. “ Codice Rosso”. La bambina è stata quindi sentita dalla Polizia Giudiziaria presso lo Spazio Ascolto Vittime Vulnerabili della Procura di Benevento con l’ausilio di un esperto in psicologia.

Ha raccontato, nel dettaglio, i fatti descritti nella lettera, che hanno trovato piena e puntuale conferma nelle fonti di prova dichiarative e documentali, raccolte dai poliziotti della Sezione di PG e del Commissariato di Ariano irpino, all’esito di meticolose e tempestive indagini, anche di natura informatica.

Sin da quando la bambina aveva 9 anni, l’indagato aveva posto in essere nei suoi confronti, in tempi diversi, atti sessuali, approfittando dell’assenza della moglie da casa per esigenze lavorative, avvicinandosi alla bambina con fare apparentemente tenero, simulando dei giochi o facendole credere di volerle dare affetto.

Questa mattina gli agenti polizia di Stato della  Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Benevento e del Commissariato P.S. di Ariano Irpino, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica.

L’adozione della misura cautelare custodiale si è resa indispensabile in quanto, oltre alla gravità dei fatti ed alla gravità indiziaria, è stata ritenuta la sussistenza di un concreto ed attuale pericolo di reiterazione di analoghi delitti, avendo il Giudice delle Indagini Preliminari rilevato la totale incapacità dell’indagato di controllare gli istinti sessuali.

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Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità

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L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.

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Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO

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 Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i  salernitani   del PESSY per una gara valida a  determinare le prime due posizioni  del girone.

Dopo l’inattesa sconfitta rimediata  a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari  che conducono al vertice  con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà  grande importanza sia  per la conquista della  vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.

Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici  chiedono alla  squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.

Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi

con un successo e riprendere  il comando della graduatoria.

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Sotto il tricolore diritti a geometria variabile legati al luogo di residenza

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Il 7 gennaio è stata ricordata la festa del tricolore,evento celebrato dal presidente delle Repubblica Mattarella che nel suo discorso ricorda che:“riassume la nostra identità di popolo”. Parole sacre che forse stridono con la realtà. In Italia i meridionali migrano per cercare lavoro e per curarsi, muoiono, in media, tre/quattro anni prima rispetto al resto d’Italia, non hanno mezzi di trasporto urbani efficienti né l’alta velocità, che si ferma a Napoli, pochi gli asili nido gestiti dai comuni, il welfare è un sogno e leinfrastrutture sono inadatte a ricevere gli investimenti industriali nazionali e stranieri. Inoltre il reddito pro-capite è la metà e la disoccupazione è doppia rispetto al Nord mentre è aumentata la povertà assoluta delle famiglie meridionali. Sullo stesso territorio, sotto la stessa bandiera convivono cittadini con diritti a geometria variabile, diritti negati a 19 milioni di persone da tutti i partiti che negli ultimi venti anni hanno governato il paese. Forse hanno messo in pratica il teorema di Guido Tabellini, già rettore della Bocconi, che sul quotidiano Il Foglio scriveva: “Le politiche più efficaci per avvicinare l’Italia all’Europa sono anche quelle che aumentano la distanza tra Milano e Napoli, tra aree avanzate e arretrate del Paese”. In poche parole: ognuno per sé e Dio per tutti.

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