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Attualità

Acqua e sanità: ancora un risultato del Comitato SAT(Salute,Ambiente e Territorio)

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Anche l’estate del 2022 in Irpinia e in special modo ad Ariano Irpino, nota coma la città dell’olio di Ravece e della ceramica, ma perennemente a “secco” d’acqua da circa 15 anni, è stata caratterizzata dall’assenza dell’acqua pubblica. Una situazione che ha messo a dura prova, sia la pazienza dei cittadini del popoloso rione Cardito, che degli sventurati “turisti”. C’è stata una generale lamentala contro l’Alto Calore e l’amministrazione comunale, senza però che nessuno prendesse un’iniziativa per ovviare all’annoso, cronico, problema. Solo il Comitato SAT, attraverso la sua vice-coordinatrice, insieme ad uno sparuto gruppo di coraggiose donne del rione Cardito, finalmente ad agosto, ha dato una svolta alla nefasta consuetudine dell’Alto Calore di sospendere l’erogazione dell’acqua alle 20:30, anziché, come dallo stesso ente comunicato, alle 22:00. I cittadini di Ariano avrebbero diritto ad usufruire dell’acqua, fondamentale bene comune, nell’intero arco delle 24 ore, ma a Cardito non è così. C’è stato un incontro con il sindaco Franza, che però non ha fornito risposta alle più semplici domande: “perché ad ogni estate la somministrazione dell’acqua viene sospesa?” Perché, sempre nel popoloso rione di Cardito?” “Perché non si cercano valide soluzioni?”. Una soluzione di competenza del Comune, ad esempio, è la sostituzione dei tubi adduttori dell’acqua di sua proprietà, ormai vecchi e marci, che fanno sì che oltre il 50% dell’acqua vada dispersa. Cosa aspetta dunque il Comune a intervenire? Ricordiamo che il Comune (insieme ad altri Comuni) è azionista dell’Alto Calore e contribuisce a nominarne il consiglio di amministrazione e l’amministratore delegato: come azionista ha delle responsabilità. Il Comitato SAT ha ottenuto che a Cardito in agosto l’acqua venisse erogata fino alle 22:00 e a settembre l’erogazione è tornata sulle 24 ore, ma continuerà a vigilare affinché gli enti locali, i gestori dei Servizi Idrici Integrati e i Consorzi di Bonifica, presentino progetti ed eseguano le opere, utilizzando i finanziamenti del settore delle risorse idriche, attingendo dal “Contratto Istituzionale di Sviluppo Acqua Bene Comune”. Le denunce del Comitato SAT cominciano a dare dei risultati sia nel settore dell’acqua, sia nella sanità: dopo la denuncia pubblica fatta dal coordinatore del Comitato, sen. Aleandro Longhi, da ottobre sarà finalmente riaperto l’ambulatorio di Cardiologia dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino, chiuso a suo tempo, adducendo l’emergenza Covid. Avv. Irene Masciola Vice-coordinatrice del Comitato SAT (Salute, Ambiente, Territorio)

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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