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Cultura Eventi e Spettacolo

Al via “Montemarano Wine Excellence”: quattro giorni di vini, sapori, cultura e territorio

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Coniugare sviluppo locale, filiera corta e responsabilità sociale di impresa, con l’attenzione ai temi della solidarietà. Questo il programma del Montemarano Wine Excellence, la rassegna enogastronomica che unisce cantine e imprenditori locali nella promozione dell’Aglianico di Montemarano, in programma da oggi (giovedì 29 agosto) fino al 1° settembre. Alla degustazione del vino e dei prodotti tipici del territorio, le Cantine Unite di Montemarano hanno voluto associare l’impegno a sostegno delle attività di ActionAid Italia, attraverso due aste nelle quali saranno battute alcune tra le loro migliori bottiglie di vino. Il ricavato andrà a favore di Operazione Fame, la campagna di ActionAid per il diritto al cibo. Le due aste di venerdì 30 e sabato 31, sempre alle ore 20, vedranno come ‘battitori’ due noti artisti irpini, Carlo Maria Todini ed Eugenio Corsi.

La povertà si combatte anche attraverso l’impegno delle imprese per la responsabilità sociale e lo sviluppo del territorio” dichiara Marco Ehlardo, Referente Territoriale di ActionAid per la Campania. “Iniziative di questo tipo, che mettono in rete istituzioni locali, piccole aziende, associazioni e artisti, vanno in questa direzione, e siamo felici di poter contribuire, sicuri che sarà solo l’inizio di un lungo percorso comune in un territorio molto sensibile come quello irpino”. Gli attivisti di ActionAid saranno presenti durante le 4 serate per sensibilizzare il pubblico e fornire informazioni sul lavoro dell’organizzazione.

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Attualità

Per la prima volta nella nostra città, il Lions Club Ariano Irpino ha il piacere di ospitare il LionsDay nella giornata di sabato 12 aprile

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Una giornata che mira a far conoscere il mondo dei Lions e a coinvolgere tutta la nostra comunità, all’insegna della salute, della cultura e dell’importanza dello stare INSIEME per aiutare chi ha bisogno!

Unitamente agli altri Lions e Leo Club delle province di Avellino e Benevento (L.C. Avellino Host, L.C. Avellino Principato Ultra, L.C. Benevento Host, L.C. Benevento Arco Traiano, L.C. Morra de Sanctis Alta Irpinia, Leo Club Irpinia e Leo Club Benevento Host) e grazie alla disponibilità di medici volontari e delle associazioni del territorio, verranno effettuati screening gratuiti della vista, del diabete, nutrizionale, senologico e psicologico (tutti previa prenotazione al numero WhatsApp 3891012660) e dimostrazioni di Primo Soccorso.

A partire dalle 10:30 (anche queste su prenotazione WhatsApp al numero 3398777962) avranno luogo visite guidate al “Museo della Civiltà Normanna” e al “Museo Civico e della Ceramica”.

La giornata, con inizio alle ore 10:00 in P.zza Plebiscito, sarà allietata da musica ed artisti di strada e si aprirà con l’esibizione dei “Tamburini dell’Associazione delle Sante Spine” e con la donazione di un ulivo al Comune di Ariano Irpino.

Vi aspettiamo numerosi: sarà un modo per conoscerci e per passare del tempo insieme all’insegna dell’amicizia e del volontariato!

INSIEME POSSIAMO LASCIARE IL SEGNO!!

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Attualità

“Alba di Carta. Memorie di una prigione”: nel carcere di Avellino la presentazione del libro di Antonio Sauchella

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Mercoledì 9 aprile 2025, alle ore 9:30, presso la Casa Circondariale di Bellizzi (Avellino), si terrà la presentazione del libro “Alba di Carta. Memorie di una Prigione” di Antonio Sauchella, edito da 2000diciassette.

L’evento, organizzato dall’UNPLI di Avellino, rappresenta un importante momento di riflessione sui temi della detenzione, della memoria e della rinascita attraverso la scrittura. Alla presentazione parteciperanno numerosi ospiti istituzionali e del mondo accademico, tra cui la direttrice della Casa Circondariale di Bellizzi, Dott.ssa Maria Rosaria Casaburo, e la psicologa Dott.ssa Saffo Maria Di Maio, vicepresidente dell’Associazione Terra Dorea.

Interverranno inoltre il Prof. Pietro Caterini, dirigente scolastico dell’Istituto De Sanctis D’Agostino Amatucci, l’avvocato Gaetano Aufiero, la Prof.ssa Mirella Napodano e Carlo Mele, Garante dei detenuti di Avellino. Coordinerà l’incontro la giornalista Katiuscia Guarino.

L’autore Antonio Sauchella sarà presente all’evento per raccontare la sua esperienza e il significato profondo della sua opera. A impreziosire la mattinata, anche la lettura della poesia “I molti echi della luce” di Monia Gaita.

Un’iniziativa che sottolinea il valore della cultura come strumento di crescita personale e collettiva, anche nei luoghi più difficili.

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Attualità

Flobert, nulla è cambiato, la mattanza continua

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L’11 aprile del 1975 esplose la Flobert, la fabbrica produceva fuochi e munizioni per armi giocattolo nel territorio di Sant’Anastasia. Morirono 12 operai con un solo superstite, Ciro Liguoro, testimone vivente della tragedia che sconvolse la comunità anastasiana. Nel giorno della commemorazione dei morti della Flobert, nel teatro Metropolitan di Sant’Anastasia sarà messa in scena “Vite Infrante” di Fioravante Rea, affiancato nella regia da Agostino Chiummariello. Lo spettacolo sarà rappresentato alle 10,00 per gli studenti ed alle 20,00 per la cittadinanza. La sezione ANPI di Sant’Anastasia “Caduti della Flobert” presieduta da Maria Elena Capuano, con gli iscritti, si è fatta carico dell’organizzazione e diffusione dell’evento nelle scuole e comuni della provincia. Sono stati svolti incontri di informazione e formazione sulla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro con l’intento di diffondere la cultura della prevenzione, tema che coinvolge la parte datoriale, i sindacati, i lavoratori, le istituzioni ed i singoli cittadini. Nei vari incontri è stato posto l’accento sulla necessità dei controlli capillari e costanti delle unità produttive, oggi del tutto insufficienti, in un territorio affetto dalla piaga del lavoro nero. La Flobert è l’esempio di ciò che accadeva e ancor oggi accade: quattro lavoratori muoiono ogni giorno sul posto di lavoro, una strage alla quale ci siamo assuefatti e impotenti osserviamo le inutili commemorazioni. Il lavoratore può essere sacrificato sull’altare della massima competitività in una società capitalistica vocata al solo profitto, costi quel che costi, inclusa la morte del lavoratore. Manca la volontà politica di affrontare alla radice questo dramma, dobbiamo mettere in campo tutte le strategie affinché il lavoratore non ritorni a casa in una bara.

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