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ALAIA: DA MORGANTE PIANO SANITARIO SCONCLUSIONATO

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Napoli, 3 mar – La dirigente dell’Asl di Avellino deve spiegare sulla base di quali criteri ha elaborato un piano sanitario sconclusionato, inadeguato e del tutto scollegato dalla realtà del territorio irpino e lontano dalle esigenze delle comunità. Ancora una volta vengono assunte decisioni fondamentali per il funzionamento del servizio sanitario in maniera del tutto arbitraria, senza coinvolgere i rappresentanti regionali, le associazioni professionali, e soprattutto senza consultare i sindaci e gli amministratori locali che, più di altri, hanno contezza della realtà.” E’ quanto dichiara Enzo Alaia, Presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Campania.  

“In queste ore – aggiunge – tanti amministratori stanno manifestando il loro sconcerto per un piano sanitario che prevede una dislocazione delle case della salute e degli ospedali di comunità che non ha alcun fondamento logico e che non è stato preceduto da nessun momento di riflessione, consultazione e approfondimento. Nessuno è stato ascoltato: né l’ordine dei medici, né il Presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’ASL, né gli amministratori delle aree più rappresentative della provincia e men che meno la Commissione Sanità.” 

“Non a caso – prosegue il consigliere regionale – assistiamo in queste ore alle tante prese di posizione delle comunità irpine che, per bocca dei primi cittadini, stanno manifestando tutto il loro sconcerto per un modo di procedere che si è rivelato già per i suoi tanti limiti, arrecando non pochi danni al Sistema Sanitario e al funzionamento di nosocomi e strutture locali.” 

“Emblematico è il caso del plesso di Sant’Angelo dei Lombardi. Proprio ieri – fa sapere Alaia – ho incontrato i sindaci dell’Area Pilota che mi hanno rappresentato la drammaticità di una condizione che non solo arreca disservizi ai cittadini, ma che rischia di portare la struttura alla chiusura definitiva. Ed è del tutto irricevibile la giustificazione della Dirigente Morgante che, dopo sei anni da quando occupa il ruolo di manager, lamenta la indisponibilità dei medici a lavorare a Sant’Angelo. Spieghi, piuttosto, quale attività ha posto in essere in questi anni per agevolare il funzionamento del plesso ospedaliero, quali incentivi ha previsto per attrarre e fidelizzare i medici, quali iniziative ha assunto per coinvolgere le comunità e le istituzioni nella individuazione di soluzioni adeguate, quale programmazione ha posto in essere per evitare, dopo sei anni, la condizione disastrosa nella quale si trova l’ospedale di Sant’Angelo e, con esso, la gran parte delle strutture sanitarie che dipendono dalla sua gestione.”

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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