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Attualità

Alessio Boni in un corto su Carlo Gesualdo

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Prende vita il cortometraggio “Il Perdono”, prodotto da Irpinia Film Commission, diretto da Roberto Flammia e dedicato al genio musicale del principe Carlo Gesualdo.
Lo fa avvalendosi della partecipazione, da protagonista, di Alessio Boni, uno dei più validi e importanti attori del piccolo e grande schermo italiano.

Tanti, negli anni, gli audiovisivi che lo hanno visto impegnato. Fra gli altri, La meglio gioventù, Cime tempestose, Quando sei nato non puoi nasconderti, Guerra e pace, Caravaggio, Walter Chiari Fino all’ultima risata, Maldamore, Gli anni spezzati, La ragazza nella nebbia, Il ritorno di Ulisse.

Riguardo alle ultime apparizioni, dall’11 aprile ha preso il via la seconda stagione de La compagnia del cigno, la fortunata serie televisiva in cui Boni interpreta un direttore d’orchestra, severo insegnante di un gruppo di giovani musicisti.

Ed è proprio lo stesso personaggio, un direttore d’orchestra, questa volta compositore di fama internazionale, che l’attore lombardo animerà nel cortometraggio diretto da Roberto Flammia.

La sceneggiatura, scritta da Luca di Leo, prende spunto da una storia vera e costituisce un tributo al genio Gesualdo e a tutti quei grandi artisti e studiosi, come Strawinsky, Watkins, Herzog, che ne sono rimasti affascinati.

Particolare attenzione non poteva non essere concessa alle musiche, affidate alle cure del noto musicista Carmine Ioanna, e alla fotografia, riposta nelle sapienti mani di Ugo Lo Pinto, pluripremiato professionista con curriculum internazionale.
Le riprese, previste per maggio, si svolgeranno nel borgo irpino di Gesualdo, dimora per lunghi anni del principe madrigalista Carlo Gesualdo, nel castello e nella Chiesa dove è collocato il maestoso dipinto de “Il Perdono”, che regala il titolo al cortometraggio.
L’iniziativa, che ha raccolto il patrocinio del Presidente della Regione Campania e del Comune di Gesualdo, era da diversi anni nei progetti dell’Irpinia Film Commission, ente no profit retto da Carmine Caracciolo.
Un binomio, quello Caracciolo-Flammia, che già in passato ha prodotto risultati di pregio, con il documentario su De Mita, L’animale politico, e soprattutto con Krineide, cortometraggio approdato al Los Angeles Italia Film Fest, allo Short Film Corner del Festival di Cannes e al Festival della cultura italiana di Madrid.
Le ambizioni appaiono ancora più grandi per “Il Perdono” e l’imperativo è non fallire lo strategico appuntamento con la figura del principe madrigalista, anche in chiave di promozione del territorio.

“L’irpinia è terra di infinite risorse e il suo sviluppo non può che passare dalla loro valorizzazione.” – afferma Caracciolo – “Con la sua caratura internazionale, Carlo Gesualdo è un volano importante, tanto è vero che molte associazioni ed enti locali lo hanno negli anni alimentato. E’ tempo che anche il cinema faccia la sua parte e, col suo potenziale divulgativo, contribuisca a rendere più popolare l’associazione fra il musicista e le terre in cui ha composto le sue opere più significative.”
Il corto, infatti, nelle intenzioni degli autori, vuole costituire la prima importante tappa di un percorso sul personaggio Gesualdo e il trampolino di lancio per un film, un thriller, di cui il soggetto è in stato avanzato di lavorazione e attende solo di essere sviluppato e finanziato.

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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