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Alimentazione: prevenire l’obesità con i cibi giusti, tiene lontane le malattie

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La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute. Secondo la dottoressa Cecilia Invitti,

direttore del Laboratorio di Ricerca in Medicina Preventiva, IRCCS Capitanio, le persone più vulnerabili per il Covid-19 oltre a quelle già affette da varie patologie, sono le persone obese. L’obesità, seguendo la Invitti, rappresenta uno stato di infiammazione cronica, che da una parte determina l’insorgenza di malattie metaboliche (dislipidemia, insulinoresistenza, iperglicemia) e dall’altra, altera le risposte immunitarie innate e adattive indebolendo le difese dell’organismo dalle infezioni. Inoltre, l’aumento eccessivo della massa grassa toracica e addominale, provoca cambiamenti sostanziali nella meccanica dei polmoni, che rendono più difficile la respirazione e quindi più probabili le complicanze respiratorie. È importante seguire una dieta sana, perché il cibarsi di tante cose che piacciono, cibi iperproteici e altro, come salumi, carni di ogni tipo, latte e derivati, uova, alcool, zucchero, caffè, cibi fritti, cibi molto processati, cibi da fast food, aumenta l’acidità nel sangue, che porta infiammazione cronica. Bisogna necessariamente ridurre la quantità di questi alimenti. I batteri e i virus, prosperano su un terreno acido, quindi si diventa più sensibili alle infezioni. È allora imperativo prestare attenzione all’alimentazione ogni giorno, per non acidificare il sangue, perché ogni cosa che mangiamo o beviamo influenza il pH, valore di riferimento dell’acidità, misurato attraverso una scala che va da 1 (molto acido) a 14 (molto alcalino): 7 è pH neutro. Il nostro sangue deve rimanere all’interno di un range molto ristretto: da 7,3 a 7,45. Alcalinizzare, significa introdurre cibi che aiutano il corpo a mantenere il pH del sangue all’interno dei valori corretti tra i 7,3 e i 7,45, valori leggermente alcalini.

Gli effetti negativi del sangue acido, secondo l’oncologo dottor Franco Berrino sono: stanchezza cronica, riduzione dell’eliminazione delle tossine, riduzione dell’assorbimento dei nutrienti, creazione di terreno fertile per sviluppo di batteri, virus e tumori, mal di testa, artrite e artrosi, osteoporosi, poiché il corpo tampona l’acidità prelevando calcio dalle ossa. Per mantenere lo stato di salute è bene introdurre nel corpo cibi alcalinizzanti e alcalini come verdure, crauti, olive in salamoia, alghe, frutta, semi oleosi, che contengono omega 3 e omega 6, salsa di soia, aceto di mele. È preferibile mangiare cereali integrali perché i cereali integrali contengono tutti i nutrienti utili contenuti nel chicco ed è proprio per questo che possono vantare diverse proprietà. I cereali raffinati sono quasi privi di elementi nutrienti, in molti casi, per compensare quelli persi durante il processo di raffinazione, vengono aggiunte vitamine sintetiche. Il dottor Berrino dice che il riso bianco serve solo per  la spazzatura.

Secondo gli esperti di nutrizione della Harvard T.H. Chan School of Public Health, i 2/3 di un’alimentazione quotidiana ideale devono essere rappresentati da alimenti di origine vegetale. Un piatto sano dovrebbe essere composto, infatti, per metà da frutta e verdura, scegliendo prodotti freschi e di stagione e variandone il più possibile i colori. Bisogna iniziare a considerare le verdure non solo come un contorno e utilizzarle insieme alla frutta, per elaborare nuove e salutari ricette. Cereali e derivati integrali devono essere presenti ad ogni pasto, in particolar modo i cereali in chicco, come orzo, farro, grano saraceno, quinoa, riso integrale. Si considera una porzione media di cereali circa 80 grammi. I legumi sono un’ottima fonte proteica ricca di fibra e possono essere mangiati almeno 3 – 4 volte alla settimana, anche in abbinamento ai cereali. Le altre fonti proteiche sono da consumare ognuna massimo due volte a settimana. Per condire, si deve preferire l’olio extravergine d’oliva a crudo. Se si utilizzano gli oli di semi, meglio scegliere quelli spremuti a freddo. Le spezie e le erbe aromatiche vanno molto bene per arricchire di sapore e di salute il pasto. Sono molto usate nella tradizione ayurvedica (Ayurveda, antichissima medicina indiana). Naturalmente, una costante attività fisica, che agevola la detossinazione dell’organismo, è assolutamente consigliata. Anche condizioni di stress psicologico, ansia e tensione, contribuiscono all’alterazione dello stato alcalino dell’organismo. In questo caso il dottor Berrino consiglia di fare la meditazione, anche una meditazione in movimento nei boschi.

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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