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Amministrative 2020 – Intervista a Giovanni La Vita candidato sindaco per Democrazia e Progresso–Mastella noi Campani/Ariano

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  • Avvocato La Vita: Ariano Irpino vive il commissariamento di circoli e rappresentanze di partiti. Il Civismo soppianta la politica oppure la politica veste i panni del Civismo per non perdere il contatto con la cittadinanza?

Secondo me l’una e l’altra sono entrambe valide considerazioni, nel senso che lo strumento per svolgere la competizione elettorale può tradursi tanto in una scelta aprioristica tanto in un rimedio consequenziale. Sta di fatto che la classe dirigente ha perso autorevolezza e capacità decisionale, scegliendo, come nel nostro caso, di non decidere.

  • Il PD si presenta frammentato. Errori o mancanza di visione, di superamento dei conflitti interni?

Mancanza di coesione e di volontà di attuare un progetto plurale che possa esaltare le capacità e le conoscenze di chi è chiamato a operare nell’ambito dell’istituzione pubblica e prima ancora nei partiti.

  • Quali azioni la Sua compagine intende intraprendere per riportare Ariano Irpino alla condizione di faro, riferimento, per l’intero territorio ufitano?

Recuperare Ariano come punto di riferimento strategico impone di ragionare in un concetto più ampio dell’area omogenea in cui l’asse di sviluppo socio-economico deve essere inquadrato intorno al progetto intermodale dell’alta capacità. Ovviamente occorrerà dotare quest’area di tutti i servizi pubblici essenziali proiettando il plesso ospedaliero ‘’Frangipane’’ come terzo polo sanitario della macroarea e ripristinando la Giustizia di prossimità con la riapertura del Tribunale di Ariano. Occorrerà superare altre criticità che si riflettono sul mantenimento di altri importanti uffici pubblici esistenti sul territorio ma con la programmazione degli obiettivi strategici comuni sarà più agevole far valere le rivendicazioni di plurime entità urbane.

  • Gli Uffici Giudiziari, il Tribunale. Una ferita ancora aperta: ritiene possibili azioni collettive per rimarginarla?

E’ stato istituito un comitato nazionale dei Tribunali Minori, di cui mi onoro di far parte, in cui Ariano figura in pianta stabile con i suoi validi rappresentanti direttamente collegati con i territori circoscrizionali. Questa realtà sta producendo iniziative importanti con le commissioni parlamentari, dimostrando che la sciagurata riforma della geografia giudiziaria, oltre a produrre effetti opposti rispetto a quelli che intendeva raggiungere in termini di razionalizzazione della spesa pubblica, ha deprivato i cittadini del diritto di accesso alla giustizia di prossimità.

  • La Covid ha tracciato in maniera particolare la Comunità arianese. Ospedale, gestione della Sanità: la Sua ‘’ricetta’’?

Per quanto riguarda l’esperienza vissuta nell’emergenza epidemiologica, sono emerse plasticamente lacune preesistenti che hanno prodotto approssimazione e disservizio nell’approccio iniziale alla crisi. Successivamente gli interventi in contrasto alla diffusione del contagio sono migliorati soprattutto per l’apporto rilevante del terzo settore che ha espresso sicuramente spunti di affidabilità e professionalità in grado di reggere il violento impatto della pandemia. Occorre ultimare l’area Covid del plesso ospedaliero, riaprire tutti i reparti alle cure sanitarie e, per ciò che concerne un’eventuale e mai auspicata ripresa di risalita dei contagi nella nostra area, sarà indispensabile varare un piano coordinato degli interventi tra tutte le istituzioni pubbliche (Comune, Asl, Ospedale, Distretto Sanitario, Antenna Sociale e Terzo Settore) partendo dalle esperienze già vissute sul campo onde evitare i medesimi disservizi. A questo proposito ci conforta sapere che l’approccio terapeutico al Covid è stato sicuramente perfezionato nei protocolli e quindi sarà possibile per la medicina territoriale riscontrare maggiore efficacia nelle cure a domicilio. Infine, in merito all’ospedale di Ariano, la struttura DEA di primo livello dovrà essere riempita di contenuti e di dotazioni strumentali per qualificare l’offerta sanitaria e poter raggiungere l’obiettivo del terzo polo nella macroarea.

  • Quali squadre in campo ritiene siano i maggiori competitors?

Gli avversari sono tutti in grado di competere per il raggiungimento degli obiettivi di governo della città, quindi auspico che la competizione si svolga sui temi e sulle prospettive.

Le giungano sinceri in bocca al lupo!

Crepi il lupo, grazie.

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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