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Attualità

Antonio Bianco sul voto alle regionali “De Luca : ti piace vincere facile”

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Una valanga di voti consente a De Luca di governare per altri 5 anni la Campania, quasi il 70% degli elettori ha gradito il suo operato mentre la partecipazione al voto è stata del 55% degli aventi diritto. La sua fama di giullare unita alle 15 liste collegate hanno reso la partita senza storia e, parafrasando una nota pubblicità, potremmo dire:De Luca ti piace vincere facile. Forse sorgeranno deiproblemi nella ripartizione degli incarichi, sicuramente troverà la giusta soluzione individuando la poltrona nel sottobosco degli enti regionali. È innegabile che il Covid 19 ha offerto a De Luca un assist alla Pirlo ed ha messo la sordina a chi, prima del lockdown, non voleva riconfermarlo come candidato alla presidenza della Regione. Molti hannostorto il naso sul fiume di denaro elargito ai cittadini Campani, in altri tempi sarebbe stato considerato un voto di scambio. Invece è stata una risposta tempestiva ai bisognireali innescati dalla Pandemia che ha azzerato il reddito dei lavoratori e delle imprese a causa del prolungato lockdown. I problemi non possono essere affrontati con pannicelli caldi. In Campania il 40% della popolazione è a rischio povertà, mentre più del 20% delle famiglie vivono di lavoro precario, sottopagato senza alcuna tutela. Nei cinque anni di governo di De Luca i diritti di cittadinanza non sono affatto migliorati. Siamo il territorio più povero dell’intera Europacon il reddito pro-capite che è la metà di quello del Nord. La disoccupazione, in particolar modo quella femminile, è a livelli inaccettabili e provoca la fuga dei giovani laureati,arruolati nella corte delle Regioni del Nord o dei Paesi esteri. I trasporti pubblici locali sono merce rara ed il cittadino si affida prevalentemente ai mezzi privati, ne risente la qualità dell’aria e la salute delle persone nonché il già disastrato bilancio del Sistema Sanitario Regionale. Oltre a ciò vanno sottolineate le vane promesse di risanamento ambientale tante volte sbandierate da De luca e mai mantenute. Il sito di stoccaggio di Taverna del Re contiene venti milioni di ecoballe, tra i Comuni di Giuliano e Villa Literno, una bomba ecologica mai bonificata esposta agli atti vandalici delle persone che potrebbero appiccare il fuoco alle balle e devastare, ancor di più, la terra dei fuochi.Senza dimenticare la cronica emigrazione sanitaria verso le Regioni del Nord per mancanza di strutture e posti letto. Non basta la comunicazione snella intrisa di battute ad effetto, la Campania è una zona sottosviluppata dell’UE. Conseguenza diretta delle insufficienti risorse finanziarie ripartite dallo Stato Centrale con il criterio della spesa storica e della politica, dei due pesi e due misure, praticata dai Governi da almeno un ventennio che avvantaggia le Regioni del Nord e penalizza i nostri territori, incluso il Sud.

Occorre rimettere in capo allo Stato Centrale alcune materie come, ad esempio, l’Istruzione, la Sanità ed i Trasporti e riformare il titolo V della Costituzione al fine di assicurare a tutti identici diritti. La presenza delle 20 piccole Patrie incarnate dalle Regioni ha mostrato tutti i suoi nefasti aspetti durante la Pandemia. Mai come ora è indispensabile l’Unità e la coesione Nazionale senza delle quali lo slogan “mai più ultimi”, di deluchiana memoria, sarà un vaticinio che non darà dignità ai Campani considerati stranieri in Patria

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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