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Attualità

Antonio Bianco:”Il Prof. Massimo Villone invita a vigilare per impedire la secessione dei ricchi”

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Le disuguaglianze dividono l’Italia, l’ISTAT parla chiaro: il Sud affonda mentre il Nord non sorride ed arranca nei confronti delle aree più progredite dell’UE. Manca un progetto di rinascita del paese, manca il collante dell’unità nazionale tante volte evocata da Mattarella, ma inesistente nella verifica dei fatti. Un paese che vive alla giornata, che investe ingenti risorse finanziarie nei territori ricchi del Centro-Nord, mentre i presidenti delle regioni meridionali si accontentano delle briciole, dediti ad ingrassare la propria corte con le magre risorse messe a disposizione dal PNRR. Si progetta di costruire il ponte sullo stretto ma nel contempo non si dota il Sud dell’alta velocità. Si istituisce dal 1 gennaio 2024 la Zona Economica Speciale unica (ZES) che dovrebbe agevolare gli investimenti nel meridione, sia nazionali che stranieri, senza, però, dotare l’area di infrastrutture moderne di telecomunicazione, stradali e portuali coerenti con la volontà di rendere il Meridione il volano di crescita di tutta la Nazione, nell’ottica della riunificazione, mai realizzata dopo l’unità d’Italia. Si parla di lavoro, ma si continua a mantenere in vita i meridionali con progetti di assistenzialismo senza che si creino i 3 milioni di posti di lavoro necessari alla rinascita del Sud. Non si pone in piedi un progetto per stroncare il lavoro nero e l’evasione fiscale, quest’ultima la vera palla al piede della crescita economica a cui ha fatto cenno Mattarella nel discorso di fine anno. A tutto questo si aggiunga che il 16 gennaio sarà in discussione al Senato il DDL Calderoli sull’Autonomia Differenziata, progetto che, se approvato dal parlamento, renderebbe immutabili le sperequazioni socio-economiche tra le due aree del paese. A queste disumane disuguaglianza, si contrappongono i comitati del “NO all’Autonomia Differenziata” nonché il disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare che ha visto l’audizione in Commissione di Massimo Villone, Prof. Emerito di diritto Costituzionale dell’università Federico II di Napoli nonché presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, il quale esorta a vigilare, senza cadere nel pessimismo od eccessivo ottimismo. La proposta di iniziativa popolare sarà in discussione al Senato, presumibilmente, nella seconda metà del mese di gennaio e sarà il contro altare al DDL Calderoli, in discussione al Senato dal 16 gennaio, al fine di provocare, il dibattito alla luce del sole, in parlamento e non nelle segrete stanze, sulla volontà delle forze politiche di mantenere unita la Nazione.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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