Attualità
Antonio Negri parla alla Gazzetta dello Sport di Ciro Immobile
Una interessante intervista ad Antonio Negri (attualmente nello staff di Innovation Football come osservatore) sulla Gazzetta dello Sport. Negri racconta un giovane ma predestinato Ciro Immobile.
Ciro Immobile ha dieci anni quando, sul campetto di fango, più che di erba, di Torre Annunziata, posa per questa foto. Siamo nel 2000 e il bomber che stasera guiderà laNazionale contro l’Irlanda del Nord indossa la casacca del Torre Annunziata ‘88, scuola calcio affiliata al progetto Parma.
Immobile poteva giocare già da ragazzo “perché era furbo, scaltro, un dribblomane, ma lo scartarono perché fisicamente era leggerino e non cresceva”. A ricordare l’episodio è Antonio Negri, all’epoca allenatore del Centro Italia Parma, società affiliata al club crociato che in Umbria, a città della Pieve, e in Campania, a Paestum, aveva le due sedi operative. “Era il progetto nato con Carlo Gardani, responsabile nazionale delle Scuole Calcio, partito nel 1990 e terminato nel 2003 e che portò il nome del Parma anche in Usa, in Asia e in Africa – ricorda Negri –. Nel 2001 venne organizzato un torneo a Ospedaletti, non lontano da Sanremo. Dovevamo creare una selezione con i migliori dei due club Centro Italia: il torneo era riservato ai classe 1988, ma io inserii anche due 1989, ossia Okaka e Çani, altri due ragazzi che sono arrivati in serie A, e l’unico 1990 era Ciro Immobile, in “prestito” dal Torre Annunziata ‘88. Ma non fu un comprimario”. Ovvero? “Con quella squadra, che si chiamava Rappresentativa Parma, andammo in finale. A cinque minuti dalla fine, nonostante il terreno zuppo dopo tre giorni ininterrotti di pioggia, inserii Ciro, che era il più piccolo di tutti. Ma appena entrato in area si prese un rigore. E con quello spunto vincemmo partita e torneo”.
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In quella trasferta, a seguito del figlio, c’era anche papà Antonio Immobile, un passato tra i dilettanti, naturalmente nel ruolo di attaccante. “Ciro è stato vicino al Parma – rivela Negri –. Ricordo che a Gardani chiedeva gadget del club crociato come souvenir: insomma, già da bambino sapeva farsi voler bene ed essere un po’ ruffiano, in senso buono. Poi passò alla Salernitana, dove non giocava mai. Alla fine arrivò al Sorrento e lì esplose, anche fisicamente, segnando con gli Allievi nel 2007 i due gol alla Juventus, che gli cambiarono la carriera”.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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