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Attualità

Apertura nuovo anno scolastico – Il Vescovo Melillo scrive agli studenti.

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Con il nuovo anno scolastico alle porte il Vescovo Melillo ha voluto far sentire la propria presenza alle centinaia di studenti che affollano le scuole della diocesi. Di seguito la lettera aperta di Monsignor Melillo:

Cari ragazzi!

Permettete al “nuovo” Vescovo di rubare un attimo del vostro tempo, per presentarmi, all’inizio del nostro cammino insieme. È quasi un mese che sto in mezzo a voi, e sono ogni giorno di più felice di starci. Veramente se fossimo sui social, per ogni giorno di queste mie prime settimane come vostro Vescovo, l’hashtag sarebbe #quiètuttofantastico.

Ricordo, con una certa nostalgia, il tempo in cui ero io ad occupare i vostri banchi. Era – e per voi continua ad essere – il tempo di mille tensioni in conflitto tra loro: il tempo di grandi paure e di grandi progetti, in cui si è timidi e spavaldi insieme; il tempo in cui si ha coraggio da vendere, e continuo bisogno di essere incoraggiati. E sempre, dietro ad ogni pensiero che vi tiene in tensione, c’è una domanda di felicità autentica.

Questa domanda, alla vostra età, ha inquietato anche me. Un giorno potremo parlarne a tu per tu con più calma, vi anticipo già qualcosa, in confidenza. Dalla città dove sono cresciuto e dove studiavo, questa domanda mi ha portato, più o meno alla vostra età, proprio nel vostro territorio, a Valleluogo. Immerso nel verde e nel silenzio c’è un piccolo santuario: provate a rifugiarvi lì qualche volta. E poi, da lì, sempre questa domanda di felicità – che io non capivo, o forse anche negavo – mi ha portato molte volte a Lourdes, insieme agli ammalati. Da lì poi è cominciata la lunga storia che mi ha portato a diventare, oggi, vostro Vescovo.

Non sarò certo io a dirvi di tralasciare gli impegni scolastici, figuriamoci. Ma, tra questi impegni, lasciatevi uno spazio per seguire quella domanda di felicità. Anche se vi porta a percorrere strade che gli altri – i vostri genitori, i vostri amici… – sembrano non capire. Sappiate che vi sono vicino, con amicizia e affetto, in tutti i percorsi che intraprenderete per cercare risposta a questa domanda. Provate a cercarla, questa risposta, anche tra chi soffre, ci sono tante sofferenze, non necessariamente fisiche, intorno a noi. Provate a ritagliarvi un’ora a settimana, forse anche meglio se in gruppo, e a dedicarla a chi sapete che è accanto a voi e soffre.

Vedete – non pretendo di darvi una risposta preconfezionata. Certo, per me è grande il desiderio di dirvi che io la risposta l’ho trovata, e che quella che ho trovato nel Signore Gesù è veramente l’unica risposta di senso. Ma, non vi dico questo; vi dico solo: provate. Non accada che, tra qualche anno, senza aver trovato quello che cercavate, dobbiate volgervi indietro e dirvi: «Chissà, forse… se avessi provato…». Provate ora, e non rimandate. Non rimandate perché è questo il momento della vita in cui avrete più libertà per cercare risposta alla domanda di felicità: poi verrà il lavoro, la famiglia, le responsabilità… e sarà più difficile trovare tempo per mettervi a tu per tu con voi stessi.

Ricordo che alla vostra età mi colpirono alcune parole di un poeta, Montale: «E piove in petto una dolcezza inquieta». Ecco, questa era la sensazione che sentivo: una dolcezza inquieta, un senso di compiutezza, di serenità, di pace, che però mi spingeva sempre più in là, mi chiedeva di andare oltre, mi rinviava ad un Altro che io ancora non vedevo o non volevo vedere. Vi auguro, cari ragazzi, di fare la stessa esperienza.

E se quest’esperienza vorrete raccontarmela, non esitate! Anche se questa esperienza non volete farla, anche se l’avete fatta ed è fallita, anche se avete altre esperienze per la testa, venite! Parliamone! La porta della mia casa è sempre aperta. E se avete vergogna – è normale, non vi preoccupate – scrivetemi, o restiamo in contatto con Twitter (@sermel2014)! Il vostro Vescovo non vede l’ora di incontrarvi ad uno ad uno, e sentirvi raccontare delle domanda di felicità che vi agita il cuore. Non lasciatemi, per favore, senza la vostra compagnia”.

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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