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Politica

Ariano a 5 Stelle : Duro attacco di Lorenzo Lo Conte ad Anselmo La Manna dopo l’intervista.

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Sembra una vera e propria guerra quella in atto all’interno del Movimento 5 Stelle di Ariano. Da una parte Anselmo Josè La Manna che risulta essere uno degli iscritti al movimento al centro di moltissime iniziative e in questi ultimi tempi anche di polemiche,dall’altra Lorenzo Lo Conte che attraverso una dichiarazione pubblicata sul social network facebook, prende le distanze da La Manna, reo di aver rilasciato un’intervista nella quale a suo dire lo stesso si sarebbe appropriato di un ruolo, quello di segretario di partito, che nessuno gli ha riconosciuto e che all’interno del movimento non esiste perchè i 5 Stelle che fanno riferimento al leader Beppe Grillo, non sono strutturati come un partito tradizionale e quindi non hanno ne segretari e ne presidenti che possano dettare una linea politica,pertanto continua lo stesso Lo Conte, tutte le esternazioni di La Manna sono da ricondursi ad un suo pensiero che non rappresenta la volontà del gruppo. Fin qui Lorenzo Lo Conte, che nel suo post si dichiara simpatizzante del Movimento 5 Stelle nonchè ideatore di “Ariano a 5 Stelle”. La Manna da noi interpellato sulla questione ha evidenziato che:”…all’interno del gruppo nessuno decide per gli altri, anzi si fanno degli incontri dove si mettono a votazione tutti i punti all’ordine del giorno e si decide in maniera democratica, per alzata di mano tra i presenti, il risultato di ogni singola discussione. E’ strano che Lo Conte abbia fatto queste dichiarazioni anche perchè nella maggior parte delle riunioni svolte fin qui lui non ha quasi mai preso parte, se non per quelle che sono state svolte nel suo ufficio e che sono state a dir poco animate. Se ho capito bene lui si riferisce alla mia intervista rilasciata al portale Città di Ariano, nella quale mi veniva chiesto quale sarebbe stato il candidato sindaco del movimento ed io ho risposto con molta sincerità che al momento non potevo dare una risposta certa, ma che se ci fosse stata la possibilità di candidarmi io non mi sarei tirato indietro salvo rinunciare per dare spazio ad una figura autorevole della società civile arianese pronta a sposare il nostro progetto”. Quindi La Manna lascia intendere che la polemica sollevata da Lo Conte è riconducibile alle dinamiche di una politica vecchia, che cerca di porre in cattiva luce l’avversario per mettersi in evidenza ed acquisire in maniera subdola la leadership del gruppo. La Manna conclude dicendo :”per me la discussione è chiusa qui, anche se mi aspetto la veemente risposta da parte di Lo Conte non nuovo a polemiche con chi gli risponde a muso duro su ogni sua esternazione, basta guardare lo scontro avuto con Alessandro Ciasullo su facebook”.

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Attualità

La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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Attualità

INDAGINE DI MERCATO ………. NUOVI LOCALI- INPS

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In data 7.11.2024 la Direzione Regionale Campania ha pubblicato un avviso pubblico di indagine di mercato nuova sede INPS da condurre in locazione passiva ARIANO IRPINO- GROTTAMINARDA da destinare a nuova sede dell’agenzia territoriale INPS.
Siamo meravigliati di questo bando improvviso poiché i locali attualmente occupati sono di proprietà del Comune di Ariano Irpino,che già in passato ha provveduto a modificare la struttura secondo le esigenze della della Direzione Regionale Campania.
Dalla descrizione sintetica di ricerca è assurdo leggere che la nuova struttura dovrà ospitare 12 postazioni lavoro per una utenza stimata di 30 persone al giorno piu locali adibiti ad archivio preferibilmente piano terra con servizi igienici e depositi interrati.
Tutte queste caratteristiche sono rispettate nella sede attuale, quale sia stato il vero movente che ha spinto la Direzione Regionale della Campania a promuovere la ricerca di una nuova collocazione anche fuori i confini di Ariano Irpino sede storica da oltre 50 anni??
Non mi sembra ci sia tutta questa esigenza di ampliamento di struttura visto l’utilizzo di prenotazione obbligatoria per l’utenza, e lo smart- working con lavoro da casa per i dipendenti.
Facciamo:

APPELLO
al Sindaco Franza e l’intera Amministrazione ,di attivarsi con sollecitudine affinchè non ci sia l’ulteriore chiusura di un ufficio pubblico ai danni della collettività e degli esercizi commerciali.
CHIEDIAMO
-Se l’Amministrazione abbia già preso qualche iniziativa per far rimanere gli uffici nei locali attuali ?;
-Se l’ Amministrazione era stata avvertita della pubblicazione di questo avviso di ricerca e quali erano le motivazioni?
-Se l’indagine di ricerca nuovi locali, era dovuta per una questione economica e se l’Amministrazione ha pensato di abbassare o eliminare del tutto il fitto concedendo i locali in uso gratuito pur di non perdere il servizio pubblico ?.
Il Circolo di Fratelli D’Italia si attiverà con ogni iniziativa utile sia a livello locale che Regionale affichè la sede INPS di Ariano Irpino non sia spostata in altro Comune.
IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO FDI

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Attualità

“Elezioni USA” la nota di Louis Stanco, segretario M.A.P.S.

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Dalle sconfitte elettorali ho la parvenza che non si abbia più la voglia di imparare nulla, secondo l’assunto “ Se non ho vinto è perché lui è peggio di me”, come se fosse un ossimoro.
“Vincere è per i perdenti.”
Per le mie sensibilità politiche, ovviamente non è un “buongiorno politicamente parlando”.
Tuttavia, questa mattina dai sostenitori della Harris e dagli esponenti del centrosinistra italiano, ho notato vari post dove si elencano le gaffe di Trump, le sue frasi sessiste, razziste, omofobe e via discorrendo.
Nulla di si dice sul dato del voto popolare , dove Trump vince per la prima volta, oltre che al senato e quindi nel voto dei grandi elettori, prende tutto.
Al pari, nessuna ammenda o autocritica sull’operato dell’ormai precedente amministrazione Biden-Harris che evidentemente non è stato premiato.
Bene, questo che ormai è il solito “riduzionismo semplicista” con cui si commentano le sconfitte elettorali non è funzionale alla sinistra, in nessun posto del mondo.
Sarebbe buona regola dopo una sconfitta elettorale complimentarsi con l’avversario e meditare.
Per provare a vincere alla prossima tornata elettorale.
Per i democratici di tutto il mondo, per il centro- sinistra Italiano sarebbe auspicabile prediligere, nuovamente come interlocutore privilegiato l’operaio, il ceto medio-basso e le periferie, non solo l’intellettuale occhialuto e supponente.
Questa demonizzazione del popolo, talora elitistica, mi rimanda a Alexis de Tocqueville quando diceva “ disprezzo e temo la folla”.
Il popolo è sovrano e la struttura del sistema elettorale americano è espressione di democrazia.
Il popolo non è mai stupido, è che va compreso, per poter vincere.

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