Attualità
Ariano International Film Festival 10 –Il cinema per salvare l’ambient
L’Ariano International Film Festival ha riservato, anche per questa edizione, particolare attenzione all’ambiente. In un momento come quello che stiamo attualmente vivendo, caratterizzato da una siccità spaventosa e dannosissima per tutto il settore dell’agricoltura, si avverte la necessità di sensibilizzare le persone all’argomento. Tra fiumi e laghi prosciugati, raccolti ridotti ai minimi storici, incendi disastrosi e l’inarrestabile fenomeno dell’inquinamento, la situazione che si prospetta all’orizzonte non fa di certo ben sperare. Spinto dal desiderio e dalla speranza di poter fare la differenza nello spingere al cambiamento, l’Ariano International Film Festival persegue, da qualche anno, anche questa mission.
Ricordiamo che un’intera sezione del concorso è dedicata al tema, l’AIFF GREEN, composta da ben 9 documentari, di varie durate, alcuni biografici e altri sperimentali. Fuocodentro di Vincenzo Caricari è ambientato nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, in Calabria, devastato da terribili incendi. Su queste montagne di Andrea Sbarretti narra le vicende di due uomini che abitano nella Valnerina ternana. Man kind man di Iacopo Patierno usa un punto di vista differente, quello di due tartarughe Caretta Caretta, salvate sul litorale laziale. Dall’Albania, Vinjetë Gri di Agim Sopi mette in scena un panorama apocalittico. Il fiore in bocca di Andrea Settembrini e Valeria Civardi è un racconto corale in un Salento lontano da quello che noi tutti conosciamo. Lo spagnolo Sembrando el futuro di Alberto Utrera vede due fratelli protagonisti, impegnati a preservare tradizioni e diversità. Leogra. Eredità di un paesaggio di Andrea Colbacchini descrive l’evoluzione paesaggistica di una valle veneta. Mia cara lattina di Salvo Manzone presenta invece la figura di Aimée Carmoz, molto attiva nelle cause ambientaliste. One Day All Of This Will BeYours di Damiano Petrucci pone l’accento sulla necessità di svegliare le coscienze e agire per il bene di chi verrà dopo di noi. Varie Nazioni hanno preso a cuore la questione, ponendo sotto la luce dei riflettori storie capaci di raccontare ed emozionare al tempo stesso, a dimostrazione di quanto il mondo sia unito e determinato a far sì che le cose migliorino.
Grazie a realtà prestigiose quali la Delegazione FAI di Avellino, la Rete WEEC Italia e il WWF SILENTUM, che hanno patrocinato e collaborato, l’AIFF è riuscito a portare avanti queste iniziative.
Due i workshop incentrati sulla questione ambientale durante le giornate della kermesse tenuti da esperti in materia, che hanno avuto il compito di illustrare e sottolineare l’importanza di un equilibrio, delicato ma imprescindibile, da cui dipende il futuro del nostro Pianeta.
Il primo si è svolto il 2 agosto con la proiezione del film-documentario, intitolato: 2040 Salviamo il pianeta!, diretto da Damon Gameau, pensato e realizzato per le nuove generazioni, al fine di stabilire un dialogo, uno spunto di riflessione, una serie di lezioni/consigli, a cui è seguito un dibattito e l’attività laboratoriale, a cura della Rete WEEC Italia, tenuta da Stefania Santoro che si è rivolta a bambini e adolescenti ponendoparticolare attenzione alle tre grandi crisi globali: la crisi climatica, quella idrica e la perdita della biodiversità.
Il secondo mercoledì 3 agosto: suddiviso in due momenti separati – uno riservato alla visione di un cortometraggio, l’altro all’esperienza pratica del piantare dei semi – “Rispetta e FAI rispettare l’ambiente: il laboratorio del fare e non fare” ha visto la partecipazione di Serena Giuditta, Capo Delegazione FAI Avellino, Maria Emanuela Miccichè, Capo Gruppo FAI Giovani Avellino, Prof. Giovanni De Feo, Docente di Ecologia Industriale presso l’Università degli Studi di Salerno, Prof. Leonardo Festa, Docente di Storia e Filosofia. Il cinema diventa un mezzo per sensibilizzare i giovani alla salvaguardia dell’ambiente.
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
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