Attualità
Ariano Irpino, dal traffico agli schiamazzi
Ariano Irpino è afflitta da atavici problemi e dobbiamo constatare, nostro malgrado, come l’amministrazione si sia rivelata incapace di fornire soluzioni. Tra le questioni più spinose, spiccano il traffico e i parcheggi: la Statale 90 nel tratto di Cardito, è un annoso collo di bottiglia mai risolto. Circa vent’anni fa era stata individuata una soluzione attraverso la strada alternativa chiamata “La Manna-Tre Torri”. C’era un progetto, c’erano i finanziamenti, sono stati effettuati gli espropri: la Giunta Franza ha però messo una pietra tombale alla realizzazione di quella strada. Non si farà nulla! Cardito di giorno continua ad essere un’arteria intasata in cui si circola a passo di lumaca, ma di notte si trasforma in una pista ad alta velocità per auto e moto, con rumori assordanti, giusto per “conciliare” il sonno ai residenti. E così accade in altre strade. Ad Ariano persiste la carenza dei parcheggi, ma l’attuale Giunta non ha mai affrontato il problema. Vi sono ben due parcheggi in struttura mai entrati in funzione, ma il Comune, che dovrebbe essere una casa di vetro, non solo non è intervenuto, ma non ha mai detto neanche perché non siano mai stati aperti: chi sono i responsabili? Il terzo parcheggio, quello del Calvario, è aperto, ma se la ASL di Avellino e i Vigili del fuoco facessero un sopralluogo, dovrebbero immediatamente chiuderlo: gli ascensori non funzionano, pertanto il parcheggio è inagibile ai disabili e i cessi sono chiusi con relativi problemi di igiene. In buona parte di Ariano c’è parcheggio selvaggio, ma l’amministrazione comunale è inerte. Punto nevralgico per i parcheggi è la zona dell’ospedale. Corso Vittorio Emanuele è ormai un senso unico alternato, le auto sono parcheggiate sui marciapiedi, ma l’amministrazione non prende provvedimenti. Il parcheggio al servizio dell’ospedale è stracolmo: perché non realizzarne uno sopraelevato in grado di raddoppiarne la capienza? Sono a conoscenza la Giunta Franza e la ASL che in commercio si trovano parcheggi sopraelevati prefabbricati in metallo? C’è un eliporto, perché non trasformarlo in un parcheggio, costruendo in sopraelevazione la pista per gli atterraggi degli elicotteri? Il Comune ha approvato da poco il bilancio consuntivo, con un avanzo di circa 500 mila euro, perché allora la Giunta Franza non investe per realizzare opere necessarie alla comunità?
Attualmente in servizio ad Ariano ci sono solamente 17 agenti di Polizia municipale, compresi il comandante e coloro che svolgono funzioni amministrative. Nei prossimi 5 anni, almeno 7 agenti andranno in pensione, mentre la legge regionale prevede, tenendo conto della popolazione arianese, un organico di 27 unità. Cosa aspetta la Giunta Franza ad assumere nuovi agenti? Perché non sposta impiegati amministrativi al comando della Polizia municipale affinché gli agenti possano occuparsi del traffico e sia disponibile anche una pattuglia notturna, che allo stato, manca? Se l’organico dei vigili fosse adeguato alla legge, il Comune non solo non spenderebbe di più, ma farebbe un atto di civiltà, sanzionando coloro che in maniera indecente, senza averne titolo, occupano i parcheggi riservati ai disabili. Oltre a far rispettare la legge, il Comune ne ricaverebbe introiti notevoli, attraverso le relative, cospicue sanzioni. Nelle città piccole, medie e grandi, i disabili possono parcheggiare, senza limiti di orario, in posti riservarti privi di barriere architettoniche. Addirittura, se il disabile non trova il parcheggio riservato, ha la possibilità di parcheggiare nelle zone disco gratuite o a pagamento, senza dover esporre il disco orario. Giustamente, il disabile deve poter lasciare la propria auto o quella di chi lo accompagna, nei pressi della sua abitazione o nei pressi del suo luogo di lavoro o dove si reca per sua necessità, come previsto dall’art. 188 del Codice della strada. Ad Ariano non mancano i parcheggi per disabili, anche se talvolta non sono a norma: il problema si pone perché coloro che non ne hanno titolo, spesso parcheggiano senza essere dotati del relativo contrassegno, togliendo il posto ai veri disabili, che ne hanno titolo.
Il Sindaco, che è la massima autorità per la salvaguardia della salute degli Arianesi, a cui dovrebbe garantire sonno e riposo, con un’ordinanza, ha invece concesso ai pubblici esercizi di poter sparare “musica” ad alto volume fino alle 3 di mattina, incurante del fatto che siano ubicati in pieno centro abitato. Individuare un’area lontana dai centri abitati, dove in estate possano svolgersi i maggiori eventi musicali e i più giovani possano intrattenersi a lungo, sarebbe una prima ragionevole e accettabile alternativa ai disagi dei residenti, che invece attualmente si prorogano per mesi. Il Sindaco dovrebbe chiarire quali motivi contingibili e urgenti lo hanno costretto a firmare un’ordinanza: l’estate inizia tutti gli anni a giugno e finisce a settembre!
Aleandro Longhi, coordinatore Comitato SAT (Salute, Ambiente, Territorio)
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
Attualità
Sotto il tricolore diritti a geometria variabile legati al luogo di residenza
Il 7 gennaio è stata ricordata la festa del tricolore,evento celebrato dal presidente delle Repubblica Mattarella che nel suo discorso ricorda che:“riassume la nostra identità di popolo”. Parole sacre che forse stridono con la realtà. In Italia i meridionali migrano per cercare lavoro e per curarsi, muoiono, in media, tre/quattro anni prima rispetto al resto d’Italia, non hanno mezzi di trasporto urbani efficienti né l’alta velocità, che si ferma a Napoli, pochi gli asili nido gestiti dai comuni, il welfare è un sogno e leinfrastrutture sono inadatte a ricevere gli investimenti industriali nazionali e stranieri. Inoltre il reddito pro-capite è la metà e la disoccupazione è doppia rispetto al Nord mentre è aumentata la povertà assoluta delle famiglie meridionali. Sullo stesso territorio, sotto la stessa bandiera convivono cittadini con diritti a geometria variabile, diritti negati a 19 milioni di persone da tutti i partiti che negli ultimi venti anni hanno governato il paese. Forse hanno messo in pratica il teorema di Guido Tabellini, già rettore della Bocconi, che sul quotidiano Il Foglio scriveva: “Le politiche più efficaci per avvicinare l’Italia all’Europa sono anche quelle che aumentano la distanza tra Milano e Napoli, tra aree avanzate e arretrate del Paese”. In poche parole: ognuno per sé e Dio per tutti.
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