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Attualità

Ariano- Nuovo documento dell’Osservatorio permanente della Sanità

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Nella riunione del 26 ottobre 2021 l’Osservatorio permanente della Sanità istituito presso il Comune di Ariano Irpino, all’esito dell’audizione delle associazioni operanti sul territorio in ambito sociosanitario e dopo ampio dibattito, deliberava di redigere e pubblicare un documento sui seguenti punti.

Concorsi – Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 101 del 25.10.2021 è stato pubblicato il bando per la copertura di 27 posti di dirigente medico presso la ASL di Avellino, come da delibera del D.G. n. 1591 del 29.9.2021. L’Osservatorio esprime la propria soddisfazione; chiede si continui nell’espletamento celere della procedura e che venga avviata quella per la copertura integrale del fabbisogno di personale sanitario approvato dalla Giunta Regionale il 20.7.2021; auspica che un congruo numero dei nuovi assunti sia destinato al presidio ospedaliero di Ariano Irpino; rammenta che l’avviso pubblico per il conferimento a tempo determinato dell’incarico di direttore sanitario dello spesso presidio, deliberato fina dal 17 settembre u.s., non risulta ancora approvato e pubblicato.

Emergenza Covid – Fortunatamente da tempo nell’area Covid dell’ospedale di Ariano Irpino non vi sono più ricoverati. Pur dovendosi sempre rimanere pronti per un eventuale malaugurato nuovo acuirsi della diffusione del contagio, l’andamento epidemiologico è oramai tale da imporre la convivenza con tale patologia, che non può più giustificare la riduzione dei posti letto, il blocco o rallentamento degli ambulatori e delle attività di screening, l’inagibilità per gli esterni dei servizi radiologici, le lunghissime liste di attesa ecc.- Tale situazione è ancora più intollerabile in questa ultima parte dell’anno, allorché i centri convenzionati hanno esaurito i finanziamenti, con conseguente possibilità di effettuare la maggior parte degli accertamenti soltanto a pagamento, a grave danno dei non abbienti. L’Osservatorio chiede pertanto il sollecito ripristino della normalità all’interno dei servizi sanitari locali, apparendo ormai l’emergenza Covid – sopportata esclusivamente dall’ospedale di Ariano Irpino nell’intera ASL – poco più che un mero pretesto.

Conferenza dei servizi – L’art. 14, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, prescrive che il direttore generale dell’unità sanitaria locale ed il direttore generale dell’azienda ospedaliera convocano, almeno una volta l’anno, apposita conferenza dei servizi quale strumento per verificare l’andamento dei servizi anche in relazione all’attuazione degli indicatori di qualità di cui al primo comma, e per individuare ulteriori interventi tesi al miglioramento delle prestazioni. Qualora il direttore generale non provveda, la conferenza viene convocata dalla regione”. Tale obbligo di legge è da anni disatteso nella ASL di Avellino. Si chiede il pronto adempimento all’Azienda ed alla Regione, nell’esercizio dei poteri sostitutivi, con riserva di segnalazione ad altri organi competenti.

Piano aziendale – L’art. 3, comma 1-bis (introdotto dall’art. 3 d. lgs. n. 229/1999 e modificato dall’art. 1 d. lgs. n. 168/2000) del citato d. lgs. n. 502/1992 prescrive che organizzazione e funzionamento della ASL siano disciplinati con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto dei principi e criteri previsti da disposizioni regionali. Orbene, l’atto aziendale della ASL di Avellino risale alla delibera n. 1154 del 13.9.2017, approvata dal Commissario alla Sanità della Regione con decreto n. 40 del 25.9.2017, pubblicato sul BURC n. 72 del 2.10.2017, con l’espressa disposizione che l’Atto Aziendale dovrà essere rimodulato in coerenza con il provvedimento di aggiornamento della riorganizzazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 70 2015, da adottarsi dalla Struttura Commissariale al fine di recepire le indicazioni fornite dai Tavoli di Verifica ministeriale. Benché il riordino della rete ospedaliera sia stato effettuato – con classificazione del presidio di Ariano Irpino come DEA di primo livello – con decreto commissariale n. 87 del 5.11.2018, pubblicato nel BURC n. 82 del 12.11.2018, il vigente Atto Aziendale della ASL di Avellino non è mai stato aggiornato e non ne tiene conto: esso, pertanto, non rispetta la condizione di approvazione. Anche sotto questo profilo si chiede il pronto adempimento dell’Azienda e l’intervento della Regione.

Stato dei servizi e PNRR – L’Osservatorio ritiene necessaria una iniziativa di confronto pubblico che coinvolga tutti i Comuni del Distretto sanitario di Ariano Irpino, nonché le deputazioni nazionale e regionale, con l’organizzazione in tempi ravvicinati di un convegno per fare il punto sullo stato dei servizi sanitari e sulle occasioni di finanziamento legati all’attuazione del PNRR, onde evitare che le risorse disponibili non siano utilizzate in misura adeguata sul nostro territorio.

 

Nelle more della stesura del documento, che andrà ripreso ed approfondito, è purtroppo sopraggiunta l’improvvisa scomparsa del dott. Gennaro Bellizzi, primario di Cardiologia. L’unanime immenso cordoglio è prova dell’altissima professionalità e dell’immane dedizione dedicata dal dott. Bellizzi al nostro Ospedale. L’Osservatorio condivide la proposta di aggiungere il Suo nominativo alla denominazione del nosocomio; auspica che il Consiglio comunale venga convocato in forma aperta per la commemorazione, concludendosi con formale votazione per intitolare il “S. Ottone Frangipane” anche a “Gennaro Bellizzi”.

 

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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