Attualità
ASL AVELLINO: resoconto del Dott. Carmine Grasso sui risultati della tecnica EPSIT
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Sono 500, negli ultimi otto anni, gli interventi per malattia pilonidale effettuati dal Dott. Carmine Grasso con tecnica EPSiT presso i duepresidi ospedalieri della ASL Avellino diretta dal Dott. MNV Ferrante.
La ASL Avellino, nelle UO di Chirurgia Generale dei suoi due Presidi Ospedalieri di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, è una delle poche Aziende Sanitarie ad offrire ai propri assistiti e a pazienti provenienti da province e regioni vicine il trattamento minivasivo EPSIT della malattia pilonidale in regime di ricovero breve Day surgery o PACC.
Il dott. Carmine Grasso fa un resoconto e rianalizza i risultati della metodica mininvasiva per il trattamento della cisti sacrococcigea e delle sue complicanze.
L’età media dei pazienti trattati e di 18 anni con il più giovane di 13 anni ed il più anziano di 38 anni. Prevale il sesso maschile con 293 giovani pazienti.
I/le pazienti in cui si sono registrate recidive sono stati/e 42 ( 8,4%) di essi 36 si sono rioperati con la stessa tecnica con esito favorevole. Per 3 pazienti c’è stato bisogno di un terzo intervento. Un paziente, dopo la terza recidiva, è stato sottoposto ad reintervento con tecnica tradizionale. Due pazienti recidivi dopo il follow-up a seimesi dal primo intervento, non si sono presentati ad ulteriori controlli.
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La EPSiT ( Endoscopic Pilonidal Sinus Treatment ) è una tecnica endoscopica mininvasiva video assistita per il trattamento chirurgico della cisti e della fistola pilonidale anche detta cisti sacro coccigea e delle relative recidive. Essa è una tecnica mini-invasiva che viene eseguita mediante uno strumento chirurgico denominato fistuloscopio. Questo strumento di soli 5mm di diametropermette di entrare nel tragitto fistoloso e con l’impiego di apposite micropinze ed elettrodi consente di rimuovere il tessuto patologico.
La tecnica EPSiT si esegue in anestesia locale o loco regionale ed permette il trattamento della patologia con ferite molto meno estese rispetto alle tecniche tradizionali e quindi consente di guarire in tempi più rapidi e di riprendere quasi immediatamente le attività quotidiane.
È una tecnica eseguita in regime di ricovero diurno, in sala operatoria o in ambulatorio appositamente attrezzato. L’intervento,condotto in anestesia locale, dura mediamente 25 minuti ed il ricovero mediamente 3 ore. Il dolore dell’immediato post-operatorio è minimo e raramente richiede la somministrazione di antidolorifici. Il rientro a casa, dopo il breve ricovero, avviene in auto senza particolari disagi e sono consentite anche doccia ed attività motorie.
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Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino
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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.
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Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
Attualità
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità
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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.
Attualità
Maltrattamenti in famiglia – Condannato a due anni 55enne arianese
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Nel pomeriggio del 14 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino hanno dato esecuzione all’“Ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare”, provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Benevento, nei confronti di un 55enne arianese, riconosciuto colpevole in via definitiva del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e dei tre figli minori.
Le indagini, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, sono scaturite dalla querela sporta dalla moglie, la quale, esasperata dalle continue vessazioni e dalle gravi minacce da parte del marito, l’ha denunciato. Successivamente, anche una delle figlie ha sporto querela nei confronti del padre per aver subito i medesimi abusi.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato presso il suo domicilio, dove espierà la pena di 2 anni di reclusione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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