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“Attiviamo corsi di laurea specialistici della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno nel Landolfi di Solofra”, il presidente Buonopane lavora al progetto

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Il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane intende avviare una importante iniziativa per la rivalutazione della struttura dell’Ospedale “Landolfi” di Solofra. L’idea che parte dai vertici di Palazzo Caracciolo è quella di destinare parte degli edifici alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno per l’attivazione di corsi di Laurea Specialistici, Master, progetti di ricerca, tutte iniziative che appaiono in grado di costruire, in prospettiva, un Polo di Eccellenza in ambito sanitario. 

Da un punto di vista strategico, si tratta di un progetto estremamente ambizioso che dovrà essere definito nei dettagli in collaborazione con l’A.O.R.N. “S. G. Moscati” di Avellino, ente gestore della struttura solofrana, con l’Ateneo salernitano e con le amministrazioni locali interessate. 

“Tale progetto risulta in piena sintonia con gli indirizzi delle politiche di sviluppo elaborate a livello nazionale ed europeo per far fronte in modo adeguato alle sfide che le comunità locali dovranno affrontare nei prossimi anni anche in ragione delle molteplici criticità economiche e sociali emerse di recente sullo scenario globale”, spiega il presidente Buonopane. 

La Provincia di Avellino si propone di puntare sull’ubicazione del “Landolfi” che si giova della vicinanza con le sedi universitarie di Fisciano e di Baronissi. 

“Si intende inoltre lavorare anche nell’ottica di una rivalutazione del territorio provinciale nella convinzione che per lo sviluppo delle aree interne non si può prescindere dalla formazione del capitale umano, soprattutto dalla qualità delle competenze che questo può offrire – prosegue il presidente Buonopane – E’ evidente che l’esito positivo del progetto potrà concorrere positivamente all’inserimento della provincia di Avellino nei circuiti della ricerca e dell’alta formazione a livello nazionale e internazionale, creando al contempo molteplici opportunità di crescita per le imprese e l’offerta di servizi a livello locale. Infine, la creazione di un’importante sede universitaria nel territorio provinciale costituisce una straordinaria occasione per i giovani irpini da sempre costretti ad affrontare spostamenti, anche lunghi, per seguire corsi di studio e di formazione superiore, oltre che per progettare un futuro da dedicare alla ricerca nel proprio territorio di origine”.  

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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