Attualità
Banco Alimentare e Associazione Vita, un connubio nel segno della solidarietà
“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita, è la strada che ha segnato e segna il nostro lavoro quotidiano. Nel condividere un bisogno primario abbiamo a cuore la commozione (commotus: muoversi con l’altro) e la compassione (compassum: passione per l’altro) per tutti i nostri compagni di strada, dal povero al volontario, dall’emarginato, all’imprenditore che sostiene la nostra opera. Perché ogni giorno facciamo l’esperienza che il cuore di ognuno, ricco o povero, attende qualcuno che si muova con lui, che abbia passione per la propria vita e per il proprio destino”. È il motto che sintetizza l’azione del Banco Alimentare Onlus, organizzazione che provvede allo stoccaggio, alla conservazione e alla distribuzione dei prodotti alimentari destinati agli indigenti. Così come il nazionale, anche il Banco Alimentare Campania Onlus, con sede unica a Fisciano (SA), recupera quotidianamente prodotti alimentari integri sotto il profilo dietetico, ma non più commercializzabili (eccedenze di produzione, rotture delle confezioni, stagionalità, errori di confezionamento, fine promozione, etc.) da industria e distribuzione agroalimentare, nonché i prodotti freschi dell’ortofrutta, che le aziende dell’intera regione Campania mettono a disposizione nei periodi di crisi del mercato. Una volta raccolte, le eccedenze alimentari vengono redistribuite alle strutture caritative convenzionate, che assistono persone in stato di bisogno. Ad Ariano Irpino e dintorni, la distribuzione è a cura dell’Associazione Vita, alla quale arrivano donazioni anche da aziende agricole e da negozi di alimentari locali e non, che non potendo operare a causa dell’emergenza Coronavirus, devolvono i loro prodotti ai più bisognosi. Abbiamo interpellato Enzo Santosuosso, uno dei referenti volontari, per chiedere come si regolano: “Ci chiamano gli assistenti sociali del Comune, che ci forniscono la lista delle persone che fanno richiesta del pacco alimentare, in base all’ISEEche hanno presentato al Piano sociale di zona. Attualmente riforniamo intorno alle 120 persone, ma per il mese in corso, stiamo distribuendo le scorte rimanenti, circa 40 pacchi, poiché il camion con il carico previsto per metà marzo, è rimasto bloccato giacché proprio in quella data, Ariano è stata dichiarata zona rossa. Il pacco alimentare, sufficiente per un mese, viene preconfezionato a Fisciano e contiene le basi indispensabili (pasta, olio, pelati, etc.), ma extra pacco, vengono inviati anche legumi, riso, latte, pelati, che aggiungiamo se troviamo nuclei familiari più numerosi. A chi ne ha fatto richiesta, al pacco standard, abbiamo sempre aggiunto ulteriori prodotti, derivanti anche dalle scorte racimolate durante la raccolta alimentare nazionale del Banco“.
Chi sono i destinatari dei pacchi alimentari?
Ce li chiedono anche lavoratori, con un nucleo familiare superiore a 4 persone, persone di età media tra i 30 e i 40 anni, che un tempo stavano bene, ma che negli ultimi anni hanno cominciato a soffrire per la crisi economica. Pochissimi gli ultrasessantenni. In questi giorni, distribuiremo anche alcune centinaia di pizze congelate, che un’azienda del beneventano ci ha donato: cominceremo dalle famiglie che hanno bambini.
Come vi organizzate per la distribuzione materiale?
Prima dell’emergenza Coronavirus, la consegna avveniva presso l’associazione Vita (Centro sociale dei Martiri), dove in giorni prestabiliti, le famiglie venivano a ritirare i pacchi, ma ora andiamo noi a portarglieli a casa. In questo periodo, io telefono alle famiglie in questione e Anthony Solomita, accompagnato da altri volontari, servendosi dei mezzi dell’associazione, va a fare le consegne.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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