Ariano Basket
Basket A2F – Arriva Castellammare: Ariano cerca continuità
Aria di derby per Le Farine Magiche che attendono la visita della CMO Castellammare di Stabia con l’obiettivo di iniziare una mini striscia positiva dopo il sorprendente, quanto entusiasmante, successo di sabato scorso a Ferrara. Ci sarà da vendicare la brutta sconfitta rimediata all’andata (68-51) nel match giocato al Pala Vesuvio di Napoli.“Non fu una gara affrontata nel modo giusto. Patimmo dei veri e propri black-out di concentrazione, lasciando spazio alle loro temibili tiratrici” sottolinea l’assistant coach Valentina Calandrelli. “Da quella gara siamo cresciute in termini di minuti in cui riusciamo ad esprimere la giusta concentrazione. Loro sono una squadra con un nucleo storico importante, si conoscono a menadito. Bisognerà rompere quest’alchimia con una difesa intelligente che tenga conto sia dei pericoli dal perimetro, sia della stazza sotto canestro”. E’ l’ultima chiamata per riaprire il discorso salvezza? “Se le ragazze riescono a prendere consapevolezza della propria forza, si potrebbe riaprire anche un discorso play-off. Purtroppo le prossime tre gare con Castellammare, Salerno e Viareggio nascondono tante insidie. Bisognerà aver voglia di far risultato e non pensare non troppo in là. Restare sul pezzo, partita dopo partita, perché non siamo mature per fare discorsi diversi. Restiamo concentrate su ogni partita, su ogni pallone, su ogni possesso fino alla fine della fase regolare”.
L’AVVERSARIA – La formazione di coach Belfiore è una squadra dotata di buona fisicità sotto canestro, assicurata dalla lettone Vente, dalla pivot Minervino e da Barbara Negri. Il play è un ruolo condiviso. In quintetto parte D’Avolio. La protagonista dell’andata Gallo (5/6 da tre) e l’ex Salerno, Potolicchio, completano il back court. Greta Brunelli, lo scorso anno compagna di squadra di Cupido e Zanetti a Vigarano Mainarda, è la temibile guardia-ala con licenza di colpire da oltre l’arco. È lei la top scorer (9,8 punti) di una formazione dalla responsabilità offensive distribuite. Ortolani, prodotto del vivaio di Umbertide, completa il pacchetto delle esterne di una formazione terza nel tiro da tre nel girone B, ma prima per capacità di ottimizzare tale arma, come dimostra il differenziale la percentuale effettiva dal campo e quella nel tiro da due.
ARBITRI – Daniele Valleriani di Ferentino (FR) e Dora Natale di Maddaloni
I PRECEDENTI – Tanti i precedenti in B tra le due formazioni. Netta l’affermazione delle stabiesi nel match di andata (68-51). Gli altri confronti in A2 sono relativi alla passata stagione. Entrambi i successi per Ariano. Indimenticabile il match dell’andata sul parquet stabiese. Il canestro sulla sirena di Tay Madonna sancì il successo nel primo storico overtime disputato da Ariano in serie A2.
MEDIA – Su www.legabasketfemminile.com (al seguente link http://www.legabasketfemminile.it/ultimo-turno-a2/ ) sarà possibile seguire gli aggiornamenti numerici con il tradizionale play by play, così come sul profilo facebook: “Sito ufficiale G.S. Basket Ariano Irpino”.
IL PROGRAMMA DELLA 21^GIORNATA (Serie A2 – Girone B): Ariano Irpino – Stabia (28/02 ore 18); La Spezia – Palermo (27/02 ore 19); Viterbo – Empoli (27/02 ore 18.30); Brindisi – Viareggio (27/02 ore 16); Ancona – Salerno (27/02 ore 19.30).
CLASSIFICA: La Spezia 40; Ferrara 34; Palermo, Castel S. Pietro* 26; Bologna 24; Empoli, Stabia, Viterbo 20; Civitanova M. 18; Viareggio, Ariano Irpino 14; Salerno, Brindisi 8; Ancona* 6. (*) Castel S. Pietro ed Ancona una gara in meno.
Fonte: www.basketariano.it
Ariano Basket
Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”
Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. “Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.
Ariano Basket
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