Ariano Basket
Basket A2F – Arriva la capolista: Ariano non vuole essere la vittima sacrificale
Gara di cartello per Le Farine Magiche Ariano Irpino che attendono la visita della capolista Carispezia La Spezia ancora imbattuta dopo 17 giornate. Le ragazze di coach Ferazzoli meditano l’impresa. In settimana è continuato il percorso di recupero di Rosa Cupido. La play-guardia è in forse, ma vede ormai alle porte il suo rientro dopo oltre un mese di assenza. Le rossoblù meditano il riscatto dopo la bruciante sconfitta patita nel supplementare di sabato scorso a Viterbo. Tra le più positive e fiduciose c’è la nuova arrivata Giorgia Guerri: “Sono ottimista, stiamo lavorando bene, ho fiducia in questo gruppo. Il segreto è mantenere alta la concentrazione e non lasciarsi abbattere dalla classifica. Nello spogliatoio c’è fame di vittoria. Ne verremo fuori”.
L’AVVERSARIA – E’ la grande sorpresa della stagione. Neopromossa dalla serie C potrebbe compiere un salto storico in appena due anni. Primo attacco assoluto della serie A2 (75,6 punti di media) e prima difesa del girone B (51,5). Quelle delle bianconere sono cifre da capolista: per percentuale dal campo (44,3%), per rendimento offensivo (0,856 Oer), per minor numero di palle perse (15,6 per gara). La regia è affidata all’esperta Valentina Costa. A lei si affianca la guardia Marta Granzotto reduce dalla stagione in A1 ad Orvieto. Il pezzo è forte è sotto canestro dove la lettone Lauma Reke (top player spezzina per punti e rimbalzi), pur non essendo un centro di ruolo, sta dimostrando tutta la sua caratura, ben supportata dalla 19-enne Laura Reani, scuola Schio, vera rivelazione di questo avvio di stagione. Linguaglossa è il collante nel settore ali. Sotto canestro, oltre alla ex Castel San Pietro, Irene Tosi, è arrivata in settimana Emanuela Valente, ala classe 1997, prelevata dalla Futura Brindisi e nella scorsa stagione in A3 a Latina. I cambi sul perimetro sono all’insegna della linea verde: Corradino (’99), Aldrighetti (’97), Alesiani (’97), Ardoino (’98), Caldaro (’96). Le liguri possono contare sulla migliore difesa del girone in termini di punti subiti, di percentuale dal campo concessa alle avversarie (33% totale ed appena il 19,9% da tre) e di rimbalzi concessi. Due le leader statistiche assoluto in A2 per le ospiti: Granzotto nelle palle recuperate e Reani nelle percentuali da due e dal campo.
ARBITRI – Valeria Lanciotti di Porto San Giorgio (FM), Alice Fratalocchi di Fermo.
I PRECEDENTI – All’andata vittoria netta per le liguri (57-37). L’mvp a sorpresa fu Elisabetta Linguaglossa che ha sfoderò la migliore gara in A2 della carriera: massimo per punti realizzati (18), ma anche per tiri da due. Gli altri quattro precedenti con la Cestistica Spezzina risalgono tutti alla stagione 2012-13, quella di esordio di Ariano in serie A2. Il bilancio fu di 2-2 ed 1-1 al Pala Cardito. I successi della Lpa Ariano ebbero un peso decisamente superiore. Dopo aver perso entrambi gli incontri di regular season contro le liguri, Ariano riuscì nella grande impresa di superare la Carispezia nel quarto di finale play-off. Un’autentica sorpresa che vide le irpine, none al termine della regular season del girone B, estromettere le spezzine favorite numero uno del tabellone di play-off dall’alto del loro secondo posto nella stagione regolare alle spalle di Ragusa.
CURIOSITA’: Il capitano Valentina Maggi è a -1 da 160 presenze tra serie A1 ed A2. Nello scorso turno ha toccato quota 2400 punti in canotta rossoblù.
MEDIA – Su www.legabasketfemminile.com sarà possibile seguire gli aggiornamenti numerici con il tradizionale play by play, così come sul profilo facebook: “Sito ufficiale G.S. Basket Ariano Irpino”.
IL PROGRAMMA DELLA 18^GIORNATA (Serie A2 – Girone B): Viareggio – Bologna (07/02 ore 18); Ferrara – Palermo (06/02 ore 15); Salerno – Empoli (06/02 ore 19.30); Ariano Irpino – La Spezia (07/02 ore 18); Ancona – Viterbo (06/02 ore 19.30); Brindisi – Civitanova M. (06/02 ore 18); Stabia – Castel S. Pietro (06/02 ore 19).
CLASSIFICA: La Spezia 34; Ferrara 30; Castel S. Pietro 24; Palermo 22; Bologna 20; Empoli, Stabia, Viterbo 18; Civitanova M. 14; Ariano Irpino 12; Viareggio 10; Brindisi, Ancona, Salerno 6.
Fonte: www.basketariano.it
Ariano Basket
Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”
Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. “Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.
Ariano Basket
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