Ariano Basket
Basket A2F – La Mcs Ariano cerca il poker contro Santa Marinella.
Ariano non vuole interrompere la striscia positiva: tre successi consecutivi di cui due in appena tre giorni nei due derby campani contro Salerno e Castellammare. Domenica (Palacardito, ore 18) l’occasione per fare un ulteriore step contro Santa Marinella, una diretta concorrente alla poule promozione. Il successo di Castellammare con il suo rocambolesco finale al supplementare segnato dal buzzer beater della mvp Tay Madonna, ha riportato grande entusiasmo nell’ambiente. Ariano proverà l’aggancio in classifica all’attuale seconda forza del girone C. Verso il recupero Valentina Maggi, qualche problema per Mancinelli che però dovrebbe essere della contesa. Sugli spalti dell’impianto arianese ci sarà anche l’apporto degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”: per loro l’opportunità di un ingresso omaggio per un genitore nell’ambito dell’iniziativa “Porta un papà al basket”.
L’AVVERSARIA – Tre vittorie esterne, due interne, due sconfitte entrambe a domicilio contro Castel San Pietro e Bologna: questo il ruolino di marcia delle romane, attualmente seconda forza del girone C, che proveranno a consolidare la propria posizione in Irpinia in vista dell’ultima giornata del girone d’andata in cui osserveranno un turno di riposo. Santa Marinella è delle quattro neopromosse: Ariano ha già affrontato le altre tre, battendo in trasferta Castel San Pietro e Castellammare, ma perdendo in casa con Roma. La stella è ala-centro lettone Ieva Veiberga che fa reparto con l’esperta romana Laura Gelfusa in un quintetto alto: nello spot di “tre” può contare sui 182 cm dell’ischitana Carolina Scibelli, lo scorso anno alla Virtus Cagliari compagna di squadra di Marta Vargiu. A completare il pacchetto lunghe c’è Costanza Giorgi, anch’essa proveniente dalla Sardegna: due anni fa formava con Alejandra Chesta la front line titolare di Alghero. Nel backcourt ci sono Vicomandi e Russo. Dalla panchina si alzano Del Vecchio e Biscarini. Santa Marinella può contare sul secondo attacco e sulla seconda difesa del girone, concede meno rimbalzi (solo 31,9), recupera più palloni (23,4) ha la migliore valutazione di squadra (70,6) e concede la valutazione media di squadra più bassa (48,4): tutti segnali di una squadra “tosta” che sa presidiare bene il pitturato.
LE CIFRE (medie per gara):
Mcs Hydraulics Ariano Irpino: P.ti 59,3 (Maggi 13); P.ti subiti 57; Falli C. 19,0 (Madonna 3,5); Falli S. 18,5 (Maggi 6,5); T2 37,9% (Madonna 48,6%); T3 27,5% (Madonna 37,5%); Tl 68,9% (Maggi 100%); Rimb. 41,5 (Narviciute 10,7); Perse 16,5 (Madonna 2,7); Rec. 22,8 (Madonna 3,5); Assist 6,3 (Maggi 3,5); Valutaz. 67 (Maggi 16,5).
Valentino Auto Santa Marinella: P.ti 61,3 (Veinberga 15); P.ti subiti 54; Falli C. 15,4 (Giorgi 2,9); Falli S. 18 (Veinberga e Giorgi 3); T2 39,9% (Veinberga e Biscarini 50%); T3 30,6% (Vicomandi 42,1%); Tl 66,4% (Veinberga 78,9%); Rimb. 39,1 (Gelfusa 7,3); Perse 19,4 (Russo 4,4); Rec. 23,4 (Scibelli 3,3); Assist 7,9 (Russo 2,7); Valutaz. 70,6 (Scibelli 13,1).
ARBITRI: Lucarella di Leporano (TA), Schena di Castellana Grotte (BA)
IL PROGRAMMA DELLA 8^ GIORNATA (SERIE A2 – GIRONE C): Ariano Irpino – S. Marinella (16/11 ore 18); Roma – Bologna (15/11 ore 20.30); Civitanova M. – Salerno (16/11 ore 18); Castellammare – Viterbo (15/11 ore 19); Riposa: Magika Castel San Pietro.
CLASSIFICA: Magika Castel San Pietro 12; Valentino Santa Marinella 10; Meccanica Nova Bologna, Mcs Ariano Irpino 8; Defensor Viterbo 6; Srb Roma, Infa Civitanova Marche 4; Trust Risk Castellammare, Carpedil Salerno 2. Castel San Pietro e Santa Marinella una gara in più.
Fonte: www.basketariano.it
Ariano Basket
Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”
Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. “Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.
Ariano Basket
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