Ariano Basket
Basket A2F – La migliore Mcs della stagione entusiasma il Palacardito
E’ festa grande al Pala Cardito. La Mcs Ariano Irpino chiude tra gli applausi di un pubblico di nuovo numeroso. Prestazione da incorniciare per le ragazze di coach Ferazzoli che fermano Santa Marinella, agguantano le laziali al secondo posto ed allungano la striscia vincente a quattro gare. Un successo di collettivo in cui hanno spiccato le prestazioni di Mancinelli, decisiva con i suoi undici punti negli ultimi dodici minuti di gara, la rientrante Maggi, autentica spina nel fianco della difesa ospite, la solidità sotto le plance di Micovic e Narviciute (bello il duello tutto baltico con la lettone Veinberga: entrambe top scorer con 17 punti) e la regia illuminata di Madonna (6 assist). Chiave della vittoria la difesa ad uomo negli ultimi cinque minuti che ha letteralmente imbavagliato Santa Marinella.
LA GARA – Le ospiti escono meglio dai blocchi di partenza. E’ soprattutto nella propria metà campo che le laziali costruiscono il primo allungo della serata dopo appena cinque minuti (4-13) grazie ad una difesa a zona di grande efficacia. E’ Narviciute a scuotere le proprie compagne con una tripla. Ariano alza l’intensità, trova una zona efficace e riesce a giocare in transizione. Le esterne irpine mordono in difesa e trovano Chesta pronta a capitalizzare, con due triple, addirittura il primo vantaggio (23-22 al 15’). Come da pronostico le ospiti sfidano al tiro pesante l’attacco di casa che va a bersaglio dalla lunga distanza anche con Maggi e Madonna (33-34 al 20’). Santa Marinella rinuncia ad attaccare nel pitturato le lunghe arianesi: Narviciute e Micovic ringraziano e replicano al nuovo tentativo di allungo di Veinberga e Russo. Ne deriva un parziale di 11-0 completato da un gioco da tre punti di Maggi (46-40 al 25’). Una tripla di Veinberga fa rientrare Santa Marinella che perde Gelfusa dopo un contatto con Micovic. L’energia di Mancinelli ed i suoi cinque punti consecutivi a cavallo delle ultime due frazioni illudono (51-46 al 31’). Santa Marinella trova un parziale di 8-0 che gela il Pala Cardito (53-56 al 35’). Ferazzoli ha in serbo un quintetto fatato. Madonna, Maggi Mancinelli, Narviciute e Micovic mettono in campo la migliore difesa ad uomo vista da inizio stagione. Santa Marinella si ferma ed arriva il break decisivo di 11-0 con Mancinelli, Micovic e Maggi spietate dalla lunetta (64-56 a 1’24” dalla fine). Veinberga, la migliore tra le romane, è l’ultima ad arrendersi ma la festa è tutta di Ariano.
MCS ARIANO IRPINO – VALENTINO SANTA MARINELLA: 69-63
Mcs Ariano Irpino: Narviciute 17, Santabarbara, Madonna 9, Vargiu, Albanese n.e., Chesta 6, Maggi 10, Micovic 14, Dominguez 2, Cifaldi n.e., De Michele n.e., Mancinelli 11. Coach: Ferazzoli. Ass.: Calandrelli
Valentino Santa Marinella: Vicomandi 5, Ricercato n.e., Biscarini n.e., Del Vecchio 4, Russo 14, Veinberga 17, Gelfusa 6, Sabatini n.e., Giorgi 4, Scibelli 13. Coach: Precetti.
Arbitri: Lucarella di Leporano (TA), Schena di Castellana Grotte (BA)
Parziali: (10-18); (33-34); (49-46)
RISULTATI 08^ GIORNATA: Ariano Irpino – S. Marinella: 69-63; Roma – Bologna: 54-56; Civitanova M. – Salerno: 86-50; Castellammare – Viterbo: 61-52; Riposa: Magika Castel San Pietro.
CLASSIFICA: Magika Castel San Pietro 12; Valentino Santa Marinella, Meccanica Nova Bologna, Mcs Ariano Irpino 10; Infa Civitanova Marche, Defensor Viterbo 6; Srb Roma, Trust Risk Castellammare 4; Carpedil Salerno 2.
PROSSIMO TURNO (09^ GIORNATA): Castel S.Pietro – Civitanova M. (22/11 ore 21); Viterbo – Ariano Irpino (22/11 ore 18.30); Salerno – Roma (22/11 ore 19.30); Bologna – Castellammare (23/11 ore 18). Riposa: Valentino Santa Marinella.
Ariano Basket
Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”
Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. “Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.
Ariano Basket
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