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Ariano Basket

Basket A2F – L’Lpa tenta il colpo a Battipaglia.

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Ci sarà anche Dominguez nella sfida al vertice di Battipaglia: è questa l’unica buona notizia di una settimana ancora travagliata in casa Lpa sotto l’aspetto delle problematiche fisiche. Acciacchi e vicissitudini varie per Rossi e Micovic, problema al ginocchio per Chesta: queste le principali grane di coach Agresti che ha dovuto ricaricare il gruppo dopo lo scivolone interno contro Salerno. Il coach faentino potrà contare anche su Cuali Dominguez, tra le migliori in casa rossoblu in questa fase di stagione. L’argentina darà il suo contributo scendendo sul parquet con una maschera protettiva dopo il forte trauma al naso subito domenica scorsa. Sarà uno stimolo per le compagne che dovranno riscattare l’opaca prestazione di domenica in un match ricco d’insidie e dal peso specifico doppio in ottica qualificazione. Importante dovrà essere l’apporto della panchina mentre si attendono prestazioni di spessore sia di Maggi che di Sarni, in ombra nelle ultime uscite.

L’AVVERSARIA – Battipaglia arriva al big match con la migliore difesa ed il migliore attacco della conference. Treffers resta l’elemento di spicco. La pivot è prima per media punti ed è addirittura prima assoluta per valutazione. Rimbalzi, atletismo ma anche tiro da fuori per l’olandese al cui fianco c’è Riccardi, l’unica over 20 della giovanissima formazione di coach Riga. Sul perimetro è solida la batteria delle esterne: Orazzo in netta crescita, Ferretti autentico mastino in difesa e Ramò dal tiro sempre temibile da oltre l’arco. In panchina una batteria di giovani di qualità che il presidente Rossini ha acquisito in giro per l’Italia.

LE CIFRE (medie per gara):

PB63Lady Battipaglia: P.ti 65 (Treffers 17,3); P.ti subiti 55,7; Falli C. 17,7 (Ferretti 3,8); Falli S. 17,7 (Treffers 5,5); T2 43,6 (Orazzo 55,9%); T3 26,2% (Treffers 44,4%); Tl 71,9% (Orazzo 86,2%); Rimb. 39,2 (Treffers 10,7); Perse 16,2 (Treffers 2,8); Rec. 18,3 (Ferretti 2,8); Assist 5 (Orazzo e Ferretti 1,2); Valutaz. 71,7 (Treffers 24,7).

Lpa Ariano Irpino: P.ti 61,7 (Micovic 16,9); P.ti subiti 57,9; Falli C. 15,3 (Micovic 3,6); Falli S. 20,4 (Micovic 6); T2 45,1% Micovic (57,3%); T3 24,5 (Dominguez 50%); Tl 63,4% (Chesta 83,3%); Rimb. 40 (Micovic 8); Perse 16,9 (Micovic 3,3); Rec. 16,7 (Dominguez 2,1 ); Assist 7,9 (Rossi 2); Valutaz. 73,1 (Micovic 18,1).

ARBITRI: Lupelli di Aprilia (LT); Valleriani di Ferentino (FR)

IL PROGRAMMA DELLA 09^ GIORNATA (A2 – Conference centro-sud): Brindisi – Viterbo (07/12 ore 18); Catania – Napoli (07/12 ore 18); Battipaglia – Ariano Irpino (08/12 ore 18). Riposa: Carpedil Salerno.

CLASSIFICA: Gruppo LPA Ariano Irpino 10; PB63Lady Battipaglia, Saces Dike Bk Napoli, Olympia Catania, Futura Brindisi 8; Carpedil Salerno 4; Defensor Viterbo 2.

PROSSIMO TURNO: Ariano Irpino – Catania (15/12 ore 18); Viterbo – Napoli (14/12 ore 18.30); Salerno – Battipaglia (14/12 ore 19.30); Riposa: Futura Brindisi

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Ariano Basket

Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”

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Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.

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SportAriano Basket – La Farmacia del Tricolle rinuncia alla partecipazione del campionato di A2

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La Farmacia del Tricolle Basket Ariano Irpino comunica con grande rammarico la rinuncia alla partecipazione al campionato di Serie A2 Femminile per la stagione sportiva 2020-21. (altro…)

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SportAriano – Weekend nero per lo sport del tricolle

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Brutto weekend per lo sport del tricolle, infatti le maggiori squadre della città nel calcio e nel basket hanno ottenuto risultati deludenti. (altro…)

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