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Attualità

Biogem contribuisce a studio base per futura terapia contro il carcinoma prostatico

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Progressi nella comprensione dei meccanismi alla base della genesi e proliferazione molecolare del carcinoma prostatico giungono da una ricerca congiunta tra l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, la Nottingham Trent University (UK) e la Birmingham City University (UK). Lo studio, appena pubblicato, ha visto la partecipazione diretta dei ricercatori del Laboratorio di Oncologia Molecolare e di Precisione di Biogem, diretto dal professore Michele Caraglia, e ha evidenziato, in particolare, come il miR-423-5p (un piccolo RNA non codificante) interagisca direttamente con MALAT1 (un lungo RNA non codificante) e sotto-regoli la sua espressione nelle cellule del cancro alla prostata. Lo stesso studio, condotto con tecnologia NanoString, in grado di valutare l’espressione di 770 geni coinvolti in ogni fase della progressione del carcinoma prostatico, ha poi messo in luce come la sovra-espressione del miR-423-5p inibisca la proliferazione mediata da MALAT1, nonché i fenomeni di migrazione e invasione delle cellule cancerose.
‘’Questi risultati – afferma il professore Caraglia – suggeriscono che l’interazione miR423-5p/MALAT-1 abbia una forte rilevanza nel cancro alla prostata, e come tale dovrebbe essere ulteriormente sfruttata per la progettazione di nuove strategie terapeutiche’’.
‘’Tale ricerca – aggiunge il professore Caraglia – conferma che i miRNA e i loro inibitori stanno emergendo come strumenti utili per controllare le neoplasie. Le interazioni tra miRNA e LncRNA sono infatti sempre più oggetto di ricerche, dal momento che i LncRNA agiscono come esche o spugne dei miRNA o competono con essi per il legame con gli mRNA target condivisi’’.
‘’Nello specifico – nota infine il professore Caraglia – i risultati mostrano che mir-423-5p e MALAT1 interagiscono in modo diretto, portando alla soppressione dell’azione svolta da MALAT1 nel carcinoma prostatico’’.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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