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Attualità

Biogem nel superprogetto statunitense ‘The Cancer Genome Atlas’ che studia le cure per il cancro al cervello

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Un’importante scoperta della medicina porta anche la firma di Biogem, grazie al contributo di un ricercatore dell’istituto di Ariano Irpino, Michele Ceccarelli, primo autore dello studio pubblicato sulla rivista Cell. A Biogem Ceccarelli ha condotto molte delle analisi che hanno permesso tale risultato scientifico. In pratica sono stati tracciati identikit molecolari ultra dettagliati di una bestia nera dell’oncologia, i glomi diffusi. Per l’impresa che apre a cure sempre più personalizzate è stato schierato un maxi network internazionale di ricercatori, guidato, insieme ad altri due colleghi, dall’italiano Antonio Iavarone, scienziato al top negli Usa, in forze alla Columbia University di New York. Tumori che prima all’occhio del microscopio non apparivano diversi dai loro ‘simili’ “adesso, grazie a tale studio, mostrano il vero volto a livello molecolare.

Così sono stati scoperti due inaspettati sottogruppi di gliomi che nessuno conosceva e che si comportano diversamente da come si pensava. Un sottogruppo è oggi classificato all’interno di una categoria ritenuta generalmente a prognosi più favorevole e si è rivelato essere invece ben più aggressivo. Percorso esattamente inverso per l’altro sottogruppo: ad oggi catalogato in una classe di gliomi molto cattivi a prognosi infausta, ci ha rivelato un lato ‘migliore’, caratteristiche simili a quelle di un tumore benigno che si sviluppa nel cervello dei bambini.

Ognuno di questi sottogruppi di gliomi ‘inediti’ è presente rispettivamente nel 6% dei pazienti. Il rischio di un’interpretazione non corretta della patologia è quello di curare meno o di eccedere con terapie inutilmente tossiche. Avere in mano un profilo – una carta d’identità molecolare senza segreti – di ogni tipologia di tumore (i tempi con cui evolve, la sua aggressività) è il punto di partenza per poter garantire ai malati terapie sempre più mirate e sperare di poter incidere sulla loro sopravvivenza. Per raggiungere l’obiettivo la squadra di scienziati ha passato in rassegna il più alto numero di tumori del cervello mai raggiunto finora: i campioni di 1.122 gliomi umani provenienti dal super progetto statunitense ‘The Cancer Genome Atlas’. Sono stati coinvolti circa 300 esperti attivi in istituti di diverse parti del mondo, tra i quali Biogem.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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