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Bongo UDC:”Non accetto lezioni di moralità da chi ha marginalizzato Ariano”.

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“E’ inaccettabile dover ascoltare lezioni di presunta moralità da parte di chi, in questi anni, con perizia certosina e scientifico cinismo, ha lavorato solo ed esclusivamente per la conservazione di qualche inutile spazio di potere, consentendo, al contrario, che Ariano Irpino fosse sempre più marginalizzata nel contesto politico, sociale ed economico della provincia di Avellino”. Lo dichiara Federico Bongo, coordinatore cittadino dell’Unione di Centro di Ariano Irpino ed ex consigliere comunale del Tricolle che, a giorni, convocherà una conferenza stampa per illustrare la linea tenuta fino ad oggi dall’Unione di Centro e indicare la prospettiva futura.

“Gli undici consiglieri che hanno determinato la fine dell’esperienza amministrativa targata Mainiero – continua Bongo – si sono assunti la responsabilità delle proprie azioni, staccando di fatto la spina ad un’amministrazione che già da due anni aveva perso la sua originaria fisionomia, imbarcando tutto ed il contrario di tutto, pescando dai banchi dell’opposizione pur di consentire al sindaco e ai suoi compagni di ventura di restare incollati alle proprie poltrone”.

“Sostenere, come qualcuno impunemente fa – dichiara Federico Bongo – che ci saremmo sottratti al confronto in aula significa mentire sapendo di mentire. Non abbiamo, al contrario, voluto prestare il fianco a trabocchetti e giochetti di bassa lega. In ciascuno di noi è prevalso, invece, un sentimento di disgusto per questo accanimento terapeutico che, giorno dopo giorno, veniva inflitto ai cittadini di Ariano Irpino”.

“Come Unione di Centro – così conclude Bongo – abbiamo dimostrato di non voler condividere progetti politici ed amministrativi figli del trasformismo e della convenienza più becera. Abbiamo, invece, seguito la linea concordata insieme alla segreteria provinciale del nostro partito e siamo usciti dalla maggioranza non appena abbiamo compreso che il sindaco Mainiero, pur di restare in sella, avrebbe dato vita ad unioni contro natura, ad alleanze spurie, nel più totale spregio della volontà popolare. Nessuno, però, può smentirci sul fatto che, in questi mesi, abbiamo fatto opposizione con un approccio sempre costruttivo e mai strumentale. Altro da aggiungere non c’è. Le ricostruzioni che pure si ascoltano e si leggono in queste ore non sono altro che meschini tentativi di alterare la realtà. Abbiamo provato fino all’ultimo a promuovere un confronto con il sindaco e la sua anomala maggioranza, gli abbiamo suggerito modalità per uscire da questo impasse che, giorno dopo giorno, si è rivelato sempre più dannoso per la nostra comunità, ma non hanno mai voluto sentire ragioni e hanno preferito arroccarsi in una inutile ed ottusa difesa dell’esistente. Adesso, anche a chi denuncia strumentalmente che il commissariamento rappresenti la morte civile di una comunità, possiamo solo dire che le responsabilità di questa vicenda vanno ricercate altrove. Sono certo che i cittadini di Ariano Irpino sapranno valutare, comprendere e decidere di conseguenza”.

 

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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