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Cala il sipario sui primi grandi eventi dell’Estate Arianese: Successo per Vicoli ed Arte e Rievocazione del dono delle Sacre Spine

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Bilancio più che positivo per le prime due grandi manifestazioni agostane dell’Estate arianese. La prima “Vicoli ed arte”, ventiduesima edizione contraddistinta da tante novità, ma soprattutto consegnata alla storia degli eventi estivi arianesi per via di uno straordinario bagno di folla.

Si è rianimata l’antica mulattiera regia, nel più recente passato anche residenza di nobili casati, che tanto lustro hanno dato alla Città del tricolle. I palazzi, gli androni, i portali e i cortili, che testimoniano un criterio ed un concetto urbanistico ormai disperso, si sono riappropriati del proprio protagonismo nel quale ogni pietra ed ogni angolo restituito alla luce hanno ostentato la bellezza di un tempo lontano.

Il successo della manifestazione va indubbiamente ascritto all’abnegazione ed al merito del direttore artistico arch. Iuorio e alla Pro Loco Nuovamente che, lavorando in perfetta sinergia con l’Amministrazione, hanno ottimizzato ogni risorsa, ma soprattutto hanno accettato e, sicuramente vinto, la sfida di dover preparare un evento impegnativo in una manciata di giorni.

Si è riusciti nell’intento di ridestare l’attenzione degli arianesi sui  luoghi in ombra della nostra città, lì dove storia, arte ed antropologia s’intrecciano e si raccontano reciprocamente. Sono tanti gli angoli suggestivi che ancora vanno restituiti alla Città di Ariano e che in futuro diventeranno teatro di successive edizioni.  E’ questo il progetto su cui la neo insediata giunta ha investito e da cui si è già ripartiti.  Alla base di questo nuovo impulso vi sono l’idea e il desiderio di liberare tutto il potenziale di questo straordinario veicolo culturale, affinché vengano valorizzate al meglio le risorse umane e territoriali, dalla gloriosa tradizione della maiolica, all’ artigianato, alle eccellenze enogastronomiche. Ariano dimostra di voler aprire i propri orizzonti, facendo prevalere la sua volontà e vocazione di porsi come motore e propulsore di una vasta area territoriale” dichiara l’assessore alla Cultura, Francesca D’Antuono.

Lodevole anche la ventitreesima edizione della Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine. “Da ventitré anni, la città di Ariano, nei giorni 11, 12 e 13 agosto, alita nelle dimensioni del tempo rivivendo, come riemerse dai relitti del passato, le radici della storia civile e religiosa del suo popolo. Per anni vista dai più come mero elemento folkloristico, la Rievocazione rivendica il suo senso più alto che originariamente le diede vita come evento storico, come ricostruzione di un vissuto comune, intorno al quale si articola l’identità di un popolo e, al tempo stesso, rivisitazione antropologica delle reliquie del passato che ruotano intorno alla sacralità popolare” spiega ancora l’assessore D’Antuono.

Essa porta in sé una duplice valenza: il dolore, la tragedia di un popolo barbaramente trucidato, e il dono propiziatorio e salvifico, simbolo di rinascita, di riscatto e benevolenza divina, delle “due spine che cinsero il capo eccelso di Cristo”.

La Rievocazione, quindi, non è  un’epidermica rappresentazione scenica dei fatti e degli avvenimenti, ma un’attenta ricerca antropologica poiché dai relitti ai vissuti i simboli si acculturano e assumono significato nel sostrato in cui si radicano. Non semplicisticamente festa medioevale, ma straordinaria sintesi tra Storia, Religione ed Antropologia: questo il “filo rosso” che lega Campania ed Abruzzo, Ariano e Scurcola Marsicana.

Il valore intrinseco dell’evento, tra fede, storia, religione e tradizione, rappresenta non solo un enorme patrimonio comune, ma una straordinaria potenzialità turistica ed economica. L’ha ben compreso il Presidente dell’Associazione Sante Spine, Giancarlo Sicuranza che quest’anno, grazie alla sua caparbietà e all’impegno costante dell’associazione tutta, ha fatto sì che Ariano entrasse a far parte di un progetto ad ampio respiro, a carattere internazionale, che vede coinvolti tre Stati, tre regioni e 19 comuni, per valorizzare il patrimonio culturale e dare nuovo impulso vitale al territorio. Personalmente, ed interpretando il pensiero dell’Amministrazione tutta, credo profondamente nel “progetto Rievocazione” che porterà finalmente Ariano, con tutta la sua bellezza e il suo potenziale culturale, fuori dai confini locali, aprendo nuovi orizzonti e possibilità” conclude l’

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Ritiro rifiuti nei giorni di festa tra Pasquetta, Liberazione e Primo Maggio: il calendario di Irpiniambiente

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Irpiniambiente informa la cittadinanza che, in occasione delle festività di lunedì 21 aprile (Lunedì dell’Angelo), venerdì 25 aprile (Festa della Liberazione) e giovedì 1° maggio 2025 (Festa dei Lavoratori), il servizio di raccolta dei rifiuti sarà effettuato secondo le seguenti modalità:

Lunedì 21 aprile: il servizio di raccolta sarà regolarmente effettuato per le frazioni organica e indifferenziata;

Venerdì 25 aprile: sarà garantita esclusivamente la raccolta della frazione indifferenziata. La raccolta della plastica sarà pertanto sospesa;

Giovedì 1° maggio: il servizio di raccolta della frazione vetro sarà sospeso.

Si invita la cittadinanza a collaborare e a rispettare le indicazioni sopra riportate per garantire un corretto svolgimento del servizio.

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“Fondo di Sostegno ai Comuni Marginali” Pubblicato l’Avviso

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Con determinazione gen. 510 del 16/04/2025 n. sett. 65 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico “FONDO SOSTEGNO COMUNI MARGINALI”, seconda annualità, finalizzato alla concessione di contributi a fondo perduto alle imprese che intraprendano una nuova attività economica di natura commerciale, artigianale o agricola, nel territorio del Comune di Ariano Irpino. Il “Fondo di Sostegno ai Comuni Marginali” è un’iniziativa del governo italiano volta a sostenere le aree più svantaggiate, caratterizzate da spopolamento e carenza di attrattività, promuovendo coesione sociale e sviluppo economico. Si tratta di un fondo finanziario che distribuisce risorse ai comuni, con l’obiettivo di incentivare progetti mirati a contrastare il fenomeno dello spopolamento e a rilanciare le attività economiche. L’Avviso è finanziato con risorse stanziate dal D.P.C.M. 30 settembre 2021 e la scadenza per la richiesta del contributo è fissata alle  ore 23:59 del 10-05-2025.

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L’opposizione replica a Franza:”Non siamo assenteisti”

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Avevamo deciso di soprassedere, lasciando che il sindaco continuasse a compiacersi urbi et orbi per aver deciso di cambiare le lampadine della pubblica illuminazione, sfruttando finanziamenti dalla chiara matrice “ quelli di prima”, perché derivanti da una convenzione stipulata nel 2005, con il dissenso, le proteste, i ricorsi al TAR, le denunce penali di tutti riferimenti storici di “quelli di adesso”.

Ma l’insistenza con cui si è puerilmente speculato sulle presunte reiterate assenze dei consiglieri di minoranza, ci induce a qualche precisazione:

– il Consiglio Comunale del 4 aprile è stato disertato per concomitanti impegni personali, e anche perché non ci piace andare in Consiglio solo per premere un bottone, e trasmetterci 3000 pagine di documenti (pronti da mesi) tre giorni prima della seduta, rispondendo alle nostre richieste di integrazione solo pochi minuti prima dell’inizio della stessa, è indegno ed equivale a non voler discutere;

  • – continueremo ad assentarci, se del caso, ogni qualvolta verranno calpestate le prerogative e i diritti dei consiglieri tutti (anche quelli che, con sprezzo del ridicolo e della dignità della funzione, dispensano le loro lezioncine di democrazia da Bignami), che in aula consiliare rappresentano la città e non soltanto i propri elettori.

Insomma non si allarmino troppo. Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo come sempre abbiamo fatto in questi anni, portando all’attenzione del Consesso argomenti importanti che altrimenti sarebbero stati totalmente ignorati, e cercando di dare dignità ad un organo consiliare sempre più mortificato da una gestione inadeguata.

Altri cerchino di capire che le istituzioni e la democrazia sono una cosa seria. E quando siamo assenti lascino liberi i nostri scranni. perché anche la collocazione in aula fa parte delle regole di funzionamento di un organismo democratico.

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