Come era nelle previsioni, il Città di Ariano ha dovuto sudare le cosiddette sette camice per aver ragione della Magna Graecia, in una gara dove è successo di tutto, sia dal punto di vista metereologico che sportivo. Il Città di Ariano parte con attenzione, cosciente della pericolosità delle avversarie e va anche in vantaggio al 7° su un perfetto calcio di punizione della Carrabs che buca la barriera. Immediata risposta delle ospiti che pervengono al pareggio su una percussione laterale al 9° e si portano addirittura in vantaggio con un tiro non irresistibile dalla lunga distanza al 17°. Il Città di Ariano si sveglia e riesce in questa fase a produrre il miglior gioco che porta al pareggio al 23° ancora con Carrabs che si fa trovare pronta sul secondo palo e spreca in successione almeno un paio di buone occasioni. Intanto il tempo cambia, il bel pomeriggio lascia il posto a nuvoloni neri e pioggerellina che in breve si trasforma in una grandinata spettacolare che imbianca il campo di gioco. L’arbitro fa continuare e ancora un tiro da lontano diventa imprendibile per Forgione per il terreno viscido, al 30° è ancora vantaggio Magna Graecia.
Il secondo tempo è ancora più vivace nonostante la pioggia incessante, su una delle prime incursioni è Moscillo al 7° a pareggiare con un perfetto diagonale. Da quì le occasioni si susseguono da entrambi le parti, la Carrabs per due volte non riesce a girare due appoggi sul secondo palo, clamorosa la traversa da due passi della Magna Graecia ad una manciata di minuti dal termine e quando sembrava che il risultato non dovesse cambiare più, arriva l’eurogol di Maria Russo che sfrutta una punizione dal limite insaccando un bolide all’incrocio dei pali; al 29° Città di Ariano in vantaggio. Un solo minuto di recupero e le ospiti sbilanciate, ghiotta occasione per Moscillo che si invola sulla sinistra e con un tiro perfetto segna e dichiara la gara chiusa. Ma che sofferenza . . .