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Carcere Ariano-Sinappe , stato di agitazione ed interruzione relazioni sindacali

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Con riferimento alla riunione odierna, la scrivente organizzazione sindacale, nel confermare lo stato di agitazione proclamato dalle segreterie regionali con la nota congiunta del 22/02/2021, ribadito nel comunicato del 01/03/2021 per i motivi esposti anche al Provveditore durante la riunione al tavolo regionale COMUNICA alle testate giornalistiche che in data odierna abbiamo disertato  la riunione presso la C.C. di Ariano Irpino per i seguenti motivi:

Per senso di responsabilità, queste segreterie locali e provinciale si confronteranno esclusivamente sulle riunioni finalizzate alla sottoscrizione dei protocolli di sicurezza sanitaria finalizzati alla prevenzione del contagio da COVID-19, pur sottolineando che le convocazioni delle stesse sono pervenute con estremo ritardo rispetto ai termini indicati nei pertinenti protocolli nazionale e regionale.

Relativamente, invece, alle convocazioni finalizzate alla sottoscrizione dei protocolli di intesa locale questa O.S.. ribadisce lo stato di agitazione e l’interruzione delle relazioni sindacali, oltre che per i motivi già esposti nelle note sopra citate (regionali), anche per i motivi che seguono.

Sono trascorsi quasi 5 mesi dalla data di sottoscrizione del P.I.R., ma l’articolato in argomento viene puntualmente violato e disatteso dalla Direzione Arianese, con l’emanazione di provvedimenti unilaterali inerenti la mobilità interna del personale, disposti in aperto contrasto con i principi contenuti nel novello Accordo Regionale, che spesso straripano l’alveo della discrezionalità sfociando nell’arbitrarietà.

Altresì, continuano a mancare le comunicazioni alle OO.SS. in merito ai provvedimenti emanati, senza giusta motivazione.

I nuovi interpelli per la mobilità interna stentano a decollare(VEDASI GRADUATORIE PROVVISORIE SENZA REGOLE DA SEGUIRE , SENZA TEMPISTICA E SENZAREVISIONE PUNTEGGI) , con un eccessivo ed anomalo ricorso a provvedimenti di assegnazione aventi carattere di temporaneità. In questo regime di “anarchia” la funzione di controllo e garanzia del massimo organo regionale è carente, se non addirittura assente.

Ricorso eccessivo al lavoro STRAORDINARIO nonché moltissime giornate accumulate di ferie dai Poliziotti Arianesi ma non autorizzate allo smaltimento (ovvero sistematicamente negate)

Per i motivi sopra ribadiamo il nostro fermo dissenso nei confronti delle scelte operate dall’amministrazione Arianese. Le scriventi segreterie, finora, non si sono mai sottratte al confronto con la Parte Pubblica, ma ritengono che, affinché lo stesso sia costruttivo e paritetico, non può prescindere dalla correttezza e dal rispetto degli accordi stipulati e delle prerogative sindacali. Se questo è il modus operandi della Parte Pubblica la scrivente O.S. non intende proseguire alcuna relazione almeno fino a quando non si dimostri con i fatti e non con le parole che esiste e viene praticato il rispetto del ruolo e della funzione dei soggetti sindacali e che la parte datoriale non è al di sopra delle leggi e dei contratti. 

In ultimo questa Organizzazione Sindacale vuole ricordare che “Solo in Campania ci sono stati 5 decessi per Covid tra le fila della polizia Penitenziaria, ossia la metà del dato nazionale. Nonostante ciò siamo una delle poche regioni in cui non è ancora partita la campagna vaccinale a differenza delle altre forze dell’ordine che stanno già effettuando i vaccini.

La segreteria Regionale SINAPPE unitamente ad altre OO.SS. hanno proclamato lo stato di agitazione con l’interruzione delle relazioni sindacali perché i poliziotti penitenziari in Campania sono stanchi, demotivati e stressati da carichi di lavoro insostenibili a causa di una pessima gestione dell’emergenza sanitaria che a tutti i livelli si sta rivelando inefficace e fallimentare.

Rivendichiamo il diritto a lavorare in sicurezza a tutela della nostra salute e di quella delle nostre famiglie.

Nel comunicare l’interruzione delle relazioni sindacali ci premuriamo a promuovere ogni utile iniziativa tesa al ripristino delle corrette relazioni sindacali utili al perseguimento degli obiettivi comuni e nell’interesse dei lavoratori. PERTANTO non escludiamo altre forme di protesta per sollecitare gli organi competenti ad uscire dal pantano dell’immobilismo i cui maleodoranti miasmi stanno minando la serenità e la salute dei servitori dello Stato.

Noi garantiamo la sicurezza dei cittadini, ma la nostra chi ce la tutela.”

Le Segreterie Locale e Provinciale SINAPPE

 

Il Dirigente Sindacale                                                                                           Il Dirigente Provinciale

F.to Sig. Montalbetti Fabio                                                                         F.to Dott. Mastrangelo Luciano

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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