Politica
Carmela Roberto (UDC): “Non può un opuscolo far cambiare idea ai cittadini”.
Da Carmela Roberto UDC riceviamo e pubblichiamo:
«Dopo 15 mesi di attività amministrativa, la giunta Gambacorta ha pensato bene di tenere una conferenza stampa per la presentazione di un opuscolo dal titolo ”Un anno di Pubblica Amministrazione”, al fine di aggiornare la cittadinanza su ciò che in questo anno è stato fatto dai lavori pubblici fino alla scuola, passando per decoro urbano fino alle politiche fiscali e così via. In premessa andrebbe sottolineato come da che mondo è mondo non debbano essere coloro che operano a livello amministrativo a decantare il lavoro svolto, le opere realizzate nell’interesse e per il bene degli altri, ma dovrebbero essere i cittadini ad esprimere un giudizio obiettivo sul valore che danno a ciò che è stato realizzato. Se questo non accade, come nel caso di Ariano, vuol dire che nulla di veramente rilevante è stato messo in atto. Elogiarsi pubblicamente o realizzare un opuscolo, tra l’altro stampato a spese dei contribuenti, di certo non cambierà lo stato delle cose, tantomeno le opinioni». Lo dichiara Carmela Roberto, dirigente provinciale dell’Udc di Avellino. «Piuttosto che occuparsi di propaganda spicciola – continua Carmela Roberto – sarebbe molto più importante se il sindaco prendesse coscienza dello stato morale in cui versa la “sua”cittadinanza, alla quale non basterà di certo un opuscolo per cambiare giudizio nei confronti della sua amministrazione».
«Ma – scrive ancora la dirigente dello scudocrociato – veniamo ai contenuti dell’opuscolo in questione. Innanzitutto si dimentica di dire che parte delle attività riportate non rientrano trai meriti di questa amministrazione. Si dimentica di dire che la promessa di riavvicinare i cittadini alla politica locale così come quella di dare ai giovani la possibilità di vivere questa città sono svanite nel nulla. Si dimentica forse che i cittadini da tempo ormai attendono risposte in merito alla situazione traffico di Cardito, ai disservizi idrici e al rincaro delle tasse (regali dell’ultima stagione estiva). Sono argomenti questi, che non rientrano nell’opuscolo, sui quali anche noi come Unione di Centro abbiamo richiamato l’attenzione del sindaco più volte,ma senza ottenere nulla in termini di ascolto e di confronto». Tra le questioni che Carmela Roberto intende sottolineare c’è di sicuro quella relativa al servizio idrico: «Sono mesi – si legge ancora nella nota – che si combatte contro la giornaliera interruzione del servizio idrico. Abbiamo dovuto attendere l’ultimo consiglio comunale, che si è celebrato solo nei giorni scorsi, per la creazione di un tavolo congiunto composto da tecnici del Comune e tecnici dell’Alto Calore Servizi, al fine di programmare interventi prioritari da effettuare. Ma in tutti questi mesi l’amministrazione dov’era? Perché nessuno ha ritenuto opportuno spiegare ai cittadini ciò che stava accadendo? Forse il Primo Cittadino era impegnato nel portare avanti la sua attività di presidente della Provincia, attività che a parere della comunità sottrae tempo ed energie al Comune di Ariano Irpino».
«In ultimo – conclude Carmela Roberto – a Gambacorta, il quale, in un’intervista rilasciata ai media locali in merito alla pubblicazione dell’opuscolo, ha dichiarato come tutti, insieme all’amministrazione comunale, debbano correre e fare la propria parte, vorrei ricordare che i cittadini sono costretti già a correre abbastanza per stare dietro ai propri problemi, alle proprie difficoltà aggravate anche da decisioni assunte dall’amministrazione – leggasi aumento delle tasse. Il sindaco forse dimentica che il compito di correre per dare un volto nuovo ad Ariano, una nuova speranza alla nostra Città, è stato affidato a lui e alla sua amministrazione, attraverso il voto».
Attualità
ARIANO CHE PRODUCE – La lista civica delle Partite Iva della Città di Ariano Irpino
Gli imprenditori che assunsero l’iniziativa, alle amministrative del 2020, del “lancio” della lista civica “Ariano che Produce”, annunciano la ferma volontà di riproporla alle prossime elezioni comunali e, con essa, rilanciare i temi legati alle problematiche economiche e sociali che affliggono la Città di Ariano da svariati anni, problematiche che non solo, dal 2020, non sono state minimamente risolte ma nemmeno affrontate e in qualche misura migliorate.
Ariano che Produce partecipò nel 2020 ad una coalizione composta interamente da liste civiche, denominata “Patto Civico”.
Al turno di ballottaggio Ariano che Produce, non avendo avuto il Patto Civico la possibilità di correre per la designazione del Sindaco, coerentemente con la propria natura di voler rappresentare le Partite Iva della Città slegate da connotazioni puramente partitiche, scelse di non schierarsi a favore di nessuno dei due candidati Sindaci, lasciando libere le Partite Iva, commercianti, artigiani, agricoltori, liberi professionisti, imprese del settore servizi, di votare liberamente l’uno o l’altro dei due candidati.
La Lista Civica Ariano che Produce non ottenne nel 2020 il consenso che le sarebbe stato “naturale” ed avrebbe meritato, risultando l’ultima lista in termini di numero di voti da parte della comunità arianese. Evidentemente non vi fu la capacità e la bravura da parte dei candidati della Lista a rendere noto e chiaro il progetto, di sostenerne le ragioni e l’importanza, di motivare sufficientemente le partite iva dei settori produttivi di Ariano, stimolando quel senso di “comunità” ed ”appartenenza” al mondo del lavoro arianese, che affronta quotidianamente gli stessi identici problemi legati al modo di gestire, prima di tutto, la nostra Città e che per questo motivo dovevano e dovrebbero ritrovarsi uniti ed insieme per incidere adeguatamente nelle scelte che li riguardano.
Alle prossime amministrative dovremo impegnarci di più e meglio, come del resto siamo “costretti” a fare ogni giorno per la gestione delle proprie aziende ed attività. Occorre maggiore fermezza, decisione e coraggio.
I bisogni e le difficoltà dell’intera Città restano quelli del 2020 e sono anzi di molto peggiorati.
L’isolamento della Città di Ariano si è accentuato ancor più e non solo dal punto di vista dell’accessibilità “fisica”, peggiorata all’inverosimile sia per raggiungere Ariano che per “uscirne”, cosa quest’ultima che non c’era fino a tre o quattro anni fa, così aggravando le difficoltà economiche delle partite iva di Ariano, del Commercio e di tutti gli altri settori produttivi che necessitano di flussi di clientela, col tempo impossibilitata a frequentare Ariano.
Abbiamo avuto ben DUE Centri Commerciali Naturali…che però nessuno ha potuto e può raggiungere: un paradosso.
Ariano che Produce auspicò nel 2020 che la nuova amministrazione dimostrasse la capacità di “includere” e garantire la “partecipazione” delle forze sociali e delle categorie produttive alle decisioni ed alle scelte strategiche riguardanti l’assetto ed il futuro della Città e del territorio.
Auspicammo che la nuova amministrazione dialogasse e favorisse la collaborazione delle numerose “competenze” ed “esperienze” presenti in Ariano, imprenditoriali e non, per affrontare adeguatamente e con professionalità i problemi cui dare risposta nella giusta maniera e perciò con efficacia, a cominciare da quelli più gravi.
NULLA di tutto ciò è avvenuto ed anzi, possiamo affermare, si è accentuato l’”isolamento” e l’“esclusione” dei corpi intermedi dall’amministrazione della città anche laddove si era e si è in presenza di doveri ed adempimenti istituzionali.
Tale modalità di “chiusura”, possiamo affermare, si è registrata anche nei confronti delle forze politiche di opposizione, anche se ciò è passato quasi “sotto silenzio”, anche da parte di chi aveva maggiormente titolo a rivendicare dei ruoli.
La lista civica Ariano che Produce avvia, pertanto, un nuovo percorso di attività, rivolgendosi prioritariamente alle Attività Produttive di Ariano Irpino: Commercianti, Agricoltori, Artigiani, Liberi Professionisti, in due parole le “Partite Iva”.
L’obiettivo resta quello di fare “fronte comune” per incidere fortemente ed efficacemente sul modo di gestire la nostra più grande Azienda, il Comune, perché proprio dalla sua migliore ed accorta gestione discende la possibilità di gestire con profitto tutte le altre che ne fanno parte, cioè le Partite Iva di Ariano.
Ariano Irpino, 5 gennaio 2025
Lista Civica Ariano che Produce
Attualità
Provincia – Il presidente Buonopane nomina vicepresidente Laura Cervinaro
Il presidente Buonopane nomina vicepresidente Laura Cervinaro
e assegna le deleghe ai consiglieri provinciali
Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha nominato vicepresidente la consigliera provinciale, Laura Cervinaro. Ha altresì assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali:
- Marcantonio Spera – Piattaforma logistica, Alta velocità e Alta capacità, Trasporti e Mobilità strategica;
- Luigi D’Angelis – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Est, Protezione civile, Transizione digitale e Politiche giovanili;
- Antonello Cerrato – PNRR, Politiche comunitarie, Rapporti con la Regione Campania e Rapporti con le Associazioni culturali;
- Giuseppe Graziano – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Ovest e Forestazione;
- Vincenzo Barrasso – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Nord, Politiche per lo Sviluppo del territorio e Aree industriali e Contenzioso;
- Emanuela Pericolo – Istruzione, dimensionamento scolastico e pianificazione dell’offerta formativa, Pari opportunità ed Edilizia scolastica Baianese e Vallo di Lauro;
- Francesco Mazzariello – Edilizia scolastica capoluogo, Valle del Sabato, Valle dell’Irno e Valle Caudina;
- Gabriele Buonanno – Politiche energetiche e Green Communities, Urbanistica e PTCP;
- Gerardo Santoli – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Sud;
- Fausto Picone – Ambiente e Contratti di Fiume, EcoSmart, Borghi e Area Vasta;
- Franco Di Cecilia – Edilizia Scolastica Alta Irpinia e Valle Ufita, Valorizzazione teatri e parchi archeologici.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
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