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Carmine Grasso:”Sulla gestione integrata dei rifiuti va fatta chiarezza”

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La nota  del 23/02/2021 dell’ Ente D’Ambito per la gestione  integrata dei rifiuti urbani  di Avellino(ATO) indirizzata ad Irpiniambiente, Sindaco di Ariano Irpino et al., che chiede ad Irpinianbiente la revisione del contratto per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti di Ariano tra Irpiniambiente e de Vizia Transfer, mi da l’occasione di ritornare sull’argomento e ribadire alcuni passaggi che se non esaminati correttamente,  potrebbero trarre in inganno, dal punto di vista interpretativo, i cittadini.

Va premesso che:                                                                                                                                                                   -in data 7 febbraio 2019 veniva sottoscritto contratto di appalto per la “Gestione dei rifiuti “   tra il Comune e la società provinciale Irpiniambiente S.p.A..;
-in data 05/10/2020 Rep. n.° 3855/2020 veniva sottoscritto il “Contratto per l’affidamento del servizio rifiuti urbani   con integrazione servizio pulizia con spazzamento strade“  tra il Comune di Ariano lrpino e la società provinciale Irpinianibiente S.p.A.
Da questa premessa, al di là della legittimità o meno degli atti posti in essere tra  Irpiniambiente e De Vizia Transfer , si evince la totale estraneità dell’Amministrazione Franza a quanto contrattualizzato tra il comune ed Irpiniambiente  rispetto al ciclo integrato dei rifiuti.
In data 01/1 2/2020 Irpiniambiente trasferiva a De Vizia Transfer in toto il servizio di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti urbani in nome di una procedura di sub-concessione del servizio.
Prima e subito dopo che il servizio venisse materialmente trasferito da Irpiniambiente a De Vizia, il comune a più riprese richiedeva chiarimenti e documentazioni relative al trasferimento del servizio rifiuti da Irpiniambiente a De Vizia con le  note: del 26/11 /2020 prot. n.° 29455, del 30/12/2020 prot. n.° 32979, del 13/01/2021 prot. n.° 1025.
Nelle more dell‘acquisizione dei chiarimenti richiesti, l’Amministratore unico di Irpinianibiente S.p.A., in data 29/12/2020, effettuava audizione verbale innanzi alle commissioni consiliari *Affari Generali’ e “Assetto del Territorio” per notiziare in merito alla sub concessione del servizio di raccolta- trasporto conferimento dei rifiuti e spazzamento stradale della Città di Ariano lrpino alla società De Vizia Transfer S.p.A. L’amministrazione notiziava di tutti gli avvenimenti il Consiglio Comunale del 30 Dicembre 2020.
Con nota Pec del 27/01/2021, acquisita la protocollo di questo Ente in data 28/01/2021 al n.° 2656,   Irpiniambiente S.p.A. forniva i chiarimenti ed informazioni richieste ed in cui  evidenziando che l’affidamento in favore della De Vizia Transfer S.p.A., non si configuri come un sub- appalto, bensì come sub-concessione, avente natura meramente privatistica, funzionalmente e organizzativamente slegata dalla P.A., che pertanto quale atto di sub-concessione non soggiacerebbe ai limiti dell’evidenza pubblica.
Vista la complessità normativa di inquadramento giuridico della materia in merito a tale tipologia di appalti la Giunta Comunale, su imput dei sui dirigenti. con delibera N. 29 del 11 febbraio 2021, deliberava di chiedere pareri agli Enti operanti nello specifico settore di competenza: ARERA, ATO, Provincia di Avellino, AGCM, Regione Campania, Controllo analogo della Società di Irpiniambiente. Da cio’ probabilmente scaturiva il parere dell’ATO citato in premessa.
Ci sembra più che evidente, da questo elenco di elementi forniti, che la questione che ha suscitato la discussione politica da parte delle opposizioni non ha fondamenti politici ma è sostanzialmente originata da elementi tecnico giuridici di non facile interpretazione da parte dei tecnici ai vari livelli e che l’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino e completamente estranea alle scelte effettuate prima che essa fosse in carica. Il sottoscritto, in qualità di Assessore all’Ambiente di Ariano, dichiara che l’unico interesse per l’amministrazione e la regolare continuità ed efficacia del servizio per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Egli afferma che non ha mai dichiarato la “correttezza giuridica” dell’iniziativa assunta da Irpiniambiente e chiede, a qualche esponente della opposizione poco attento, di rileggere con attenzione le dichiarazioni del sottoscritto, riportate nel verbale del Consiglio Comunale del 30 dicembre 2020, che sono chiaramente di tutt’altro tenore.

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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