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Centro Fieristico – Per “Costruire” o per “Distruggere” ?

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Riceviamo e pubblichiamo

Per “Costruire” o per “Distruggere” ?

Webuild or We destroy ?

Anno 2012, marzo: Fiera Nazionale “Sud con Gusto”.

Si presenta al Sud ed all’Italia con questa Fiera Nazionale il Centro Fieristico in località Casone, di proprietà della Comunità Montana dell’Ufita.

Salutata, l’inaugurazione, con entusiasmo e grande partecipazione da parte di tutte le forze sociali e politiche e civili; tante, tantisissime le aspettative legate a questa importante opera, unica nel suo genere nelle zone interne del Meridione, progettata e realizzata in seno alla Comunità Montana dell’Ufita, nata dalla intuizione, dalle esperienze, dalla vision pulita e lungimirante del suo gruppo dirigente di allora; il progetto, avendo tutti i requisiti necessari, venne finanziato con ingenti risorse pubbliche (circa 5 milioni di euro – 10 miliardi delle vecchie lire) erogate dalla Regione Campania.

I finanziamenti pubblici (Regione Campania) sono stati erogati per “Lavori di Rifunzionalizzazione di un Edificio in Località Casone nel Comune di Ariano Irpino per la valorizzazione dei Prodotti tipici dell’Ufita” e la “pratica” risulta tuttora aperta.

Un Centro Fieristico pari a 8.000 mq. coperti e 20.000 mq di aree scoperte, realizzato con la massima cura in ogni dettaglio per utilizzarlo efficacemente al fine di promuovere le produzioni locali – agroalimentare, artigianale, artistico, turistico-alberghiero, ecc. -nonché le aziende produttrici del vasto Comprensorio composto dai Comuni facenti parte della Comunità Montana dell’Ufita, quelli viciniori e l’intero territorio Irpino.

Tanto che il Comune di Ariano, a seguito dell’approvazione del progetto, in sede di redazione del PUC volle istituire la zona F7, ove è ubicato il Casone, destinata proprio ad accogliere “attrezzature fieristiche e terziarie”.

Situato in una posizione di eccezionale rilevanza strategica, a pochi minuti da un casello autostradale, in una cornice territoriale e paesaggistica di straordinario valore, ha ricevuto nel corso degli anni, dal 2012 al 2020 incluso, attenzioni, cure, patrocini e contributi di partecipazione attiva da tutti gli enti territoriali della Campania, in primis la Regione Campania, la Provincia di Avellino, le C.C.I.A.A. di più di una provincia, Enti locali, Associazioni di Categorie professionali di tutti i settori economici: agricoltura, artigianato, commercio, turismo, industria, servizi; oltre al supporto e partecipazione attiva ed importante di Associazioni del terzo settore e no-profit che hanno trovato anch’esse presso il complesso “Fiere della Campania” possibilità ed opportunità di promozione e diffusione delle proprie attività rivolte al sociale.

L’attività del complesso fieristico si svolge regolarmente ed ININTERROTTAMENTE dal 2012 al 2020, anno nel quale si è tenuto (settembre) l’ultimo evento – “Motor Expo” – organizzato dall’Associazione “Guida la tua Vita”, mentre le due Fiere Nazionali “Nature Show” e “Gusto Mediterraneo” in programma rispettivamente per aprile e novembre 2020 non si sono svolte per il grave momento che il nostro Paese sta ancora attraversando e che ha segnato tragicamente la nostra comunità locale.

Anno 2012 – Anno 2020

ININTERROTTAMENTE si sono succedute, anno dopo anno, 14 Fiere Nazionali, 1 Fiera Internazionale, 1 Fiera Regionale, 2 Meeting Nazionali, 2 Eventi Nazionali.

Sud Con Gusto”, “Gusto Mediterraneo”, “Energy Sud”, “Made in Campania”, “Nature Show”, “Motor Expo”, “Fiera della Sposa”, “Tabaccai d’Italia”, “Green Business”, “Fiera del Baratto e dell’Usato” sono stati i principali temi sviluppati nel corso degli ultimi otto anni; grande il risalto e la “fama” acquisita dal complesso “Fiere della Campania” non solo nel Sud Italia ma nell’intero Paese.

Tanti i rappresentanti politici che si sono avvicendati nel “taglio del nastro” in occasione delle inaugurazioni delle varie Fiere, che hanno “consacrato” e “certificato”, nei tantissimi meeting svoltisi nella accogliente “Sala Convegni” di cui i Centro è dotato, l’importanza ed il valore del Centro Fieristico quale indiscusso volano di sviluppo dell’economia del territorio Irpino e del Sud intero.

Ed ora ?

Improvvisamente le Comunità Locali ed il Territorio si trovano ad assistere ad uno spettacolo incomprensibile quanto orrendo ed indecoroso: distruggiamo il Centro Fieristico !!!

Il 4 dicembre 2020 il Presidente della Comunità Montana dell’Ufita affitta l’intero Centro Fieristico a due imprese di costruzione per farci (vedi contratto sottoscritto) il “dormitorio per il personale di cantiere”, il “laboratorio”, lo “spogliatoio”, il “magazzino”, la “lavanderia”, la “mensa” nonché ogni MODIFICA che le due imprese riterranno necessario per gli usi loro, sia nell’immobile che nelle aree esterne.

Niente Centro Fieristico: di punto in bianco non serve più, è inutile, superfluo e dannoso.

  • Non si può bloccare la costruzione della Stazione Hirpinia non concedendo l’immobile alle due imprese di costruzione”, dice un amministratore locale.

Come dire: non esistono (ma esistono!) nell’area altri capannoni con annessi centri direzionali ABBANDONATI che possano “ospitare” le attività delle due imprese che hanno vinto l’appalto MILIARDARIO e si presume, oltretutto, debbano disporre di risorse finanziare tali da potersi costruire in proprio non uno ma dieci capannoni, anziché distruggere un’opera pubblica perfettamente funzionale, unica nel suo genere e di fondamentale utilità per il territorio.

Nelle aree industriali del comprensorio ci sono le strutture abbandonate e mai utilizzate che benissimo possono assolvere allo scopo.

Questa, anzi, è la migliore occasione per dimostrare oltre che con i proclami anche con i fatti, come l’investimento pubblico di miliardi di euro disposto dallo Stato possa apportare benefici diffusi al nostro vasto territorio.

  • E’ stata efficacemente perseguita la logica del profitto” scrive il Presidente della Comunità Montana al Consorzio Irpiniacom che chiedeva formalmente la revoca della delibera e del contratto avendo più volte chiesto formalmente di essere interpellato perché interessato alla gestione del Centro Fieristico per l’organizzazione di Fiere ed attività di promozione commerciale e territoriale e finanche sul punto rassicurato dall’Ente di un riscontro, mai pervenuto.

Strana logica del “profitto” quella che conduce a ricavare un fitto mensile di 8333,00 euro quando le tariffe in vigore della Comunità Montana per la locazione dell’immobile per realizzare le Fiere comportano un introito per l’Ente che va dai 9.000 ai 14.000 euro per 4 settimane !!! Quindi di gran lunga superiore. Strano, anche, che un Ente Pubblico quale la Comunità Montana che ha ben altri scopi e finalità si riduca e si limiti a praticare una “logica del profitto”. Anche in questo caso, però, logica vorrebbe che la Comunità Montana favorisse ed incentivasse la realizzazione di un numero maggiore di manifestazioni fieristiche, eventi, mostre, convegni ed altre attività promozionali per il suo territorio attraverso le quali non solo perseguire le proprie finalità istituzionali, che sono la sua ragion d’essere, ma contemporaneamente autofinanziarsi per una gestione sempre più efficiente.

E poi, ci sia consentito, 8.333 euro mensili rappresentano 490 euro a testa per ognuno dei 17 Comuni che compongono la Comunità Montana.

Possibile che i Sindaci dei 17 Comuni abbiano dei bilanci comunali disastrati al punto da non poter loro stessi “elargire” all’Ente di cui fanno parte una somma così irrisoria per evitare di dover essi stessi DISTRUGGERE un bene pubblico così unico ed importante, di assoluto valore, che assolve a compiti e finalità istituzionali proprie della Comunità Montana dell’Ufita, costruito per quella specifica funzione e finanziato con soldi pubblici?

Il Consorzio Irpiniacom esprime le proprie perplessità e non crede affatto che sia stata la “logica del profitto” la ragione che ha indotto la Comunità Montana dell’Ufita AD OFFRIRE ESSA STESSA l’intero complesso “Fiere della Campania”, come riporta la delibera nr 140, alle due imprese di costruzione accettando il misero compenso che ne ha ottenuto in cambio della RINUNCIA alle proprie funzioni di tutela, promozione e sviluppo economico e sociale del territorio dei suoi ben 17 Comuni.

Webuilt”…. oppure We destroy” ?

Ci interroghiamo profondamente, anche, sull’atteggiamento delle due multinazionali, WEBUILT spa ed ASTALDI spa, che hanno accettato questa “offerta” (che noi consideriamo più come una sorta di “omaggio” non reggendo per niente la tesi della “logica del profitto” dichiarata dalla Comunità Montana dell’Ufita) pur consapevoli, le due imprese, (c’è un cartello di cinquanta metri con scritto “Centro Fieristico della Campania”) di sottrarre al territorio uno strumento di grande valore, già in uso per scopi nobili ed importanti per le comunità che le accolgono, senza farsene nemmeno loro scrupolo e rifiutare garbatamente, a dimostrazione di essere attenti ad applicare gli opportuni principi contenuti nelle Certificazioni di Qualità relative all’ “etica aziendale”, alla “responsabilità sociale” ed alla “sostenibilità socio ambientale”, che nel nostro caso avrebbe portato a declinare con fermezza l’accettazione dell’”omaggio”.

Non può infine il nostro Consorzio non palesare un certo “smarrimento” nel silenzio totale che è sceso su questa vicenda da parte dei rappresentanti politici del territorio irpino.

Tanti ma tanti di loro si sono avvicendati al “taglio del nastro”, a tessere elogi, complimenti, incoraggiamenti ed assicurazioni di sostegno e vicinanza alle attività svolte nel Centro Fieristico certificandole come di grande valenza ed importantissime per la promozione e lo sviluppo sociale ed economico del territorio irpino e del Sud intero.

Ed ora?

Il Consorzio Irpiniacom ne prende atto e comprende, insieme alle micro e piccole imprese di cui è composto, che stiamo attraversando un periodo pieno di problemi e difficoltà gravi, che impedisce a molti (rappresentanti politici e non) di occuparsi ed impegnarsi nella loro completa risoluzione.

Anche per questo, oltre che per portare avanti le nostre progettualità, stiamo noi stessi sostenendo lo sforzo di opporci alla decisione di distruggere quel Centro Fieristico ed ottenere l’annullamento, dal Tribunale Amministrativo Regionale, della decisione adottata dal Presidente della Comunità Montana dell’Ufita affinchè si addivenga al più presto al bando di gara pubblico, come già stabilito dal consiglio Generale dell’Ente il 23 aprile 2019, attraverso il quale affidare in gestione il complesso a privati per “l’organizzazione di eventi fieristici”.

La Società Consortile Cooperativa Irpiniacom vorrà essere la prima a partecipare con la propria progettualità.

Il Presidente

Lorenzo Lo Conte

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Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania

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I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.

Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.

Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.

La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.

Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.

Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.

Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.

Forza Italia Ariano Irpino

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Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità

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L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.

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Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO

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 Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i  salernitani   del PESSY per una gara valida a  determinare le prime due posizioni  del girone.

Dopo l’inattesa sconfitta rimediata  a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari  che conducono al vertice  con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà  grande importanza sia  per la conquista della  vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.

Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici  chiedono alla  squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.

Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi

con un successo e riprendere  il comando della graduatoria.

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