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Centro Operativo Comunale – Nuove disposizioni per contenere la diffusione del virus

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Nella mattinata odierna  il Commissario Straordinario, a seguito di contatti  da remoto con il Centro Operativo Comunale (C.O.C.)  e precisamente con il Segretario Generale, con il Dirigente dell’Area Tecnica, con il Comandante della P.M., con il Capitano della Compagnia Carabinieri di Ariano Irpino e con un rappresentante  dell’ASL AV, ha avuto notizia ufficiale dell’aggiornamento dell’elenco dei casi di positività al  COVID-19 che,  ad oggi si contano in n. 21, restando  in attesa dell’indagine epidemiologica relativa agli ultimi ulteriori casi peri conseguenti adempimenti.

In considerazione dei dati appresi si è convenuto di continuare l’informazione resa ai cittadini in questi giorni con  modalità foniche, ribadendo l’assoluta necessità, oggi ancora più di ieri inderogabile, di rimanere a casa ed uscire soltanto per situazioni di necessità.

Al fine di contenere la trasmissione del virus è stato disposto il rafforzamento dei controlli sull’intero  territorio cittadino da parte delle Forze dell’Ordine ed in particolare della Polizia Municipale, attraverso un piano coordinato,  che  avranno il compito di  garantire il rigoroso rispetto delle disposizioni governative  e delle Ordinanze del Presidente della Regione Campania ed in particolare la n. 15 del 13 marzo 2020, comminando ai trasgressori le gravi sanzioni previste da tale ultima  disposizione.

A tale uopo si  ritiene utile rammentare:

– che fino al 25 Marzo 2020 (Per Ariano Irpino obbligo esteso al 31 marzo 2020 giusta ordinanza n.17 del 15.03.2020 Presidente Regione Campania) su tutto il territorio regionale i cittadini sono obbligati a rimanere nelle proprie abitazioni. Sono consentiti spostamenti individuali solo se di breve durata e destinati a risolvere esigenze lavorative, situazioni di necessità o problemi di salute;

-che per situazioni di necessità si intendono: esigenze primarie delle persone (approvvigionamento di cibo, di detergenti, di medicinali) e degli animali domestici. In entrambi i casi gli spostamenti dovranno avvenire nei pressi della propria abitazione e per il tempo strettamente necessario;

-che è consentita la presenza di un accompagnatore solo se quest’ultimo accompagna un paziente o solo se entrambe le persone appartengono allo stesso nucleo familiare e si spostano per motivi di lavoro;

-che l’attività sportiva, ludica o ricreativa all’aperto in luoghi pubblici o aperti al pubblico non è compatibile con il contenuto della succitata Ordinanza

-che non è consentito in locali pubblici e/o aperti al pubblico svolgere eventi quali riunioni per fini ricreativi e/o sportivi e feste;

 

VA SEGNALATO che chi non rispetta l’ordinanza presidenziale può essere punito con l’arresto fino a tre mesi o una multa fino a 206 Euro, sarà segnalato al Dipartimento di prevenzione della ASL e dovrà osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni (quarantena) e sarà periodicamente sorvegliato dalle autorità;

Sempre al fine primario di contenere il contagio sull’intero territorio Comunale è stata disposta la  limitazione delle corse di trasposto pubblico locale (AMU) al percorso Manna – Camporeale andata e ritorno nei seguenti orari;

alle ore  9.30   Manna- Camporeale e  Camporeale – Manna

alle ore  11.00 Manna- Camporeale e  Camporeale – Manna

alle ore  16.00 Manna- Camporeale e  Camporeale – Manna

alle ore  17.30 Manna- Camporeale e  Camporeale – Manna

Con l’ordinanza n.3 del 15 marzo 2020 il  Commissario Straordinario ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio del comune di Ariano Irpino fino al 28 marzo 2020.

 

Il Commissario Straordinario ha, infine, richiesto al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Av di allargare notevolmente la fascia di popolazione da sottoporre a tampone, così come effettuato in altri Comuni, tenuto conto che allo stato attuale  appare l’unica misura  efficace di contrasto all’incremento della diffusione del virus.

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Liste di attesa: i soliti proclami

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Il governo Meloni agli inizi dell’estate scorsa sbandierò (vedi il mio articolo pubblicato da “Il Confronto, Rivista on line) ai quattro venti il programma con il quale avrebbe ridotto, in tempi rapidi, le liste di attesa. L’allarme è lanciato dalpresidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, il quale mette a fuoco il ritardo nell’approvazione dei decreti attuativi previsti dal DL 73/2024 sulle liste d’attesa, convertito dalla Legge 107/2024″. Sin ad ora, è stato adottato solo 1 dei 6 decreti attuativi. La riforma prevede un’integrazione del Cup delle strutture pubbliche con quelle accreditare dal SSR per migliorare le prenotazioni e l’offerta agli utenti, ed una nuova metodologia per individuare il fabbisogno reale del personale,passaggio fondamentale per le assunzioni, decreti ancora di là da venire. A fronte di tanti proclami estivi, non si comprende come potrebbero essere azzerate le liste di attesa se mancano circa 4 mila medici di Medicina di Emergenza-Urgenza (MEU). Circa 1033 medici hanno lasciato i PS, 467 nuovi ingressi coprono appena il 45% di medici dedicati a questo reparto. Per coprire i turni si è provveduto all’utilizzo di medici di altri reparti (29%), contratti atipici (54%), specializzandi di emergenza urgenza (32%), cooperative (28%), i medici non MEU comandati dalla direzione (20%). La tragica realtà è sotto i nostri occhi, il Tribunale dei diritti del malato ha denunciato che almeno 300 mila persone hanno atteso 3 giorni prima di avere un posto letto. L’amarezza delle parole del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sono rilanciate dall’Agenzia Ansa: “le riforme annunciate restano un esercizio retorico se non tradotte in azioni concrete, mentre il raggiungimento di risultati parziali è solo una magra consolazione politica, priva di reali benefici per la società”, (Redazione Ansa, 29 gennaio 2025).

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Marco La Carità nominato Componente Esecutivo Regionale di ANCI Campania in quota Forza Italia

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Napoli, 30 gennaio 2025 – Marco La Carità, Consigliere Comunale di Ariano Irpino, è stato nominato Componente Esecutivo Regionale di ANCI Campania, incarico di rilievo all’interno dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

La nomina, firmata dal Presidente Carlo Marino, si inserisce in un’ottica di rafforzamento della governance dell’ANCI Campania, con l’obiettivo di garantire un maggiore coinvolgimento nella fase istruttoria e operativa dell’Associazione.

Marco La Carità assumerà questo ruolo in quota Forza Italia, rappresentando il partito all’interno dell’organo esecutivo regionale. La sua esperienza amministrativa e il suo impegno politico saranno fondamentali per affrontare le sfide dei Comuni campani e promuovere soluzioni efficaci per il territorio.

“Sono onorato di questa nomina e pronto a mettere a disposizione le mie competenze per supportare i Comuni della nostra Regione”, ha dichiarato La Carità.

Forza Italia conferma così la sua presenza attiva in ANCI Campania, con l’obiettivo di garantire una rappresentanza forte e incisiva per gli amministratori locali.

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GAP Nord – Sud e Regionalismo Differenziato

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A Cercola, in provincia di Napoli, prosegue il dibattito di Città Futura, ubicata in C.so Domenico Ricciardi 261, sul rilancio della Questione Meridionale e delle sperequazioni tra le due aree del paese.  All’incontro di domenica 2 febbraio 2025 alle ore 11,00 parteciperà il Senatore Peppe De Cristofaro di Sinistra Italiana, il Consigliere Comunale di Città Futura Marco Picardi, il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese e il giornalista e saggista Salvatore Lucchese, Direttore Responsabile della rivista laica e progressista “Meridione/Meridiani”

il Sud ha avuto, negli ultimi due anni, una crescita del PIL superiore al Nord ma, in realtà, i meridionali vivono con il reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. Hanno servizi pubblici inadeguati, molto costosi, poco frequenti, in particolar modo in provincia, scarsamente calibrati ai bisogni che li costringe a rivolgersi al privato. Inoltre la crescita dell’occupazione al Sud, così come ha ribadito lo Svimez, è basata sul lavoro “cosiddetto povero” con un salario da part time ma, che, in realtà, impegna il lavoratore full time senza la possibilità di un progetto di vita futura e privo di sufficienti garanzie per la sua incolumità psico-fisica.  

Siete tutti invitati

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