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Attualità

Centro per i Diritti del Cittadino – Vinta la battaglia sui Buoni Fruttiferi Postali.

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I recenti servizi mediatici messi in onda da televisioni e social network, hanno messo in luce una grossa vittoria relativa alla battaglia iniziata da Codici da oltre un anno sui Buoni fruttiferi postali trentennali riscossi o in riscossione.

La questione riguarda i buoni postali sottoscritti tra gli anni 1979 e 1986 per i quali i cittadini hanno chiesto il rimborso: al momento del riscatto, le poste liquidano somme inferiori rispetto a quanto ci si aspetti dagli utenti. Aspettative disattese, dunque, per quanti credevano di ritirare, alla scadenza del buono, una somma diversa da quella proposta. Tra l’altro la questione è ribaltata alla cronaca nazionale con la puntata di Striscia la notizia del 28 Maggio 2015, a cui ha partecipato Codici ed in cui è stata affrontata la problematica, sentendo tutte le parti in causa, con evidenti benefici di informazione per gli utenti.

Ma oggi c’è un primo successo di Codici, infatti il Tribunale di Savona,  ha accolto un decreto ingiuntivo che impone il rimborso di 49mila euro. Infatti, alla base secondo l’Associazione, c’è “la violazione degli accordi contrattuali cristallizzati sui Buoni emessi: non esiste, infatti, nessuna clausola che consenta a Poste Italiane la decurtazione del saggio di interessi rispetto alle tabelle stampate sul retro dei Buoni Fruttiferi Ordinari”.

I consumatori in possesso di tali buoni sono numerosi e molti di loro non sono neanche a conoscenza della congruità delle somme ricevute.

Codici ha già lanciato una campagna nazionale e invita i cittadini titolari di buoni  scaduti a rivolgersi all’associazione. Anche chi ha già incassato le somme può rivolgersi allo Sportello del Codici, che, dopo le adeguate verifiche, provvederà ad avviare le azioni legali per risarcire i cittadini delle somme non ancora corrisposte.

Anche la delegazione Codici della Provincia di Benevento ha aderito all’iniziativa nazionale, i cittadini che vorranno chiedere consulenza o assistenza potranno contattare il numero 0824/279745 e l’indirizzo mail codici.benevento@codici.org.

 

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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