Attualità
Centrosinistra, Alaia e Petitto hanno ragione: Pd autoreferenziale e non autosufficiente
Avellino, 4 apr. “Nonostante le distanze che qualcuno pensava di acuire, invece, a partire dalle elezioni provinciali, abbiamo intrapreso un dialogo con una parte del Partito democratico irpino, che ancora oggi ha testimoniato lungimiranza nell’argomentare una visione aperta ed inclusiva della coalizione di centrosinistra. È sleale, invece, quella parte del Pd irpino che ricorrere agli alleati solo quando questi possono essere utili. Dalle elezioni provinciali in poi, il Pd irpino ha assunto una posizione autoreferenziale che si è dimostrata, alla prova dei fatti, non autosufficiente nei numeri, ma prima ancora nella strategia. Sarebbe opportuno riflettere sull’isolamento politico in cui la nuova segretaria provinciale del Pd irpino si potrebbe ritrovare qualora non dovesse recuperare uno spirito di coalizione. Se a lamentarsi di taluni metodi sono gli stessi esponenti del Pd, il consigliere regionale Livio Petitto e il parlamentare Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Vincenzo Alaia di Italia Viva, unitamente agli amici socialisti, ed infine gli ultimi della classe, Noi di Centro, è del tutto evidente, allora, che la leadership politica del maggiore partito della coalizione non viene esercitata garantendo adeguata visibilità a tutte le componenti politiche, e gli incidenti di percorso, vedi elezione di Vittorio D’Alessio all’Ato rifiuti, rappresenta la prova che qualcosa non funziona e deve essere rivisto. Dunque, nell’esprimere apprezzamento per le considerazioni fatte oggi dal consigliere regionale Petitto, cogliamo l’occasione per chiedere ancora una volta al segretario provinciale del Pd, Nello Pizza, un tavolo di confronto tra i partiti del centrosinistra. Il dialogo è alla base della democrazia rappresentativa, e se questo viene evitato, non ci resta che farcene carico. Nei prossimi giorni apriremo formalmente il confronto politico con i rappresentanti dei partiti del centrosinistra, su questioni di merito a partire da Ambito sociale A4 e elettrificazione della rete ferroviaria Avellino-Benevento. In definitiva, in vista delle elezioni politiche del prossimo anno, dobbiamo immaginare un percorso condiviso, diversamente è possibile solo bissare il risultato del 2018”. Lo dichiara in una nota la segretaria provinciale irpina di Noi di Centro.
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
Attualità
Sotto il tricolore diritti a geometria variabile legati al luogo di residenza
Il 7 gennaio è stata ricordata la festa del tricolore,evento celebrato dal presidente delle Repubblica Mattarella che nel suo discorso ricorda che:“riassume la nostra identità di popolo”. Parole sacre che forse stridono con la realtà. In Italia i meridionali migrano per cercare lavoro e per curarsi, muoiono, in media, tre/quattro anni prima rispetto al resto d’Italia, non hanno mezzi di trasporto urbani efficienti né l’alta velocità, che si ferma a Napoli, pochi gli asili nido gestiti dai comuni, il welfare è un sogno e leinfrastrutture sono inadatte a ricevere gli investimenti industriali nazionali e stranieri. Inoltre il reddito pro-capite è la metà e la disoccupazione è doppia rispetto al Nord mentre è aumentata la povertà assoluta delle famiglie meridionali. Sullo stesso territorio, sotto la stessa bandiera convivono cittadini con diritti a geometria variabile, diritti negati a 19 milioni di persone da tutti i partiti che negli ultimi venti anni hanno governato il paese. Forse hanno messo in pratica il teorema di Guido Tabellini, già rettore della Bocconi, che sul quotidiano Il Foglio scriveva: “Le politiche più efficaci per avvicinare l’Italia all’Europa sono anche quelle che aumentano la distanza tra Milano e Napoli, tra aree avanzate e arretrate del Paese”. In poche parole: ognuno per sé e Dio per tutti.
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