Attualità
Chiusura farmacie, Sibilia (M5S):” Florio faccia un passo indietro2.
In merito alla decisione assunta dall’attuale direttore generale dell’Azienda Sanitaria locale di Avellino, Sergio Florio, di chiudere, dal 1 luglio 2014, le farmacie territoriali che distribuiscono i cosiddetti farmaci salva-vita a coloro che sono affetti da neoplasie interviene il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che si dice sconcertato: “Il piano di riorganizzazione dell’Asl che ha privato di presidi fondamentali per la vita umana alcuni Comuni irpini come Cervinara, Montemiletto, Montoro e Lauro, è assolutamente irricevibile e deve essere necessariamente rivisto giacché stiamo parlando di farmacie il cui bacino utenza è formato da ammalati di tumore sottoposti a chemioterapia e radioterapia. Uomini e donne che, insieme alle proprie famiglie, da un mese stanno affrontando enormi disagi che si sommano alle indicibili sofferenze fisiche e psicologiche”. “Questa decisione – continua il parlamenta – è disumana perché nessuna motivazione di ordine economico-finanziario regge di fronte al dolore di persone che lottano quotidianamente contro patologie devastanti. Questo direttore generale quando prende queste assurde decisioni come fa a non capire che i tagli lineari in un settore delicatissimo come la sanità comportano ulteriori problemi a chi ne ha già tanti? Immaginate come possa sentirsi un ammalato di cancro che sta già facendo sacrifici per completare il suo ciclo di chemioterapia o radioterapia, peraltro in alcuni casi fuori provincia, ad essere costretto a raggiungere da Cervinara l’Asl di Avellino per ritirare i suoi farmaci salva-vita”. “La cronica limitatezza delle risorse disponibili non può portare ad una ragionieristica gestione della sanità pubblica. L’art.32 della Costituzione italiana, che sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo, impegna chi ne ha la responsabilità a garantire servizi adeguati ai cittadini attraverso azioni concrete e non a creare maggiori ostacoli. Credo – conclude Sibilia – che questa vergognosa decisione vada rivista e che lo stesso Florio debba fare quanto prima un passo indietro, come chiesto più volte dagli ammalati e dagli amministratori di questa provincia”
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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