Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Cittadinanza Attiva interroga l’Assessore Franciosa sulle Opere Pubbliche incompiute.

Pubblicato

-

 

 

Innanzitutto ci è gradita l’occasione per esprimerLe le nostre congratulazioni per l’incarico di Assessore ai lavori Pubblici da poco ricevuto. Ciò detto ci preme peraltro sottoporre alla Sua attenzione , così come fatto con i colleghi che l’hanno preceduta in questo compito così oneroso, l’ormai annosa questione delle opere pubbliche incompiute nel nostro territorio comunale.

All’incirca due anni fa, in una circostanziata relazione inviata agli Amministratori dell’epoca, evidenziammo le troppe opere pubbliche ferme al palo ormai da anni, tanto che affermammo, con una certa ironia, che nella nostra città sembrava diventato imperante un nuovo stile architettonico definito” incompiuto “ come molte opere di michelangiolesca memoria, ma che a differenza di queste ultime, segnavano in maniera indelebile il territorio, ne facevano scempio e rappresentavano la testimonianza visiva della schizofenia amministrativa per la quale alla carenza di risorse si risponde con lo spreco delle poche disponibili.

Ebbene a distanza di anni non è mutato alcunchè se non una sequela incredibile di Assessori ai Lavori pubblici che si sono susseguiti con alterne fortune, e che poi hanno dovuto abbandonare l’impresa a causa di diverse motivazioni.

Fatto sta che si continuano a contare nel solo centro cittadino le seguenti opere pubbliche incompiute:

1) Muraglioni in località Tranesi

2) Palazzo Bevere- Gambacorta

3) Ostello della Gioventù in località S. Antonio

4) Parcheggio del Calvario aperto al pubblico anche se mai collaudato definitivamente e sottoutilizzato per evidenti carenze gestionali

5) Parcheggio in località Valle il cui ingresso è regolarmente sbarrato

6) Complesso Giorgione

7) Silos per autovetture in località Anzani, la cui ditta appaltatrice ha da tempo immemorabile abbandonato i lavori, senza peraltro nemmeno provvedere al rispristino della carreggiata danneggiata dai lavori fin qui effettuati

8) Mancato collaudo della arteria Russo-Anzani

Se invece ci allontaniamo più in periferia cantieri chiusi si trovano in:

9) Stadio Cannelle che aspetta da tempo di essere completato nelle sue infrastrutture

10) Macello Comunale in località Camporeale, struttura che mostra tutti i segni dell’incuria e della fatiscenza

11) Deposito autobus in località Scarnecchia che ad un’anailisi sommaria appare completato, ma che stranamente non entra in funzione.

Pur non volendo addentrarci nelle cause di una fenomenologia così complessa e francamente deprimente, legate a ragioni quali carenza di programmazione, complessità delle procedure amministrative, inadeguatezza della progettazione, dilatazione dei tempi di esecuzione,apertura di contenziosi tra ditte ed amministratori, carenze di controlli tecnici ed amministrativi, ci appare francamente incomprensibile come sia possibile che nella nostra città ci sia un numero così alto di opere pubbliche che non si riescano a completare.

In questo quadro già di per sé disarmente si è aggiunta poi la vicenda della realizzazione e della subitanea disabilitazione dei parcometri. Non crediamo di sbagliarci affermando che tale situazione ha coperto e continua a coprire di ridicolo una comunità che non merita certo di essere dileggiata su molti organi di stampa come non in grado nemmeno di riscuotere le somme legate ai parcheggi.

A questo punto Gentile Assessore riteniamo che siano maturi i tempi perché questa Amministrazione, rispetto a queste e numerose altre problematiche quali rilancio del centro storico, gestione parcheggi, vicenda parcometri per non parlare poi della devastazione sistematica del nostro territorio tramite le pale eoliche o le presunte trivellazioni petrolifere, esprima un progetto serio che indichi alla popolazione quali siano gli interventi da attuare nel breve. I processi decisionali, specie se coinvolgono lo sviluppo ed il futuro delle nuove generazioni devono passare attraverso gli strumenti partecipativi della nostra comunità e non possono essere delegati alle decisioni e spesso, purtroppo, agli interessi di pochi.

Forse, e questa è più di una speranza, solo rafforzando il senso civico dei cittadini da un lato e dall’altro coinvolgendoli maggiormente nei processi decisionali specie quelli che riguardano le future generazioni, si potrà ritrovare un senso alla politica.

Per tali motivazioni dianze esposte chiediamo la convocazione urgente di un Consiglio Comunale aperto ai cittadini alle Associazioni del territorio, alle forze sindacali, nel corso del quale gli Amministratori rispondano su tali problematiche illustrando le soluzioni che s’intende adottare nel breve

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

Pubblicato

-

Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

Continua a leggere

Attualità

Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

Pubblicato

-

Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

Continua a leggere

Attualità

Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

Pubblicato

-

Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti