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Cittadinanzattiva Campania, consegna raccolta firme per gestione pubblica del servizio idrico

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RICHIESTA DI INCONTRO AI PRESIDENTI DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE CAMPANIA PER LA CONSEGNA DELLE FIRME DEI CITTADINI CHE CHIEDONO LA REVOCA IN AUTOTUTELA DELLA DELIBERA 312 DEL 31 MAGGIO 2023 RELATIVA GESTIONE GRANDE ADDUZIONE PRIMARIA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO A SOCIETA’ MISTA PUBBLICA CON SOCIO PRIVATO FINANZIATORE;

  – RICHIESTA AI TUTTI I  COMUNI E PROVINCE DELLA REGIONE CAMPANIA DI DELIBERARE A FAVORE DELLA GESTIONE TOTALMENTE PUBBLICA DELLA GRANDE ADDUZIONE PRIMARIA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO IN ANALOGIA A QUANTO FATTO NEI GIORNI SCORSI DAL COMUNE DI NAPOLI ED AVELLINO.

Si è conclusa la petizione popolare di Cittadinanzattiva Campania APS, realizzata con la collaborazione delle sue  realtà territoriali su tutto il territorio regionale. Le migliaia di adesioni raccolte saranno consegnate a breve al Presidente del Consiglio Regionale della Campania e al Presidente della Giunta della Regione Campania per chiedere il ritiro in autotutela della delibera Giunta Regionale 312 del 31 maggio 2023 con la quale si dà indirizzo agli uffici competenti di avviare la predisposizione degli atti propedeutici,

-“alla costituzione di una società mista pubblico- privato con maggioranza pubblica e nella forma di una S.p.A.” per la gestione della Grande Adduzione Primaria di interesse regionale;

-” all’affidamento a società mista…per la scelta del socio privato finanziatore della gestione del servizio idrico integrato della Grande Adduzione primaria di interesse regionale …”

Delibera che, di fatto, privatizza l’acqua alla fonte benché in una parte percentuale.

Il tentativo di privatizzare l’acqua arriva da lontano anche se resta chiara e definitiva la volontà dei cittadini che l’acqua resti sempre gestita da soggetti totalmente pubblici.

Nel 2008 con l’art.23 bis del D.L. 112/2008 il governo imponeva l’affidamento ai privati dei servizi locali ma con il referendum del 2011 la norma è stata abrogata con una maggioranza plebiscitaria.

Sul quesito specifico relativo all’acqua, con il quale veniva chiesto di esprimersi sul comma 1 dell’art.154 del Decreto Legislativo n.152 del 3 aprile 2006 che prevedeva l’inserimento nella tariffa idrica della “adeguata remunerazione del capitale investito”, la maggioranza assoluta degli aventi diritti al voto si è espressa in modo netto e assolutamente univoco: “no alla privatizzazione dei servizi” e “no al profitto sulla gestione dell’acqua”.

La strada della gestione privata dell’acqua è stata completamente e definitivamente sbarrata in quanto il legislatore non può riproporre, né formalmente né sostanzialmente, le disposizioni abrogate dagli elettori con lo strumento referendario neanche in modo velato come accaduto nella trattazione del d.d.l. 2021 sulla concorrenza ed il mercato che, ipotizzando la privatizzazione sistematica dei servizi di acqua potabile, trasporti e rifiuti, oltre a porsi in aperta violazione dell’esito dei referendum del 2011, si era spinta fino al punto da piegarsi alla logica del profitto sui servizi essenziali.

La Regione Campania con Decreto della Giunta Regionale n.312 del 31.5.2023, in netta contrapposizione e disattendendo il quesito referendario del 2011, prevede l’istituzione di una società mista, a cui affidare la gestione servizio idrico della Grande Adduzione Primaria di interesse Regionale, ad una società mista pubblico – privato dove il privato deve garantire l’anticipazione del finanziamento di opere a proprio carico salvo garantirsi il recupero di tale anticipazione su base pluriennale. Si privatizza, di fatto, l’acqua alla fonte.

È allarmante la dichiarata esigenza dei fondi privati per garantire ed assicurare l’“adeguata valorizzazione della proprietà pubblica -n.d.r.- infrastrutture Grande Adduzione di demanio Regionale” cosi come e allarmante la necessità di delegare al privato, neanche per il 30%, la valorizzazione di una struttura strategica come la Grande adduzione di interesse regionale del servizio idrico integrato.

La Regione Campania con la delibera 312 dichiara di non essere in grado, come parte pubblica, di gestire l’acqua alla fonte e di aver bisogno di fondi privati per la valorizzazione di un suo bene appartenente alla collettività.

Cosi l’acqua, contro la volontà popolare, diventa un bene di consumo assoggettata alla concorrenza e al mercato.

Cittadinanzattiva Campania, confidando nella sensibilità e attenzione verso un tema di grande interesse di tutti i cittadini, ha inoltre inviato a tutte le Amministrazioni comunali e provinciali della Regione Campania la richiesta di delibera a sostegno della gestione totalmente pubblica della Grande Adduzione Primaria cosi come fatto dal Consiglio Comunale di Napoli, che nei giorni scorsi, ha deliberato a favore di una gestione totalmente pubblica della Grande Adduzione Regionale proprio in risposta alla delibera n. 312 del 31.05.2023 della Regione Campania o di quella dell’altro ieri del Comune di Avellino.

In attesa dell’incontro con il Presidente della regione Campania, i rappresentanti della Giunta Regione Campania e del Consiglio Regionale Campania durante il quale saranno consegnate le firme dei cittadini campani si auspica una importante adesione alla richiesta di delibera delle amministrazioni Comunali e Provinciali della Regione Campania a sostegno della richiesta di una Gestione totalmente pubblica della Grande Adduzione Primaria del servizio idrico integrato di interesse regionale.

Il Segretario Cittadinanzattiva Campania APS Dott. Latella Lorenzo

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Confesercenti, Marinelli: bonus contro il caro energia per famiglie e imprese irpine

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“Novità positive per negozi e attività produttive irpine, oltre che per le famiglie, con l’approvazione del “decreto bollette”, per contrastare la nuova impennata delle tariffe elettriche, che sta mettendo ancora una volta a dura prova i bilanci di imprese e cittadini”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.

“Il provvedimento – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – prevede che il bonus sociale elettrico venga ampliato per tre mesi agli utenti domestici con Isee fino a 25mila euro, che riceveranno un contributo da 200 euro. Un aiuto  spetterà anche alle aziende “energivore” – con potenza impegnata superiore a 16,5 kW – e alle Pmi vulnerabili. Attualmente il bonus sociale bollette prevede che il cittadino o il nucleo familiare abbia diritto al contributo con un Isee non superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico (20.000 euro per quelle numerose con almeno 4 figli). Per coloro che già percepiscono il sostegno, il contributo potrà arrivare fino a 500 euro.

Alle microimprese e ai clienti vulnerabili (ultra 75enni, disabili e chi si trova in condizioni economiche svantaggiate o ha gravi problemi di salute) del sistema a tutele graduali viene consentito di essere inseriti in un mercato controllato, e non in quello libero, anche alla cessazione del servizio il 31 marzo 2027. Stop anche al pignoramento degli immobili dei soggetti vulnerabili con il blocco delle esecuzioni immobiliari sulla prima casa per debiti condominiali sotto i 5.000 euro.

È poi previsto un “salvagente” per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025, saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra, cioè sui compensi non monetari erogati sotto forma di beni e servizi offerti dal datore di lavoro ai dipendenti per integrare la retribuzione principale, come buoni pasto, polizze assicurative, misure sociali aziendali”.

Gli interventi annunciati e introdotti – conclude Marinelli – sono sicuramente utili e ormai attesi da tempo, ma occorrono ulteriori misure, come più volte evidenziato, più inclusive e soprattutto strutturali. Per cominciare è necessario alleggerire anche gli oneri di sistema delle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt, che sono peraltro di più piccole dimensioni, che hanno pesantemente risentito in questi anni dell’incremento dei valori delle materie prime energetiche”.

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FIERA DI VENTICANO – D’Agostino (FI): Qui l’Irpinia che resiste e innova

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Avellino, 24 apr – “Oggi ho partecipato con interesse all’inaugurazione della 46^ Fiera Campionaria di Venticano, un evento che non è solo una vetrina, ma una parte pulsante dell’Irpinia e del Mezzogiorno. Con oltre 140 espositori e un padiglione dedicato al Made in Italy, la Fiera celebra l’agricoltura, l’enogastronomia e l’artigianato di qualità del Centro-Sud, dimostrando che le aree interne possono essere motore di sviluppo.

Ho incontrato produttori determinati, storie di passione e sacrificio che incarnano lo spirito di un Sud che non si arrende e punta all’eccellenza. La loro energia è la prova che, anche in territori spesso marginalizzati, l’imprenditoria di qualità può crescere e competere.

Una delle proposte più interessanti emerse oggi è la trasformazione del quartiere fieristico in un hub di servizi per la Valle del Calore. Un’idea strategica, che condivido pienamente, per valorizzare le risorse locali e attrarre investimenti. Come sindaco e imprenditore, sono convinto che iniziative come questa siano importanti per creare lavoro, contrastare lo spopolamento e unire tradizione e innovazione.

Grazie alla Pro Loco Venticanese, ai volontari e a tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione. La Fiera di Venticano non è solo un evento, è un simbolo di speranza e un modello per l’Irpinia.”

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Il Comune di Ariano Irpino ricorda il 25 aprile

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Ottant’anni fa, l’Italia ritrovava la propria identità.

Il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione, quest’anno l’80° Anniversario della Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista, una pagina della nostra storia da non dimenticare per un futuro condiviso da tutti di pace, di progresso e di libertà. L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino celebra questa importante ricorrenza con l’affissione di Manifesti cittadini  e l’esposizione a Palazzo di Città del Tricolore e della bandiera Europea,  occasione per ricordare con forza il messaggio del sacrificio di coloro che si sono battuti con coraggio, per tramandare alle generazioni future lo straordinario valore della libertà

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