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Attualità

CittadinanzAttiva:”Atto Aziendale e programmazione PNRR, ASL in forte ritardo”

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La ASL /AV in una nota del 20/11/2021, per giustificare il ritardo nell’aggiornamento dell’Atto Aziendale, quello vigente risale al 25/09/2017, faceva riferimento ad un provvedimento della Regione Campania del 18/07/2021 che disponeva “ le linee di indirizzo propedeutiche alla revisione degli Atti Aziendali”.

Nel predetto provvedimento della Regione Campania viene ricordato ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie che:

  • nel 2018 è stato approvato il Piano di Programmazione della rete ospedaliera;
  • nel 2019 è stato approvato quello della rete di assistenza sanitaria territoriale;
  • nel 2020 , per l’emergenza COVID 19, è stato dato avvio alla riorganizzazione delle attività di ricovero con l’incremento dei posti letto in terapia intensiva;
  • nel 2021 è stato dato inizio all’istruttoria per la definizione potenziamento delle strutture territoriali secondo le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);

e tralasciando di specificare gli eventuali provvedimenti che intende adottare nei confronti dei Direttori inadempienti (l’Atto Aziendale andava predisposto dopo tre mesi dalla nomina) si limita ad evidenziare “la necessità di procedere da subito alla rivisitazione degli Atti Aziendali”.

In dispregio al subito della nota citata (sono già trascorsi sei mesi) ed ai principi e criteri emanati dalla Regione, senza il coinvolgimento del Comitato di rappresentanza dei Sindaci, delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni di tutela dei pazienti, non solo non si è provveduto a revisionare l’Atto Aziendale, ma, in assenza dello stesso, si sta programmando la definizione del potenziamento delle strutture territoriali previste dal PNRR.

Chi può e deve è sollecitato ad intervenire.

La responsabile TDM

Dott.ssa Cristina D’Amico

Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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