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Coldiretti – Nasce la piu grande rete campana di agriturismi “certificati”

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ALL’ACADEMY CAMPAGNA AMICA DI TERRANOSTRA DIPLOMATI 20 NUOVI AGRICHEF

100 soci entro l’anno su tutta la regione: dall’Appennino al Cilento, dalla Costiera all’isola d’Ischia

Con la lectio magistralis del professor Piero Mastroberardino si chiude il terzo corso dell’Agrichef Campagna Amica Academy, promossa da Coldiretti e Terranostra Campania. Con i nuovi 20 diplomati sale a 70 il numero delle aziende agrituristiche socie “certificate”, con l’obiettivo minimo di raggiungere quota 100 entro l’anno.

“Un successo – commentano il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello e il presidente di Terranostra Campania Manuel Lombardi – che punta a formare e qualificare l’agriturismo italiano doc, presidio territoriale di cultura, saperi, produzioni agroalimentari ricche di biodiversità, salvaguardia del patrimonio architettonico rurale, accoglienza, ristorazione identitaria di qualità. Il corso agrichef, oltre a trasferire competenze – dalle tecniche di cucina al marketing, dalla comunicazione alla degustazione di vini, formaggi e olio extravergine – ha lo scopo di selezionare e verificare le aziende agrituristiche della rete. Una rete agrituristica “diffusa” su tutto il territorio regionale, dalle aree interne alla costa, dalla montagna al mare, dall’Appennino al Cilento, dalla Costiera all’isola d’Ischia”.

“Stiamo dimostrando – aggiunge Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – che il vero agriturismo non ha paura di mostrarsi e di aprirsi al confronto. In ogni nuovo corso emerge il desiderio di riconoscibilità da parte delle aziende agricole che hanno creduto nella multifunzionalità nel rispetto delle regole, dell’eticità e della sostenibilità”.

Anche l’edizione numero tre del corso agrichef ha avuto docenti di livello. Il primo giorno ha visto protagonista Diego Scaramuzza, primo agrichef d’Italia e presidente nazionale di Terranostra. La seconda giornata ha avuto come ospite d’onore lo chef e scrittore Antonio Papale, autore del libro “La Filosofia del Gusto”. Il corso di abbinamento cibo/vini è stato condotto dal maestro sommelier dell’Ais Angelo Maglio, seguito dal corso sulla degustazione di formaggi a cura del maestro assaggiatore dell’Onaf Francesco Savoia. Ultimo giorno dedicato al corso di degustazione degli oli extravergine d’oliva a cura di Angelo Lo Conte di Aprol Campania – rappresentata anche dal presidente regionale Francesco Acampora – seguito dal corso di degustazione della birra artigianale da filiera agricola a cura di Vito Pagnotta, già due volte vincitore nazionale del premio Oscar Green. Ad arricchire il corso un approfondimento sulla cipolla ramata di Montoro a cura di Nicola Barbato, padrone di casa dell’azienda Gb Agricola, sede dell’Agrichef Academy.

I nuovi agrichef diplomati in Campania e relativi agriturismi sono: Ferdinando Del Vecchio (agriturismo Cecauciello di Nusco, Avellino), Nadi Alves Acunzo (agriturismo Il Cortiglio di Fontanarosa, Avellino), Alessandra Russo (agriturismo Il Rivolo di Bagnoli Irpino, Avellino), Giuseppe Nardiello (agriturismo Tenuta Nardiello di Volturara, Avellino), Lucia De Palma (agriturismo Oasi Masseria Sant’Elia di Casalbore, Avellino), Adelina Romano (agriturismo La Fortezza di Ariano Irpino, Avellino), Mario Di Pietro (agriturismo La Masseria di Morra de Sanctis, Avellino), Antonio Giannasca(agriturismo Giannasca di Grottaminarda, Avellino), Paola Carone (agriturismo Stella del Taburno di Torrecuso, Benevento), Amelia Tassari (agriturismo Antico Pozzo degli Ulivi di Sant’Agata de’ Goti, Benevento), Giovanna Mazzucco (agriturismo La Cascina nel Bosco di Faicchio, Benevento), Cecilia Magnante (agriturismo L’Antica Petra di Pietravairano, Caserta), Ciro Di Meglio (agriturismo Giasole di Barano d’Ischia, Napoli), Francesca Novelli (agriturismo Il Giardino Mediterraneo di Ischia, Napoli), Umberto Guardascione (agriturismo Il Canneto dell’Averno di Pozzuoli, Napoli), Fabio Marra (agriturismo Spennagalli di Altavilla Silentina, Salerno), Giuseppe Croce (agriturismo Tenuta Nonno Luigi di Bellosguardo, Salerno), Lucia Giannattasio (agriturismo Ai Monaci di Montano Antilia, Salerno), Rita Rimello (agriturismo Bdb Agricola di Pontecagnano Faiano, Salerno), Annamaria Ingenito (agriturismo Villa Modestina di Pagani, Salerno).

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Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge  agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo  “Educare alla parità di genere – tra pari”.

Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.

Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”. 

L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano.  Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.

Dopo i saluti di:

Enrico Franza

Sindaco di Ariano Irpino

Laura Cervinaro

Consigliera Provinciale

Augusto Morella

Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali   Provincia di Avellino n. A1

Pasqualino Molinario

Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino

Grazia Vallone

Assessore all’Istruzione e  alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino

Interverranno:

Rossella Schiavo

Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”

Tiziana Aragiusto

Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”

Massimiliano Bosco

Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”

Giovanni Mingione

Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”

Interventi degli studenti

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Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario  garantire sicurezza dei dipendenti

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La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.

L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.

Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.

Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.

Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.

A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.

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La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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