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Attualità

Comitato SAT: buon lavoro al nuovo direttore generale della ASL di Avellino

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La Asl di Avellino ha un nuovo direttore, il dottor Mario Nicola Ferrante, a cui il comitato SAT (Salute, Ambiente e Territorio) porge i migliori auguri di buon lavoro, perché possa sopperire alla pesante eredità lasciatagli dal suo predecessore. Le prime dichiarazioni fatte dal nuovo direttore sembrano andare nella direzione giusta: ciò sarà comunque verificato alla prova di fatti concreti. Se possiamo dare qualche consiglio al direttore, lo invitiamo ad avere un contatto ravvicinato con le amministrazioni dei Comuni che afferiscono alla ASL, senza tralasciare il confronto con i sindacati, i comitati, le associazioni presenti sul territorio, nonché con il personale che opera nella sanità e i singoli cittadini, che subiscono sulla loro pelle le disfunzioni del servizio erogato dalla ASL. Come si sa, mancano i medici di famiglia, che continuano ad andare in pensione e non vengono sostituiti da giovani medici: perché non derogare ai 70 anni previsti per il pensionamento? È possibile aumentare il numero di pazienti oltre i 1.500 per medico? Ha ragione il dott. Ferrante, quando afferma che anche negli ospedali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi si possono (o si potrebbero) avere cure appropriate, ma bisogna far seguire alle parole i fatti: nei due ospedali mancano medici, infermieri e operatori socio-sanitari e pertanto è necessario indire i concorsi, con vincoli che impediscano il trasferimento del personale per almeno 5 anni dall’assunzione. Perché ai medici non si possono dare incentivi per le zone disagiate, come succede per alcune isole della Campania? Perché non si favorisce la residenza dei medici ad Ariano Irpino e Sant’Angelo, dove peraltro, l’altro l’acquisto o l’affitto di un alloggio è a prezzi piuttosto contenuti? Non si devono stressare i cittadini con lunghe, estenuanti attese telefoniche al CUP per sentire il ritornello: “gli operatori sono momentaneamente impegnati”. Assumete altri operatori dopo quelli andati in pensione e mai sostituiti! Perché in un’unica ricetta non si possono prescrivere due prestazioni correlate, quali ad esempio un elettroencefalogramma e una visita neurologica? È già successo, che separatamente vengano prenotate rispettivamente un EEG (elettroencefalogramma) il 31 agosto 2022 e la relativa visita neurologica il 18 gennaio 2023! Questo è un grave disservizio, sia per il paziente che per il reparto! Una spirometria se si fa al Distretto di Avellino è prenotabile in pochi giorni, ma se si vuol fare ad Ariano Irpino, si devono aspettare almeno 40 giorni. Per un “Eco (color) doppler distrettuale” e un Eco (color) doppler TSA a riposo”, ovviamente prescritte in due diverse ricette, si deve aspettare la fine di gennaio 2023. Se ad Ariano si deve fare un “Tilt Test”, ci si deve ricoverare per due giorni (e quindi, quanto costa alla ASL?) poiché l’ambulatorio di cardiologia dove si poteva fare, è stato chiuso per COVID e mai più riaperto. È mai possibile che i medici specialisti pubblici non facciano le prescrizioni ai pazienti usando il ricettario regionale, così come è previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica n.270/2000, all’articolo 37, comma 5? Perché non è più stato riaperto il laboratorio diagnostico dell’ospedale Frangipane e ci si deve invece rivolgere ai privati? Perché nel reparto di neurologia sono rimasti soltanto due medici? Stiamo soltanto segnalando alcune disfunzioni e dando dei suggerimenti al dottor Ferrante, certi che ne terrà conto.

Auguri di buon lavoro

Aleandro Longhi coordinatore Comitato SAT (Salute, Ambiente e Territorio)

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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