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Comunicato Harambee e Amdos:”Maraia si fermi, così la radioterapia può saltare”

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Noi di Harambee – Movimento per i Beni Comuni e AMDOS Ariano Irpino, apprendiamo di una richiesta formale da parte del Parlamentare Maraia del Movimento Cinque Stelle indirizzata al Ministro della Sanità Giulia Grillo.

Quello che noi leggiamo in questa comunicazione è una sostanziale richiesta politica di sospensione del piano ospedaliero grazie al quale invece l’ospedale Frangipane di Ariano Irpino potrà vedere installata la radioterapia.

La richiesta di Maraia al Ministro si fonda su presunte irregolarità e illegalità.

Questa sollecitazione qualora dovesse vedere il favore del Ministero della Salute potrebbe avere come inevitabile risultato la sospensione del processo di finanziamento e installazione della radioterapia presso l’ospedale pubblico di Ariano Irpino.

Il gesto politico di Maraia potrebbe avere come conseguenza immediata la sospensione sia del piano ospedaliero e sia dei finanziamenti per le installazioni radioterapiche e inoltre potrebbe generare l’effetto di favorire tutte quelle cliniche private campane dove gli impianti radioterapici sono già in funzione o sono in corso di avviamento, invece che difendere concretamente la sanità pubblica.

Senza impianti di radioterapia installati negli ospedali pubblici i cittadini saranno costretti a rivolgersi a lontane cliniche private a pagamento per effettuare il trattamento salvavita.

Comprendiamo che il parlamentare Maraia non riesce ad intestarsi la battaglia politica per la radioterapia ad Ariano Irpino, ma questo non lo autorizza politicamente a compiere gesti che potrebbero impedirne il processo di  finanziamento e installazione ledendo così gli interessi e i diritti di questo territorio e dei suoi cittadini.

Sulla salute non è giusto fare marketing politico. Come abbiamo già detto, la radioterapia è una battaglia di tutti.

Se la radioterapia verrà sospesa, in nome di un’utopica e secondo noi irrealizzabile rivisitazione generale del piano ospedaliero ed una improbabile rimozione del Commissario ad acta, Giggino Maraia ne dovrà rispondere politicamente nei confronti di tutti i malati onclologici del nostro territorio e delle loro famiglie.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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