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Attualità

Confesercenti, Marinelli: 2024 all’insegna dell’incertezza per le attività irpine

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“Al di là della boccata d’ossigeno delle strenne natalizie, per le attività commerciali irpine il 2023 si è chiuso con una stagnazione dei consumi, sostenuti soltanto dal ricorso ai risparmi da parte delle famiglie in grado di farlo, per mantenere il tenore di vita. Ma l’erosione delle riserve induce a guardare al nuovo anno con molta incertezza”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Nel 2023 non sono del tutto mancati – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – timidi segnali positivi, ma subito sono stati vanificati dal peso dell’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse per mutui casa ed imprese, che hanno rapidamente frenato la ripresa e congelato un clima di fiducia. L’economia locale e quella nazionale pertanto sono ferme al palo, con settori e segmenti più esposti ed altri che mostrano maggiore dinamismo. Le aree interne del Mezzogiorno, come la nostra, risentono particolarmente delle difficoltà congiunturali e strutturali, rispetto ad altre aree geografiche.

In questo contesto aprire un negozio è diventata una missione sempre più impossibile. Anche la concorrenza della grande distribuzione e delle vendite sul web, concenttrate nelle mani di grandi marchi, non accelerano solo le chiusure di imprese nel commercio, ma fanno crollare anche le nuove nascite.

A livello nazionale, nel  2023 hanno aperto poco più di 20mila attività nel comparto, l’8% in meno del 2022 e il numero più basso degli ultimi dieci anni: nel 2013 erano state oltre 44mila, più del doppio. La provincia di Avellino risulta in linea con l’andamento regionale e nazionale, che fa segnare una decrescita delle nuove iscrizioni al registro delle imprese ed un aumento delle chiusure.

Una crisi di denatalità generale nel Paese e nello specifico nel nostro territorio, che ha falcidiato il tessuto commerciale e che, senza un’inversione di tendenza, è destinata a continuare”.

“Non possiamo pertanto – ha concluso Marinelli – che nuovamente invocare misure straordinarie a livello centrale, per il sostefno ai consumi e al reddito delle famiglie ed una programnazione strategica degli enti locali ed intermedi per raffrorzare ed innovare il sistema produttivo e commerciale”.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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