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Attualità

Confesercenti, Marinelli: caro-vita congela spesa famiglie irpine e frena commercio

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“Il caro-vita congela la spesa delle famiglie e modifica le abitudini di consumo determinando limitazioni agli acquisti, anche nel settore alimentare. Le imprese del territorio, in un quadro di economia stagnante, con previsioni di crescita zero, risentono inoltre sempre di più del difficile contesto macroeconomico e dell’instabilità geopolitica internazionale, che hanno ricadute dirette su costi di gestione, accesso al credito e aumento del divario tra aree del Paese, allontanando così la possibilità di una ripresa”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

“Il resconto economico mensile e i dati sull’inflazione dell’Istat – prosegue il numero uno dell’associazione di categoria – confermano le preoccupazioni della nostra organizzazione e degli operatori, rispetto alle difficoltà che si registrano nel commercio e all’estrema fragilità dei segnali positivi, emersi mesi addietro, che facevano sperare in un’inversione di tendenza dopo le emergenze affrontate da cittadini ed imprese. Timidi segnali che invece sono stati rapidamente vanificati, facendoci ripiombare in una fase di pericoloso impaludamento.

Con l’inflazione ancora molto alta, anche più di quanto le statistiche ufficiali non rilevino, le famiglie sono costrette a spendere più soldi per acquistare una minore quantità di prodotti. Così sono colpite soprattutto le fasce sociali con redditi bassi, con situazioni lavorative precarie o pensionati. Una tendenza che purtroppo proseguirà ancora e rischia di diventare più complicata, se le istituzioni non intervengono in maniera mirata, rapida ed efficace. Di fronte ad una così elevata corsa dei prezzi, i nuclei familiari hanno reagito attingendo ai risparmi,quando disponibili, o modificando i propri comportamenti di consumo, persino di beni essenziali, limitando quantità o qualità degli acquisti alla ricerca del risparmio. Una scelta forzata che nel Mezzogiorno hanno dovuto compiere  almeno il 50% delle famiglie, a fronte di una soglia del 30% di media nazionale. 

Questa dinamica rischia di far avviluppare su se stessa l’economia locale e dell’intero Paese. Ma ancora più preoccupante è la progressiva crescita del divario tra Nord e Sud dell’Italia e tra aree interne e zone costiere. Nelle regioni più ricche infatti si dispone di un budget medio per gli acqusiti doppio rispetto a quelle più disagiate. Cresce anche, come segnalato dalle associazioni dei consumatori, la “povertà energetica”, nel Meridione tre volte più del Settentrione, con ben 5 milioni di italiani che vivono in case poco salubri, perche riscaldate o raffrescate in maniera insufficiente, con livelli di illuminazione scadente ed un utilizzo molto limitato degli elettrodomestici. Senza contare l’indebitamento che il caro bollette ha provocato in molti utenti”.

“Per queste ragioni – conclude Marinelli – è necessario, come chiede la Confercenti nazionale, che il governo sostenga la domanda interna, con interventi volti a liberare risorse per le famiglie, soprattutto quelle a basso reddito, non pienamente coinvolte nei benefici delle modifiche previste per l’Irpef, proceda ad una detassazione di tredicesime ed aumenti salariali, ed introduca misure a favore delle piccole imprese, come un regime fiscale di vantaggio per negozi di vicinato, insieme ad una semplificazione dei versamenti, attingendo ai fondi della Global Minimum Tax, che ha proprio lo scopo di riequilibrare le sperequazioni create dalla concorrenza delle grandi piattaforme digitali internazionali ai danni delle piccole imprese”.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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