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Confesercenti, Marinelli: in Irpinia ripresa lenta, servono interventi istituzioni locali e nazionali per aprire fase nuova

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«Anche in Irpinia, come nel resto del Paese, si registrano segnali economici positivi, ma le incertezze sul futuro e l’aumento di costi e prezzi frena la ripresa». Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

«La rimozione delle misure di restrizione – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria –, che si è rivelata più rapida del previsto hanno sicuramente agevolato una fase espansiva e di aumento dei consumi, soprattutto in alcuni settori, come quello della ristorazione, e del comparto turistico, che solo marginalmente ha investito la provincia di Avellino. I consumi di servizi, quanto quelli di beni semidurevoli, però, presentano ancora un ampio gap da recuperare rispetto ai periodi antecedenti la crisi: le famiglie continuano ad essere prudenti, limitando le spese. Anche l’aumento dei prezzi, innescato principalmente dall’impennata dei costi energetici ad ottobre, può rappresentare un freno alla crescita del potere d’acquisto delle famiglie e alla ripresa dei consumi. Secondo le stime del Centro studi della Confesercenti nazionale l’incremento dell’inflazione potrebbe costare all’economia italiana 1 miliardo di euro di mancata spesa delle famiglie».

«Alla luce di tutto ciò – ha concluso Marinelli – possiamo ragionevolmente sostenere che si potrà avere una piena ripartenza dei consumi soltanto quando si registrerà una normalizzazione degli stili di vita delle famiglie, comprensibilmente influenzata innanzitutto dall’andamento dell’emergenza sanitaria, ma che va favorita anche investendo risorse, a partire da quelle messe a disposizione per il taglio delle tasse, per il miglioramento strutturale di aspettative e condizioni reddituali. In particolare, nelle aree interne, la partita del Pnrr, il Piano di ripartenza e resilienza diventa una opportunità ed una sfida per chiudere una fase di crisi ed aprire prospettive nuove. Ci attendiamo quindi il massimo impegno di enti ed amministratori locali nella programmazione di interventi ordinari e straordinari che diano risposte concrete ai problemi del commercio, delle attività produttive e dell’intera comunità, guardando con lungimiranza al futuro».

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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