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Confesercenti, Marinelli: l’Irpinia non sprechi opportunità Pnrr

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L’Irpinia e più in generale le aree interne del Paese ed il Mezzogiorno non debbono sprecare l’opportunità del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti.

Nonostante i limiti e le difficoltà registrate – ha proseguito il numero uno dell’associazione di categoria -, puntualmente sollevate dalla nostra organizzazione, le azioni che saranno messe in campo, attraverso i finanziamenti del Recovery fund, possono rappresentare l’avvio di un nuovo percorso per i nostri territori, sotto il profilo economico e sociale, che non può essere sprecato.

Sei missioni e tre tipologie di riforme (orizzontali, abilitanti e settoriali) che spaziano dalla giustizia al fisco, dalla Pubblica amministrazione alla transazione digitale ed ecologica, per affrontare le debolezze del Paese sia in ottica strutturale, sia ai fini della ripresa e resilienza del sistema economico e sociale, a fronte delle trasformazioni provocate dalla crisi pandemica. Sono i punti fermi del Pnrr che ha ottenuto il via libera dall’Ecofin e che ora devono rispettare una tabella di marcia serrata..

Occorre quindi la massima attenzione da parte degli attori istituzionali ed il coinvolgimento delle parti sociali, per alimentare un processo virtuoso, anche sul piano locale. Sicuramente sarà importante realizzare il progetto della piattaforma logistica della Valle Ufita, ma è necessario guardare anche oltre. La tutela dell’ambiente, insieme alla sburocratizzazione e all’ammodernamento tecnologico, possono costituire le basi di un rilancio del commercio di prossimità, dei servizi e del turismo, strettamente connessi alle risorse del territorio”.

E’ il momento – ha concluso Marinelli – di cogliere le sfide che abbiamo di fronte, mettendo da parte divisioni, sterili polemiche e questioni di piccolo cabotaggio. Ciò che serve è un piano di intervento strategico, coerente con il quadro generale, che preveda azioni mirate ed incentivi integrativi per misure collaterali al Pnrr. L’obiettivo prioritario non può che essere il superamento della crisi e la promozione di una fase di sviluppo, non solo economico, ma anche di qualità della vita dei cittadini”.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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