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Attualità

Confesercenti, Marinelli: quarta ondata Covid rischia di costare cara all’economia irpinia. Rilanciare piano vaccinale e misure di sostegno

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«La quarta ondata della pandemia di Covid 19, prevista dagli esperti, rischia di avere serie ricadute sulla salute delle persone, ma anche sul clima di incertezza che ancora regna tra i cittadini e le famiglie, in Irpinia come nel resto del Paese, incidendo negativamente sulla ripresa. Occorre quindi massima cautela da parte di tutti ed uno sforzo aggiuntivo delle istituzioni per completare il piano vaccinale». Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

«Fin dall’inizio dell’emergenza – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria –, abbiamo sottolineato l’importanza di interventi mirati a tutela della salute pubblica, anche attraverso una riorganizzazione complessiva del settore, e chiesto attenzione per il mondo del commercio e delle attività produttive, consapevoli che i momenti difficili si fronteggiano con spirito di coesione, tenendo conto degli interessi generali della comunità, ma allo stesso tempo non dimenticando le situazioni specifiche. Dopo le drammatiche vicende a cui abbiamo assistito e le criticità affrontate dal comparto del terziario in questa fase, non possono essere commessi errori di superficialità e va assolutamente scongiurata ogni possibile recrudescenza del virus. Anche perché una eventuale nuova impennata dei casi di Covid 19, con le sue disastrose conseguenze per l’economia, sarebbe insostenibile per tanti lavoratori ed operatori, soprattutto mentre la ripresa è già frenata da altri fattori e si avvicinano le festività natalizie, che costituiscono un momento importante per negozi, attività e strutture ricettive».

«Alle misure sanitarie, necessarie per contrastare il Coronavirus – ha concluso Marinelli – vanno affiancati, lo ribadiamo ancora una volta, interventi straordinari del governo centrale e degli enti locali tesi alla detassazione delle imprese e al supporto delle famiglie ed una programmazione lungimirante per rilanciare un nuovo modello di sviluppo delle aree interne, con le risorse dell’Unione europea».

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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