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Confesercenti – Prorogata fino al 31 dicembre decontribuzione imprese

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“Una buona notizia per le attività irpine: l’incentivo della decontribuzione per le imprese del Sud, in scadenza a fine mese, è stato prorogato fino al 31 dicembre”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“La commissione europea –  ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria – ha dato il via libera alla prosecuzione della misura, che prevede un esonero contributivo sui rapporti di lavoro dipendente del 30% degli oneri del datore, con un massimale fino a 2 milioni di euro.

Un provvedmento auspicato da Confesercenti, che consente un temporaneo abbattimento dei costi ed aiuta le imprese del Mezzogiorno a ridurre il gap che esiste rispetto alle altre aree del Paese. Inizialmente, l’agevolazione era stata programmata, con una scala decrescente, fino al 2029, ma poi l’attuabilità di tale indirizzo era stato messo in discussione.

Se invece, come ci auguriamo, dovesse essere portato a termine, sarebbe un passo importante per gli operatori economici. L’obiettivo dell’intervento infatti era sostenere le imprese più fragili, colpite dalle perturbazioni economiche derivanti dalle varie crisi, che si sono succedute in questi anni. Criticità che non sono ancora state superate. Anche un’eventuale modifica della norma, orientata più verso gli investimenti aziendali risulterbbe accettabile.

Non  appare proponibile, invece, la possibilità di sostituire questa agevolazione con il Bonus Zes, che riguarda soltanto le imprese che assumono dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025 lavoratori al di sotto dei 35 anni di età, disoccupati da almeno 24 mesi, perchè coinvolge un numero molto più ristretto di beneficiari, anche se può essere utile, per creare nuova occupazione. In ogni caso, anche su questo punto l’esecutivo nazionale della nostra organizzazione ha sollecitato un allargamento dei criteri per l’assegnazione del bonus”.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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